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Risultati della ricerca per: “Asilo/Protezione internazionale e umanitaria/Tratta”

Sono state trovate 1222 decisioni - pagina Pagina 47 di 123

12/11/2019 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
La revoca delle misure di accoglienza ex art. 23, comma 1, lett e) d.lgs. 142/2015, che attua l’art. 20 della direttiva 2013/33/UE, può essere disposta solo in presenza di comportamenti e violazioni delle regole del centro di accoglienza particolarmente gravi e significative che ostacolano l’affidamento e l’accoglienza per tutti i soggetti che godono di protezione internazionale. Tale provvedimento costituisce una extrema ratio da comminare – conformemente all’art. 20 dir. 2013/33 – esclusivamente in casi gravi e del tutto eccezionali ed essendo individuabili varie ipotesi di ridu...
Consiglio di Stato, sez. III, 12 novembre 2019, n. 7738

12/11/2019 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Le sanzioni che gli Stati possono adottare nei confronti del richiedente protezione in caso di gravi violazioni delle regole dei centri di accoglienza nonché di comportamenti gravemente violenti ex art. 20, par. 4, dir. 2013/33 possono concernere anche la riduzione delle condizioni materiali di accoglienza, purché siano proporzionate e siano assicurate le garanzie previste dall’art. 20, par. 5, dir. Dette disposizioni, lette alla luce dell’art. 1 della Carta dei diritti fondamentali implicano che tali sanzioni non possono mai privare il richiedente della possibilità di far fronte ai suo...
Corte di giustizia dell’Unione europea, Grande sezione, sentenza del 12 novembre 2019, nella causa C-233/18

8/11/2019 - Italiana - Civile - Cassazione
In materia di protezione internazionale, qualora il richiedente alleghi il timore di essere soggetto (nel suo Paese d’origine o, se apolide, di domicilio) a persecuzioni o trattamenti umanamente degradanti fondati su motivi di carattere religioso che legittimano il rifugio o la protezione sussidiaria, il dovere di cooperazione istruttoria del giudice impone di valutare la situazione interna del Paese di origine indagando espressamente l’esistenza di fenomeni di tensione a contenuto religioso. In tale contesto, non assume decisiva rilevanza il fatto che il richiedente non si sia rivolto all...
Corte di cassazione, sez. I civile, 8 novembre 2019, n. 28974

5/11/2019 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
Viola l’art. 3 CEDU l’obbligo di far ritorno in Afghanistan imposto dal Tribunale Amministrativo svizzero ad un cittadino afghano senza che detto giudice abbia condotto accertamenti sufficientemente approfonditi per escludere il rischio individuale corso dal ricorrente in tale Paese in ragione della sua conversione al cristianesimo.Corte europea dei diritti dell’uomo, 5 novembre 2019, ric. n. 32218/17, A.A. c. Svizzera(n. 348) Sintesi della decisione Il caso sottoposto alla Corte EDU concerne A.A., un cittadino afghano di etnia hazara convertito al cristianesimo dopo il suo arrivo in Svi...
Corte europea dei diritti dell’uomo, 5 novembre 2019, ric. n. 32218/17, A.A. c. Svizzera

25/10/2019 - Italiana - Amministrativo - TAR
Sono “comportamenti gravemente violenti” che legittimano la revoca delle misure di accoglienza ai sensi dell’art. 23, comma 1, lett. e), d.lgs. 142/2015, anche quelli compiuti al di fuori della struttura di accoglienza, sotto l’effetto di sostanze alcoliche e per i quali si è proceduto all’arresto per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate e rifiuto di accertamento alcolemico. TAR Basilicata, sez. I, 25 ottobre 2019, n. 00755 (n. 347) Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Basilicata(Sezione Prima)ha pronunciato la presente  SENTENZA ex art...
TAR Basilicata, sez. I, 25 ottobre 2019, n. 00755

24/10/2019 - Italiana - Civile - Merito
La commissione di un delitto preclusivo alla concessione della protezione internazionale (artt. 10 e 16 d.lgs. 251/2007) costituisce un elemento recessivo rispetto al rischio prospettato dal richiedente di subire una condanna alla pena capitale, prevista e comminata dal Paese di provenienza per tale delitto. Ne consegue che, sussistendo gli ulteriori presupposti, è concessa la protezione sussidiaria allo straniero che rischia di essere condannato alla pena di morte in Ghana per omicidio e aborto illegale. Corte d’appello di Napoli, sentenza 24 ottobre 2019, n. 5183 (n. 354) nella causa iscr...
Corte d’appello di Napoli, sentenza 24 ottobre 2019, n. 5183

23/10/2019 - Italiana - Civile - Cassazione
La scarsa credibilità del richiedente protezione (art. 3 d.lgs. 251/2007) non può essere desunta da circostanze di dettaglio che non inficiano il nucleo sostanziale delle sue dichiarazioni. Tali circostanze non sono pertanto idonee a far venir meno l’obbligo di cooperazione istruttoria in capo al giudice. Il giudice è tenuto quindi a verificare anche d’ufficio la situazione effettiva del Paese d’origine del richiedente che dichiari una relazione omosessuale, allegando che l’omosessualità è ivi punita come reato, quando la mancanza di credibilità non investe la sostanza delle dich...
Corte di cassazione, sez. I, 23 ottobre 2019, n. 27071

23/10/2019 - Italiana - Civile - Cassazione
Per le controversie sorte prima dell’entrata in vigore del d.l. 113/18, dopo l’emissione di un decreto di espulsione adottato per la pericolosità sociale dello straniero, la presentazione di una domanda di protezione internazionale, sospende l’efficacia del decreto di espulsione sino alla decisione della Commissione territoriale. Quando quest’ultima adotta la sua decisione, se la domanda è stata rigettata allora la procedura di espulsione riprenderà dal momento in cui era stata sospesa; se la domanda invece è stata accolta l’espulsione potrebbe ugualmente esser disposta ove ricor...
Corte di cassazione, sez. I, 23 ottobre 2019, n. 27077

21/10/2019 - Italiana - Civile - Cassazione
In materia di protezione internazionale, per dimostrare la violazione del dovere di cooperazione istruttoria che grava il giudice di merito non è sufficiente prospettare genericamente una situazione diversa da quella ricostruita da detto giudice, ancorché sulla base di riferimenti a fonti internazionali alternative o successive rispetto a quelle da questi utilizzate e risultanti dal provvedimento decisorio. È invece necessario prospettare la specifica censura degli elementi di fatto idonei a dimostrare che il giudice di merito abbia deciso sulla base di informazioni non più attuali, operan...
Corte di cassazione, sez. I civile, 21 ottobre 2019, n. 26728

21/10/2019 - Italiana - Civile - Cassazione
Integra il vizio di motivazione apparente e contraddittoria – e va pertanto cassata con rinvio – la decisione che ritiene non credibile il racconto del richiedente protezione senza che sia intelligibile il percorso argomentativo seguito dal giudicante. In particolare, è tale la motivazione che ravvisa delle contraddittorietà nel narrato senza indicarne puntualmente le antinomia logiche e che fa discendere l’inottemperanza del regime dell’onere probatorio da lacune nel racconto del richiedente, potendo invece queste essere superate dalla valutazione che il giudice del merito è tenuto...
Corte di cassazione, sez. I civile, 21 ottobre 2019, n. 26822