Indice di recerca: Reati e processo penale - Reati previsti dal testo unico sull'immigrazione

Sono state trovate 520 decisioni - Pagina 15 di 52

23/7/2013 - Italiana - Penale - Cassazione
Ai fini della configurabilità del reato di ingresso illegale nel territorio dello Stato è sufficiente fornire la dimostrazione che il cittadino extracomunitario sia sprovvisto di un titolo legittimante l’ingresso o soggiorno, ovvero che questo non sia in grado di allegare detta documentazione. Corte di cassazione, sez. I, 23 luglio 2013, n. 31998 Sul ricorso proposto da: PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI TRIESTE; nei confronti di: H.H. N. IL (OMISSIS); avverso la sentenza n. 141/2010 GIUDICE DI PACE di TOLMEZZO, del 17/05/2011; visti gli atti, la sentenza e il ricorso; udita i...
Corte di cassazione, sez. I, 23 luglio 2013, n. 31998

8/7/2013 - Italiana - Penale - Merito
È richiesta al gip l’archiviazione del procedimento relativo alla notizia di reato riguardante il minore straniero non accompagnato identificato nel centro storico genovese da una pattuglia della Guardia di Finanza. Infatti, il minorenne straniero non può essere soggetto attivo del reato di ingresso o di permanenza illegale sul territorio dello Stato di cui all’art. 10 bis TUI, e ciò in quanto dal complesso normativo vigente, si evince chiaramente un generale principio solidaristico e di tutela nei confronti del minorenne straniero del tutto antitetico con la finalità repressiva, esclu...
Proc. della Repubblica c/o Tribunale dei Minorenni Genova, rich. di archiviazione dell’8 luglio 2013

4/7/2013 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
Va dichiarata manifestamente inammissibile la questione di costituzionalità dell’art. 10-bis TUI, aggiunto dall’art. 1, co. 16, lett. a), della l. 15 luglio 2009, n. 94 (nella parte in cui eleva a fattispecie di reato la condotta dello straniero che faccia ingresso ovvero si trattenga nel territorio dello Stato in violazione delle disposizioni vigenti in materia) sollevata in riferimento agli artt. 2, 3, 10 e 27 Cost., dal Gdp di Lamezia Terme, in quanto il giudice rimettente ha omesso totalmente di descrivere nell’ordinanza di rimessione la fattispecie concreta, di motivare in ordine a...
Corte costituzionale, ord. n. 175 del 4 luglio 2013

18/6/2013 - Italiana - Penale - Cassazione
Ai fini della configurazione del reato di favoreggiamento della permanenza nel territorio dello Stato di immigrati clandestini, non è sufficiente che l’agente abbia favorito la permanenza nel territorio dello Stato di stranieri irregolari mettendo a loro disposizione unità abitative in locazione, ma è necessario che ricorra il dolo specifico, costituito dal fine di trarre un ingiusto profitto dallo stato di illegalità dei cittadini stranieri, che si realizza quando l’agente, approfittando di tale stato, imponga condizioni particolarmente onerose ed esorbitanti dal rapporto sinallagmati...
Corte di cassazione, sez. I penale, sent. n. 26457 del 18 giugno 2013

11/6/2013 - Italiana - Penale - Cassazione
L’errore, ancorché colposo, del datore di lavoro sul possesso di regolare permesso di soggiorno da parte dello straniero impiegato, cadendo su un elemento normativo integrante la fattispecie, comporta l’esclusione della responsabilità penale dell’imprenditore che abbia impiegato in “buona fede” alle sue dipendenze immigrati irregolari. Corte di cassazione, sez. penale, sent. n. 25607 dell’11 giugno 2013 Ritenuto in fatto e considerato in diritto 1. Con sentenza resa il 21 giugno 2012 la Corte di appello di Genova confermava quella pronunciata il 21 settembre 2009 dal Tribunale de...
Corte di cassazione, sez. penale, sent. n. 25607 dell’11 giugno 2013

6/6/2013 - Italiana - Penale - Cassazione
È legittima la pena dell’ammenda comminata allo straniero che si è trattenuto nel territorio dello Stato privo del necessario titolo di soggiorno. Infatti, come ha precisato la Consulta, la norma che incrimina le condotte di ingresso e permanenza illegale nel territorio dello Stato (art. 10-bis TUI) non punisce una condizione personale e sociale - quella, cioè, di straniero irregolare - e non criminalizza un modo di essere della persona; al contrario, essa mira a punire uno specifico comportamento, costituito dal “fare ingresso” e dal “trattenersi” nel territorio dello Stato, in v...
Corte di cassazione, sez. I penale, sent. n. 24877 del 6 giugno 2013

20/5/2013 - Italiana - Penale - Cassazione
Non è penalmente responsabile il datore di lavoro che impiega stranieri privi del permesso di soggiorno, a meno che la condotta del datore non risulti caratterizzata da dolo, e ciò vale anche per fatti commessi in epoca antecedente la novella legislativa che ha trasformato il reato contravvenzionale in delitto. Corte di cassazione, sez. I penale, sent. n. 21362 del 20 maggio 2013 Sul ricorso proposto da: D.M. avverso la sentenza n, 2399/2011 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 07/07/2011 visti gli atti, la sentenza e il ricorso udita in PUBBLICA UDIENZA del 19/04/2013 la relazione fatta dal Consigl...
Corte di cassazione, sez. I penale, sent. n. 21362 del 20 maggio 2013

20/5/2013 - Italiana - Penale - Cassazione
L’errore, ancorché colposo, del datore di lavoro sul possesso di regolare permesso di soggiorno da parte dello straniero impiegato, cadendo su un elemento normativo integrante la fattispecie, comporta l’esclusione della responsabilità penale. Infatti, il reato attualmente punito all’art. 22, co. 12, TUI, è stato trasformato da contravvenzione in delitto ad opera del d.l. 23 maggio 2008, n. 92. Di conseguenza, ai sensi dell’art. 42, co. 2, c.p., il fatto è ora punito solamente se commesso con dolo, non essendo nulla di diverso espressamente preveduto dalla norma incriminatrice. L’...
Corte di cassazione, sez. I penale, sent. n. 21362 del 20 maggio 2013

21/3/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
I cittadini di paesi terzi imputati o condannati per il reato di soggiorno irregolare previsto dalla normativa di uno Stato membro non possono, sulla base del solo reato di soggiorno irregolare, essere sottratti all’ambito di applicazione della direttiva 2008/115/CE, del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, recante norme e procedure comuni applicabili negli Stati membri al rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare, in applicazione dell’art. 2, par. 2, lett. b), della stessa. La direttiva 2008/115 non osta alla normativa di uno Stato membro, c...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. III, ord. del 21 marzo 2013

20/2/2013 - Italiana - Penale - Merito
Deve essere revocata la sentenza di condanna dello straniero espulso e rientrato in Italia dopo oltre 5 anni senza la speciale autorizzazione del Ministro dell’interno. Infatti, in applicazione delle disposizioni della direttiva 2008/115/CE, il reato di cui all’art 13 TUI non si configura nel caso in cui il reingresso sia avvenuto oltre il termine di cinque anni dall’effettivo allontanamento dello straniero dal territorio dello Stato. L’art. 673 c.p.p. prevede la revoca della sentenza di condanna passata in giudicato nei soli casi di abrogazione o dichiarazione di incostituzionalità d...
Tribunale di Rimini, sez. penale, ord. del 20 febbraio 2013