Indice di recerca: Reati e processo penale - Reati previsti dal testo unico sull'immigrazione

Sono state trovate 520 decisioni - Pagina 13 di 52

14/10/2015 - Italiana - Penale - Cassazione
Integra il delitto di favoreggiamento dell’immigrazione illegale degli stranieri nel territorio dello Stato il fatto di contrarre, verso corrispettivo in danaro, matrimonio con lo straniero irregolare al fine di fargli conseguire la cittadinanza italiana. Invero, a fronte della ricezione di denaro quale corrispettivo legato alla celebrazione del matrimonio fittizio con lo straniero, esclusivamente finalizzato a permettergli di ottenere la cittadinanza italiana, non può ritenersi esclusa la sussistenza dell’elemento psicologico del reato per la “modestia” del compenso, qualora il pagam...
Corte di cassazione, sez. I penale, sent. n. 41303 del 14 ottobre 2015

1/10/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
La direttiva 2008/115/CE, recante norme e procedure comuni applicabili negli Stati membri al rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare, deve essere interpretata nel senso che non osta, in linea di principio, ad una normativa di uno Stato membro che, come quella italiana, prevede l’irrogazione di una pena detentiva ad un cittadino di un paese terzo il cui soggiorno è irregolare il quale, dopo essere ritornato nel proprio paese d’origine nel quadro di un’anteriore procedura di rimpatrio, rientri irregolarmente nel territorio del suddetto Stato trasgredendo un di...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. IV, C 290/14, Skerdjan Celaj c. Italia

15/9/2015 - Italiana - Penale - Cassazione
L’occupazione quale lavoratore dipendente, a tempo determinato o indeterminato, di un cittadino non Ue è legittima soltanto se quest’ultimo è titolare di un permesso di soggiorno a fini lavorativi. Il permesso per motivi di lavoro deve essere validamente rilasciato e deve coprire l’intera durata del rapporto. È quindi preciso onere del datore verificare che il lavoratore sia munito di regolare permesso di soggiorno prima di adibirlo a qualsiasi mansione lavorativa. Infatti, ai fini della configurabilità del reato di assunzione di lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno, ...
Corte di cassazione, sez. I penale, sent. n. 48651 del 15 settembre 2015

7/9/2015 - Italiana - Penale - Cassazione
Ricorre la fattispecie autonoma di reato di cui al co. 5 dell’art. 12, TUI (favoreggiamento della permanenza dello straniero in violazione delle norme del TUI), qualora vi sia il fine di trarre un ingiusto profitto dalla condizione di illegalità dello straniero; il che è oggettivamente meno grave rispetto all’ipotesi di cui al c. 3 dell’art. in questione, giustificando così un’autonoma ipotesi di reato punita con pena detentiva, sensibilmente inferiore rispetto a quella prevista per il reato di cui al c. 3, ma che non consente l’emissione di un provvedimento di custodia cautelare ...
Corte di cassazione, sez. I penale, sent. n. 36077 del 7 settembre 2015

18/6/2015 - Italiana - Penale - Cassazione
Le garanzie ex art. 103 c.p.p., non sono volte alla tutela personale e privilegiata del soggetto esercente la professione legale, ma sono previste a favore di colui che riveste la qualità di difensore in forza di specifico mandato conferitogli nelle forme di legge, essendo apprestate in funzione di garanzia del diritto di difesa dell’imputato; pertanto, esse non possono trovare applicazione qualora gli atti di cui all’art. 103 c.p.p. (ispezioni, perquisizioni, sequestri) debbano essere compiuti nei confronti di esercente la professione legale sottoposto ad indagine e non siano attinenti a...
Corte di cassazione, sez. I penale, sent. n. 25848 del 18 giugno 2015

28/4/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
La direttiva 2008/115/CE, recante norme e procedure comuni applicabili negli Stati membri al rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare, in particolare i suoi artt. 15 e 16, deve essere interpretata nel senso che essa osta alla normativa di uno Stato membro, come quella italiana, che preveda l’irrogazione della pena della reclusione al cittadino di un paese terzo il cui soggiorno sia irregolare per la sola ragione che questi, dopo essere stato rimpatriato nel suo paese d’origine, nell’ambito di una precedente procedura di rimpatrio, sia rientrato nel territorio ...
Conclusioni dell’avvocato generale Maciej Szpunar, nella Causa C-290/14

8/4/2015 - Italiana - Penale - Cassazione
Sussiste la giurisdizione del giudice italiano per il delitto di procurato ingresso illegale nel territorio dello Stato di cittadini stranieri nella ipotesi in cui i migranti, provenienti dall’estero a bordo di navi “madre”, siano abbandonati in acque internazionali, su natanti inadeguati a raggiungere le coste italiane, al fine di provocare l’intervento dei soccorritori che li condurranno in acque territoriali. La condotta dei soccorritori, scriminata ex art. 54 c.p., è riconducibile alla figura dell’autore mediato di cui all’art. 48 cod. pen., in quanto non scindibile dallo stat...
Corte di cassazione, sez. I penale, 8 aprile 2015, n. 20503

29/10/2014 - Italiana - Penale - Cassazione
L’ingresso illegale in Italia è ancora reato nonostante la legge n. 67 del 2014 abbia depenalizzato la fattispecie. Infatti, il Parlamento nazionale con la legge n. 67/2014 ha conferito al governo una delega, che non è stata ancora esercitata, per cui fino all’emanazione dei decreti delegati le fattispecie oggetto di depenalizzazione non potranno essere considerate violazioni amministrative. Inoltre, la Corte di giustizia dell’Ue ha recentemente ribadito che la cd. direttiva rimpatri non vieta che il diritto di uno Stato membro qualifichi il soggiorno irregolare come reato e lo punisca...
Corte di cassazione, sez. I penale, sent. n. 44977 del 29 ottobre 2014

20/8/2014 - Italiana - Penale - Cassazione
In ipotesi di traffico di migranti dal Nord Africa alle coste italiane, sussiste la giurisdizione dello Stato italiano ex art. 6, co. 2, c. p., qualora parti rilevanti delle azioni che costituiscono i reati contestati risultano commesse in Italia, sia direttamente sia per interposizione dei soggetti chiamati a prestare soccorso e ricovero immediato ai migranti posti in deliberata situazione di pericolo. Inoltre, diverse fonti internazionali (tra cui la Convenzione delle Nazioni unite sul diritto del mare del 10.12.1982) riconoscono piena giurisdizione e diritto d’intervento alle forze di pol...
Corte di cassazione, sez. I, sent. n. 36052 del 20 agosto 2014

17/7/2014 - Italiana - Penale - Cassazione
Nel caso di cittadino straniero in possesso di valido passaporto, qualora non risulti essere stata accertata l’eventuale titolarità del visto d’ingresso né fornita certezza sulla data del suo ingresso in Italia, non può presumersi il già scaduto termine di 8 giorni lavorativi dalla data di ingresso senza aver richiesto il permesso di soggiorno, al fine di ritenere integrata la contravvenzione prevista e punita dall’art. 10 bis TUI. Corte di cassazione, sez. I penale, sent. n. 31620 del 17 luglio 2014 Sul ricorso proposto dal N.N.I. , nato in X il 2 marzo 1977, avverso la sentenza del...
Corte di cassazione, sez. I penale, sent. n. 31620 del 17 luglio 2014