Se il richiedente il permesso di soggiorno CE ha beneficiato della regolarizzazione, il dies a quo della decorrenza del quinquennio deve farsi iniziare non da quando l’A. ha rilasciato il pds, ma dalla data, precedente, a cui far risalire la sua presenza in Italia utile ai fini della procedura di emersione.
Il fratello del cittadino italiano, con il quale convive, può essere espulso con provvedimento prefettizio adottato ai sensi dell’art. 13, comma 2, lett. b), non operando in questo caso il divieto di espulsione di cui all’art. 19, comma 2, lett. c).
Non costituisce reato di favoreggiamento della permanenza di stranieri irregolari sul territorio nazionale, ex art. 12, comma 5, del D.Lgs. 286/98, la condotta del proprietario che ceda in locazione a prostitute straniere un immobile ad un canone, seppure elevato, ma non così lontano dai prezzi di mercato.
Il secondo provvedimento di espulsione deve eseguirsi necessariamente con accompagnamento dello straniero alla frontiera. In mancanza, egli, trattenendosi in Italia, non commette nuovamente il reato di cui al comma 5 ter dell’art. 14 del TU immigrazione.
Il lavoratore migrante ha diritto di rientrare e soggiornare nello Stato membro di cui è cittadino dopo avere svolto un’attività subordinata in un altro Stato membro. Tale diritto si estende alla figlia extracomunitaria, anche se il padre è un cittadino economicamente non attivo, fintantoché la stessa non abbia raggiunto l’età di ventun anni o rimanga a carico di suo padre.
Misure urgenti in materia di espulsioni e di allontanamenti per terrorismo e per motivi imperativi di pubblica sicurezza.
Accordo Italia-Romania contro la povertà dei Rom.
Sul Libro verde: la protezione diplomatica e consolare dei cittadini dell'Unione nei paesi terzi.