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Risultati della ricerca per: “Asilo/Protezione internazionale e umanitaria/Tratta”

Sono state trovate 1222 decisioni - pagina Pagina 46 di 123

28/11/2019 - Italiana - Civile - Cassazione
L’interpretazione costituzionalmente orientata dell’art. 4, co. 3 (coordinato con il primo comma) d.l. n. 13/2017 (conv. in legge n. 46/2017) impone di tenere in considerazione la posizione strutturalmente svantaggiata del cittadino straniero in relazione al diritto di difesa (art. 24 Cost.), coerentemente con l’obbligo di garantire un ricorso effettivo “a ogni persona” (art. 47 Carta dei diritti fondamentali e 13 CEDU). Da tale principio, applicabile anche in relazione al quadro normativo delineato dal d.l. n. 113/2018 (conv. in legge n. 132/2018), segue che la competenza territoria...
Corte di cassazione, sez. VI civile, 28 novembre 2019, n. 31127

28/11/2019 - Italiana - Civile - Merito
Gli obblighi internazionali assunti dall’Italia in forza di un accordo bilaterale con un altro Stato sono recessivi rispetto al diritto fondamentale d’asilo e al principio del non respingimento garantiti a livello internazionale, sovranazionale e costituzionale (artt. 33 Convenzione di Ginevra, 18 e 19 Carta di Nizza e 10 Cost.). Di conseguenza può qualificarsi antigiuridica ai sensi dell’art. 2043 c.c. la condotta delle autorità nazionali che respingono i migranti verso la Libia, non potendo ignorare che questi potranno ivi verosimilmente incorrere in trattamenti contrari ai diritti f...
Tribunale di Roma, sez. I civile, 28 novembre 2019, n. 22917

21/11/2019 - Italiana - Civile - Cassazione
L’indagine del rischio persecutorio o del danno grave in caso di rimpatrio può essere riferita al Paese di transito del richiedente protezione nel caso di accordi di riammissione o altre intese che prevedano il ritorno del richiedente in tale Paese. Per contro, sono irrilevanti ai fini del riconoscimento della protezione le violenze ivi subite dal richiedente prima dell’arrivo in Italia quando non vi è connessione tra la situazione nel Paese di transito e la domanda di protezione, in quanto l’indagine sopra menzionata deve svolgersi con riferimento al Paese di origine ovvero di dimora ...
Corte di cassazione, sez. I civile, 21 novembre 2019, n. 30403

21/11/2019 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
Benché la Convenzione non osti di per sé alla designazione di uno Stato come “sicuro”, il rispetto dell’art. 3 CEDU impone agli Stati di verificare l’adeguatezza dell’accesso alle procedure d’asilo in detto Paese e di escludere il rischio di respingimenti a catena verso Stati dove i richiedenti incorrono notoriamente nel rischio di trattamenti inumani e degradanti.Non costituisce privazione de facto della libertà e, di conseguenza, non rientra nell’art. 5 CEDU, la permanenza del richiedente asilo in una zona di transito in attesa della decisione sulla domanda di protezione qua...
Corte europea dei diritti dell’uomo, Grande Camera, 21 novembre 2019, ric. n. 47287/15, Ilias e Ahmed c. Ungheria

19/11/2019 - Italiana - Civile - Cassazione
L’obiezione di coscienza è un diritto fondamentale garantito nell’ordinamento italiano da fonti nazionali e internazionali. Va pertanto riconosciuto lo status di rifugiato allo straniero che fugge dal Paese d’origine per evitare l’arruolamento quando sussiste la ragionevole e concreta possibilità che il richiedente venga inviato a prestare servizio militare, potendo così essere coinvolto, anche solo indirettamente, nella commissione di crimini di guerra e rischiando, in caso di obiezione, di essere sottoposto a sanzione penale, a prescindere dall’entità o dal carattere sproporzio...
Corte di cassazione, sez. I civile, 19 novembre 2019, n. 30031

18/11/2019 - Italiana - Civile - Cassazione
Nei giudizi di protezione internazionale, a fronte dell’onere di allegazione del richiedente relativo agli elementi necessari a motivare la propria domanda, spetta al giudice valutare ex officio le condizioni socio-politiche del Paese d’origine dello straniero, in base a tutte le informazioni pertinenti e aggiornate al momento della decisione. Ne segue che, ove il giudice si limiti a valutazioni generiche ovvero ometta l’individuazione delle specifiche fonti informative da cui sono state tratte le conclusioni assunte nella pronuncia, tale decisione può essere impugnata per motivazione a...
Corte di cassazione, sez, I civile, 18 novembre 2019, n. 29914

18/11/2019 - Italiana - Civile - Cassazione
Qualora la richiedente asilo alleghi di aver subito atti di mutilazione genitale femminile – i quali possono integrare un atto persecutorio per motivi di appartenenza a un determinato gruppo sociale (artt. 7 e 8, d.lgs. n. 251/2007, in particolare lett. a, nonché lett. f) – l’accertamento istruttorio del giudice di merito non può riguardare solo l’obbligatorietà della pratica nel Paese di origine, trattandosi di un profilo di per sé non decisivo. Pur in assenza di un obbligo legale o religioso, infatti, le pratiche in oggetto potrebbero essere ampiamente imposte da un costume socia...
Corte di cassazione, sez. I civile, 18 novembre 2019, n. 29836

18/11/2019 - Italiana - Civile - Cassazione
Il ricorso volto esclusivamente all’ottenimento della protezione umanitaria segue il rito ordinario (artt. 281-bis e ss. c.p.c) o, se ne ricorrono i presupposti, il procedimento sommario di cognizione (artt. 702-bis e ss. c.p.c). Limita il diritto di difesa dei ricorrenti, in quanto sottrae un grado di giurisdizione di merito, la sottoposizione del predetto ricorso al rito di cui all’art. 35 bis d.lgs. 25/08, applicabile soltanto alle controversie in materia di protezione internazionale ovvero relative all’impugnazione dei provvedimenti adottati dall’Unità Dublino.Corte di cassazione,...
Corte di cassazione, sez. I civile, 18 novembre 2019, n. 29837

14/11/2019 - Italiana - Civile - Cassazione
Quando la richiedente protezione alleghi di aver subito violenze, in particolare sessuali, nel Paese di transito e di permanenza temporanea potenzialmente idonee ad incidere sulla propria condizione di vulnerabilità, il Giudice del merito deve svolgere i necessari accertamenti al riguardo, quantomeno ai fini della protezione umanitaria (art. 5, co. 6, TUI laddove applicabile ratione temporis) e senza escludere la possibilità di concedere una delle forme di protezione internazionale. Va pertanto cassata con rinvio la decisione che nega la protezione se il Giudice, pur avendo ritenuto il fatto...
Corte di cassazione, sez. I civile, 14 novembre 2019, n. 29603

13/11/2019 - Italiana - Civile - Cassazione
La normativa introdotta con il d.l. n. 113/18 (cd. decreto sicurezza) non trova applicazione in relazione alle domande di protezione umanitaria proposte prima dell’entrata in vigore della nuova legge (5 ottobre 2018). Ai fini del riconoscimento di tale protezione occorre operare la valutazione comparativa effettiva del grado d’integrazione sociale raggiunta in Italia dal richiedente con la sua situazione soggettiva e oggettiva nel Paese d’origine stante l’orizzontalità dei diritti umani fondamentali. Non può quindi riconoscersi la protezione umanitaria considerando isolatamente ed as...
Corte di cassazione, sez. unite, 13 novembre 2019, n. 29459