Il minore non accompagnato affidato ad un tutore pubblico con provvedimento del giudice tutelare è equiparato, ai fini della conversione del permesso di soggiorno al minore affidato dal Tribunale per i minorenni.
L’erroneo rilascio e rinnovo del permesso di soggiorno determinato dal ritardo con il quale l’Amministrazione ne ha inserito gli estremi nella banca dati non può giustificare un provvedimento di revoca del titolo a distanza di due anni.
Il provvedimento di espulsione non può più costituire l’unico impedimento al rilascio di regolare permesso di soggiorno in presenza di legittime situazioni lavorative e alloggiative.
Poiché la direttiva 2003/109/CE sui soggiornanti di lungo periodo è sufficientemente precisa e chiara sulla durata del soggiorno utile ai fini del rilascio del permesso CE, l’Amministrazione è tenuta ad applicarla anche se non ancora recepita.
Il dirigente non può adottare ordinanze urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità dei cittadini (lo sgombero di un campo rom) in quanto la sua adozione è una prerogativa del sindaco non delegabile.
Il diritto di rango costituzionale all’unità della famiglia impone di consentire il ricongiungimento se il nucleo familiare nel suo insieme possa offrire una minima capacità di accoglienza, sia sotto il profilo reddituale che abitativo, al proprio familiare.
La garanzia offerta dall’art. 3 CEDU contro i trattamenti inumani o degradanti è assoluta e perciò l’allontanamento dello straniero, ancorché considerato pericoloso per la sicurezza nazionale, è proibito qualora sussistano rischi di trattamenti inumani e degradanti nel Paese di rinvio.
Decisione sull'applicazione delle disposizioni dell'acquis di Schengen relative al sistema d'informazione Schengen nella Confederazione svizzera.