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Risultati della ricerca per: “Asilo/Protezione internazionale e umanitaria/Tratta”

Sono state trovate 1218 decisioni - pagina Pagina 1 di 122

13/6/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Dopo che nel 2020 la Corte ha dichiarato la violazione, da parte dell’Ungheria, delle norme relative all’accesso alla protezione internazionale, al trattenimento e al rimpatrio dei cittadini di paesi terzi in condizioni di soggiorno irregolare, lo Stato membro non ha dato attuazione alla sentenza e persiste deliberatamente nelle violazioni. Così facendo, l’Ungheria arreca un pregiudizio particolarmente grave ai diritti fondamentali dei singoli e all’interesse pubblico. In particolare, l’elusione deliberata, da parte di uno Stato membro, dell’applicazione di una politica comune nel...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 13 giugno 2024, causa C-123/22, Commissione/Ungheria (Accoglienza dei richiedenti protezione internazionale II)

13/6/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
1. In tema di domande reiterate di protezione internazionale, l’autorità che si pronuncia sul merito deve esaminare gli elementi di fatto presentati a sostegno della domanda anche se si tratta di fatti già valutati dall’autorità che ha respinto in via definitiva una prima domanda di protezione internazionale [art. 40, direttiva 2013/32/UE in combinato disposto con l’art. 12, par. 1, lett. a) seconda frase direttiva 2011/95/UE].2. Al fine di valutare l’applicazione della causa di esclusione di cui all’art. 12, par. 1, lett. a) seconda frase, direttiva 2011/95/UE, l’assistenza o l...
Corte di giustizia, 13 giugno 2024, causa C-563/22, Zamestnik-predsedatel na Darzhavna agentsia za bezhantsite (Status di rifugiato - Apolide di origine palestinese)

10/6/2024 - Italiana - Amministrativo - TAR
Il permesso di soggiorno per protezione speciale, rilasciato sia ai sensi dell'art. 19, comma 1.1, terzo periodo, del TUI, sia ai sensi dell'art. 32, comma 3, del d.lgs. n. 25/2008, è convertibile in permesso di soggiorno per motivi di lavoro, se ne ricorrono i requisiti di legge, anche dopo l'entrata in vigore del DL 20/2023 (convertito in legge 50/2023), in virtù della norma transitoria di cui all'art. 7, comma 3, del medesimo decreto, come riconosciuto dallo stesso Ministero dell’interno con la circolare del 29 maggio 2024.TAR Molise, sez. I, 10 giugno 2024, n. 188(n. 458) Il Tribunale...
TAR Molise, sez. I, 10 giugno 2024, n. 188

7/6/2024 - Italiana - Amministrativo - TAR
In materia di permesso di soggiorno per cure mediche ex art. 19, co. 2, TUI, l’esistenza di una grave patologia cronica, dunque potenzialmente irreversibile, non necessita di essere confermata mediante ulteriori certificazioni più ravvicinate nel tempo ed espone lo straniero al pericolo di subire un grave pregiudizio per la sua salute nel caso di rientro forzato nel Paese di origine. Ne segue che la PA non può negare il rilascio del titolo di soggiorno perché la documentazione medica idonea ad attestare la patologia con le caratteristiche evidenziate risale al 2019 (mentre il certificato ...
TAR Liguria, sez. II, 7 giugno 2024, n. 411

4/6/2024 - Italiana - Amministrativo - TAR
La mancata formalizzazione dell’istanza di rilascio del titolo di viaggio per stranieri non va inquadrata quale “silenzio-rifiuto”, in quanto non concerne un interesse legittimo, ma l’esercizio di un diritto soggettivo, con la conseguenza che è devoluta alla cognizione del giudice ordinario.TAR Lazio, sez. I ter, 4 giugno 2024, n. 11393(n. 458) Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio(Sezione Prima Ter) ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 2206 del 2024, proposto da -OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato Cleo Maria Feoli, con d...
TAR Lazio, sez. I ter, 4 giugno 2024, n. 11393

31/5/2024 - Italiana - Civile - Cassazione
In tema di Regolamento Dublino, la violazione delle garanzie informative e partecipative che vanno assicurate al richiedente sottoposto alla procedura di trasferimento verso lo Stato membro competente all’esame della domanda di protezione (artt. 4 e 5 reg.) determina nullità del provvedimento di trasferimento, senza che rilevi la loro conoscenza aliunde da parte del richiedente, e senza che egli sia tenuto a dimostrare uno specifico vulnus al diritto di azione e di difesa, atteso che il rispetto del regolamento – volto ad assicurare l’uniformità delle procedure di trasferimento in tutt...
Corte di cassazione, sez. I civile, 31 maggio 2024, n.15255

6/5/2024 - Italiana - Civile - Cassazione
Gli obblighi informativi che gravano l’autorità nell’ambito delle procedure di ripresa in carico del richiedente protezione da parte di un altro Stato membro devono avere a specifico oggetto le domande (in sede di audizione) e le informazioni espressamente specificate dal regolamento Dublino all’art. 4 (diritto all'informazione, implicante l’obbligo di consegna preventiva dell’opuscolo contenuto nell'allegato X al c.d. regolamento Eurodac) e all’art. 5 (“Colloquio personale"). Tali obblighi mirano a consentire al richiedente di fornire all’autorità tutte le informazioni per l...
Corte di cassazione, sez. I civile, 6 maggio 2024, n. 12076

6/5/2024 - Italiana - Amministrativo - TAR
La revoca delle misure di accoglienza in caso di abbandono del centro non costituisce un atto vincolato, cosicché l’omissione del contradditorio procedimentale e la mancata valutazione delle specifiche condizioni di vulnerabilità della richiedente protezione determinano l’illegittimità del provvedimento. Nel caso di specie, rileva inoltre che la revoca è fondata sull’abbandono del centro di accoglienza che ospitava precedentemente la richiedente protezione, il quale è situato in una diversa Regione, per la quale non sussiste dunque la competenza territoriale del Prefetto.TAR Toscana...
TAR Toscana, sez. II, 6 maggio 2024, n. 542

23/4/2024 - Italiana - Civile - Cassazione
La prima sezione della Corte di cassazione chiede l’assegnazione alle sezioni unite di due questioni di massima di particolare importanza che riguardano l’esercizio della clausola discrezionale prevista dal regolamento Dublino III – come interpretata dalla Corte di giustizia UE – alla luce delle peculiarità dell’ordinamento italiano, che prevede, accanto alle forme di protezione internazionale, anche la c.d. protezione speciale (art. 19 TUI).Una questione verte sul se la necessità di vagliare (anche) le condizioni di riconoscimento della protezione prevista dal diritto italiano, di...
Corte di cassazione, sez. I civile, 23 aprile 2024, n. 10898

23/4/2024 - Italiana - Civile - Cassazione
La prima sezione della Corte di cassazione chiede l’assegnazione alle sezioni unite di due questioni di massima di particolare importanza che riguardano l’esercizio della clausola discrezionale prevista dal regolamento Dublino III – come interpretata dalla Corte di giustizia UE – alla luce delle peculiarità dell’ordinamento italiano, che prevede, accanto alle forme di protezione internazionale, anche la c.d. protezione speciale (art. 19 TUI).Una questione verte sul se la necessità di vagliare (anche) le condizioni di riconoscimento della protezione prevista dal diritto italiano, di...
Corte di cassazione, sez. I civile, 23 aprile 2024, n. 10903 id. 10898