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Risultati della ricerca per: “Cittadinanza e Apolidia”

Sono state trovate 455 decisioni - pagina Pagina 23 di 46

15/11/2013 - Italiana - Amministrativo - TAR
Va annullato il provvedimento con il quale è stata respinta la domanda di rilascio della cittadinanza italiana avanzata dal ricorrente, basato sul motivo ostativo della riduzione del complesso reddituale conseguente all’avvio dell’attività “in proprio” da parte dello straniero. Infatti, vero è che la p.a. può porre a base del diniego di riconoscimento della cittadinanza una appurata carenza del requisito reddituale in capo all’istante, atteso che la congruità dei redditi dell’aspirante deve essere tale da garantirne in ogni caso l’autosufficienza economica, tuttavia la p.a. ...
Tar Lazio, sez. II- Quater, sent. n. 9815 del 15 novembre 2013

15/10/2013 - Italiana - Civile - Merito
È accertata e dichiarata la cittadinanza italiana di due donne, figlie di cittadina italiana coniugata nel 1943 con un cittadino peruviano, che non avevano acquistato la cittadinanza italiana iure sanguinis a causa della vigenza, all’epoca della loro nascita, della legge n. 555/1912 che consentiva solo al padre di trasmettere iure sanguinis la cittadinanza italiana e stabiliva che la donna cittadina italiana perdesse la cittadinanza in caso di matrimonio con cittadino straniero. Poiché la Corte Costituzionale ha da tempo dichiarato costituzionalmente illegittima la disposizione dell’art....
Tribunale di Roma, sez. I civile, sent. n. 20481 del 15 ottobre 2013

7/10/2013 - Italiana - Amministrativo - TAR
È inammissibile per difetto di giurisdizione del g.a. il ricorso avverso il provvedimento che ha negato il riconoscimento della cittadinanza italiana iuris communicatione allo straniero. Infatti, in materia di acquisto della cittadinanza iuris communicatione da parte del coniuge - straniero o apolide - di cittadino italiano, il diritto soggettivo dello stesso affievolisce ad interesse legittimo unicamente nell’ipotesi prevista dall’art. 6, co. 1, lett. c), l. n. 91/1992, relativa alla sussistenza, nel caso specifico, di comprovati motivi inerenti alla sicurezza della Repubblica. Tar Lazio...
Tar Lazio, sez. II- Quater, sent. n. 8657 del 7 ottobre 2013

12/9/2013 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
È confermata la sentenza di primo grado che aveva condannato la p.a. a concludere il procedimento relativo al riconoscimento della cittadinanza italiana ai sensi dell’art. 9, lett. f), l. n. 91/1992, mediante provvedimento espresso nel termine di 60 giorni. Infatti, non risulta in alcun modo che la p.a. interessata abbia prodotto o esibito al primo giudice il decreto di riconoscimento della cittadinanza, intervenuto nel frattempo, e l’atto di rinuncia da parte dell’originario ricorrente. Sicché il giudice di primo grado, in assenza di adeguata documentazione comprovante il contrario e ...
Consiglio di Stato, sez. III, sent. n. 4526 del 12 settembre 2013

12/9/2013 - Italiana - Amministrativo - TAR
È respinto il ricorso avverso il decreto di rigetto della istanza di concessione della cittadinanza italiana, con la motivazione che, dall’attività informativa esperita, sono emersi a carico dell’interessato elementi ostativi di pericolo per la sicurezza della Repubblica. Infatti, posto che il termine di conclusione del procedimento di concessione della cittadinanza italiana per motivi di residenza, ex art. 8, co. 2 l. n. 91/1992, è di natura ordinatoria, nessuna conseguenza può derivare dall’inutile spirare dell’arco di tempo di due anni dalla presentazione dell’istanza. Inoltre...
Tar Puglia, Lecce, sez. II, sent. n. 1897 del 12 settembre 2013

6/8/2013 - Italiana - Amministrativo - TAR
È respinto il ricorso avverso il provvedimento di rigetto della richiesta di concessione della cittadinanza italiana per insufficienza del reddito. Infatti, l’interesse pubblico alla concessione della cittadinanza italiana impone che si valutino, anche sotto il profilo indiziario, le prospettive di ottimale inserimento del soggetto interessato nel contesto sociale del Paese ospitante; prospettive a cui non può essere estranea la produzione di un reddito, che accresca le risorse del Paese stesso sotto il profilo sia produttivo che contributivo e non gravi, al contrario, sugli oneri di solid...
Tar Lazio, sez. II- Quater, sent. n. 7864 del 6 agosto 2013

17/7/2013 - Italiana - Civile - Cassazione
I cittadini di origine spagnola, o comunque nati in paesi nei quali ai figli si dà il cognome sia materno che paterno, hanno il diritto a conservare il doppio cognome anche in Italia, dopo aver ottenuto la cittadinanza nel nostro paese. Ciò in quanto il nome è indubbiamente un diritto della personalità, tutelato anche a livello costituzionale, e deve ritenersi che una modifica coattiva del cognome potrebbe essere consentita solo in presenza di diritti di rango parimenti elevato (nella specie, il ricorrente, cittadino peruviano, aveva acquistato la cittadinanza italiana dopo aver risieduto ...
Corte di cassazione, sez. I civile, sent. n. 17462 del 17 luglio 2013

16/7/2013 - Italiana - Amministrativo - TAR
È inammissibile il ricorso proposto collettivamente dagli stranieri avverso il silenzio-inadempimento tenuto dalla p.a. sulla domanda di rilascio della cittadinanza italiana presentata dai ricorrenti. Infatti, l’art. 31 c.p.a. non prevede la possibilità di presentare un ricorso collettivo per proporre la domanda di accertamento e condanna della p.a. per silenzio-inadempimento. Sotto tale aspetto non soccorre, nel senso della proponibilità di una siffatta azione, la circostanza che la giurisprudenza abbia ritenuto possibile cumulare l’azione di accertamento del silenzio e l’azione di a...
Tar Lazio, sez. II-Quater, sent. n. 7090 del 16 luglio 2013

9/7/2013 - Italiana - Civile - Merito
È dichiarato in possesso dei requisiti per l’acquisto della cittadinanza italiana il cittadino jugoslavo residente in Italia dalla nascita. Infatti, non possono essere imputati al minore, nato in Italia da genitori stranieri, eventuali inadempimenti di natura amministrativa di questi ultimi in ordine alla regolarità del soggiorno e all’iscrizione anagrafica, assumendo valore preminente la stessa nozione di residenza espressa dall’art. 43, co. 2, c.c. in termini di “dimora abituale” della persona. Ciò risulta peraltro coerente con l’obiettivo, perseguito dalla norma, di consentir...
Tribunale di Firenze, sez. I civile, decr. del 9 luglio 2013

14/6/2013 - Italiana - Civile - Merito
È dichiarata la cittadinanza italiana nei confronti dello straniero - di origini bosniache - nato in Jugoslavia e legalmente residente in Italia senza alcuna interruzione sino al compimento della maggiore età. Infatti, la residenza legale non coincide con la residenza anagrafica né con la regolare residenza in Italia dei genitori. Dunque, le fonti secondarie (d.R.R. n. 572/1993) che richiedono residenza anagrafica e permesso di soggiorno dei genitori in contrasto con i principi posti dalla normativa di rango primario (art. 4, co. 2, l. n. 91/1992) e sovranazionale possono essere disapplicat...
Tribunale di Roma, sez. I civile, sent. n. 13821 del 14 giugno 2013