Spetta al giudice amministrativo la competenza sul ricorso contro il silenzio della questura sulla richiesta di permesso per motivi umanitari conseguente ad una decisione del giudice ordinario.
Se il rifiuto del rinnovo del permesso di soggiorno è fondato sul giudizio di pericolosità, non è sufficiente motivarlo con riferimento ad un’unica condanna penale.
Sulla sussistenza del diritto di accesso alla documentazione relativa al fascicolo del richiedente asilo in relazione al silenzio-diniego opposto dalla Commissione Nazionale per il Diritto di Asilo.
Nel caso di richiesta di rinnovo del pds per motivo di lavoro la questura non deve valutare in modo rigido le soglie reddituali stabilite dalla legge, ma deve operare una valutazione complessiva e proiettata nel futuro della condizione dell’interessato.
Manifestamente inammissibili le questioni di legittimità costituzionale sollevate dal Tar di Roma sull'art. 3, commi 4-bis e 5, del dl n. 144 del 2005, (Misure urgenti per il contrasto del terrorismo internazionale), convertito, con modificazioni, con legge n. 155 del 2005.
Non è eseguibile la misura dell’espulsione a titolo di misura di sicurezza, ex art. 15 del D.Lgs. 286/98, nei confronti del comunitario in quanto è applicabile unicamente ai cittadini extracomunitari.