In materia di protezione internazionale, qualora il richiedente alleghi il timore di essere soggetto (nel suo Paese d’origine o, se apolide, di domicilio) a persecuzioni o trattamenti umanamente degradanti fondati su motivi di carattere religioso che legittimano il rifugio o la protezione sussidiaria, il dovere di cooperazione istruttoria del giudice impone di valutare la situazione interna del...
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