Parlamento europeo. La Commissione Libertà Civili approva la direttiva per uniformare le politiche di espulsione tra i paesi membri.

Alberto Colaiacomo
 
Tempo di detenzione amministrativa fino a 18 mesi, divieto di rientro in tutta l'UE in caso di espulsione da un Paese membro, istituzione di un’autorità garante sulle espulsioni nell’ambito del Parlamento sono questi i cardini della direttiva europea per uniformare le politiche di espulsione e rimpatrio degli immigrati irregolari approvata il 12 settembre 2007 dalla Commissione Libertà Civili (LIBE) del Parlamento Europeo con il voto favorevole di tutti i gruppi politici ad esclusione della Sinistra unitaria. In un comunicato dell’Assemblea europea si legge che “l'iniziativa punta a fare in modo che i Ventisette trattino in modo più omogeneo le questioni relative all'espulsione dei migranti e stabiliscano regole giuste e trasparenti in materia di rimpatri volontari, ordini di espulsione, uso di misure coercitive, custodia provvisoria, e bandi di riammissione”. Una direttiva che - se approvata dalla plenaria di ottobre del Parlamento prima e dal...
 
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