Il solo visto d’ingresso non è di per sé elemento sufficiente ai fini dell’ingresso dello straniero nel territorio nazionale.
Art. 18: una volta riconosciuta la validità del programma di “assistenza e integrazione sociale”, non può opporsi un presunto impedimento originario per negare la conversione del permesso di soggiorno per motivi umanitari.
La titolarità del permesso di soggiorno da parte del datore di lavoro di un cittadino straniero non riguarda le persone giuridiche.
Devono essere riconosciuti in Italia i cd. “parental order” resi nel Regno Unito, con i quali sono stati riconosciuti figli della cittadina italiana i bambini nati da madre surrogata, di nazionalità britannica.
I permessi di soggiorno rilasciati dalla Confederazione svizzera e dal Principato del Liechtenstein ai cittadini dei paesi terzi soggetti all’obbligo del visto sono considerati equipollenti unicamente ad un visto di transito nei Paesi dell’Ue.
Camera: concluso l’esame del disegno di legge di conversione del decreto legge 23 febbraio 2009, n. 11, in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonché in tema di atti persecutori.
Risoluzione sull'applicazione della direttiva 2004/38/CE relativa al diritto dei cittadini dell'Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri (2008/2184(INI)).