Deve essere disapplicato perché illegittimo l’art. 17, comma 2, del DPR 303/2004, che definisce la procedura per la richiesta dell’autorizzazione al soggiorno in pendenza del ricorso giurisdizionale avverso il diniego del riconoscimento dello status di rifugiato.
Il diniego del permesso a seguito del rigetto del riconoscimento dello status di rifugiato deve anche recare una esplicita considerazione dell’impossibilità di concedere all’interessato un permesso di soggiorno per motivi umanitari.
L’impegno formale del datore di lavoro che si dichiara disposto a formalizzare l’assunzione non appena lo straniero abbia ottenuto il titolo di soggiorno è da considerarsi un contratto a tutti gli effetti.
La misura della custodia cautelare è applicabile anche ai minori imputati di furto aggravato in appartamento o con strappo.
Attuazione della direttiva 2004/82/CE concernente l'obbligo per i vettori aerei di comunicare i dati relativi alle persone trasportate.