La valutazione della pericolosità ai fini del rifiuto del permesso CE è del tutto autonoma rispetto al giudizio del tribunale di sorveglianza.
Non può rifiutarsi il rinnovo del permesso di soggiorno per mancanza di prova del lavoro subordinato, in relazione al quale lo straniero era entrato in Italia con regolare visto d’ingresso, qualora lo stesso eserciti un'attività di lavoro autonomo.
Non può negarsi il permesso di soggiorno nel caso di mancata instaurazione del rapporto di lavoro indicato nel visto, ma con altra società acquirente dell’azienda.
Non può negarsi il rinnovo del permesso di soggiorno allo straniero estraneo alla vicenda penale occorsa al datore di lavoro indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Illegittimità costituzionale dell’art. 4, LR Friuli Venezia Giulia n. 6/2006, nella parte in cui esclude dalle prestazioni socio assistenziali i cittadini extracomunitari in quanto tali ed i cittadini comunitari residenti nella Regione da meno di trentasei mesi.
Il campo di applicazione dell’art. 31, comma 3, TULI, non è limitato alle sole situazioni emergenziali od eccezionali attinenti il minore.
Decisioni sulle conseguenze derivanti dal mancato recepimento della Direttiva 2008/115/CE rispetto ai reati di cui all'art. 14, commi 5 ter, quater e quinquies.
Rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea per valutare se in assenza delle garanzie previste dalla direttiva 2008/115/CE possano essere adottate misure privative della libertà personale.
Rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia dell’UE per stabilire la compatibilità dell’art. 14, commi 5 ter, quater e quinquies, TULI, con la direttiva 2008/115/CE.
L’introduzione del reato di ingresso e soggiorno illegale non ha determinato l'abrogazione del reato ex art. 6, comma terzo, TULI.
La direttiva 2008/115/CE ha reso inapplicabili le norme che disciplinano il procedimento di espulsione ed i relativi provvedimenti amministrativi di esecuzione.
L’indebito trattenimento in un CIE costituisce violazione della CEDU e attribuisce allo straniero il diritto al risarcimento del danno morale.
Mancato recepimento della direttiva 2008/115/CE.