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Risultati della ricerca per: “Unione europea”

Sono state trovate 724 decisioni - pagina Pagina 43 di 73

18/6/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 39, par. 2, CE deve essere interpretato nel senso che esso non osta a che uno Stato membro, ai fini dell’imposta sul reddito di un lavoratore non residente che ha svolto attività lavorative in tale Stato membro durante parte dell’anno considerato, rifiuti di concedere a tale lavoratore un’agevolazione fiscale che tenga conto della sua situazione personale e familiare, in quanto, benché egli abbia acquisito, in tale Stato membro, la totalità o la quasi totalità dei suoi redditi relativi a tale periodo, questi ultimi non costituiscono l’essenziale delle sue risorse imponibil...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. II, C 9/14, sent. del 18 giugno 2015

18/6/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Il capitolo 1, punti 2 e 13, dell’allegato X dell’atto relativo alle condizioni di adesione della Repubblica Ceca, della Repubblica di Estonia, della Repubblica di Cipro, della Repubblica di Lettonia, della Repubblica di Lituania, della Repubblica di Ungheria, della Repubblica di Malta, della Repubblica di Polonia, della Repubblica di Slovenia e della Repubblica Slovacca e agli adattamenti dei trattati sui quali si fonda l’Ue, deve essere interpretato nel senso che l’Austria ha il diritto di limitare la cessione temporanea di manodopera sul proprio territorio anche qualora detta cessio...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. IV, C 586/13, sent. del 18 giugno 2015

16/6/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 51, co. 1, TFUE deve essere interpretato nel senso che l’eccezione al diritto di stabilimento prevista da tale disposizione non si applica alle attività di attestazione esercitate dalle società aventi la qualità di organismi di attestazione. L’art. 14 della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno, deve essere interpretato nel senso che esso osta ad una normativa di uno Stato membro in forza della quale è imposto alle società aventi la qualità di organismi di attestazione di avere la loro sede legale nel territorio nazionale. Corte di giustizia dell’Un...
Corte di giustizia dell’Unione europea, Grande sez., C 593/13, sent. del 16 giugno 2015

11/6/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
La circostanza che uno straniero in condizione di irregolarità sia sospettato di aver commesso un fatto punibile come delitto nel diritto nazionale o abbia subito una condanna penale per un fatto del genere non può, da sola, costituire elemento per considerare la persona un pericolo per l’ordine pubblico ai sensi dell’articolo 7, paragrafo 4, della direttiva 2008/115, e quindi giustificare l’espulsione immediata in deroga alla partenza volontaria, alla quale va invece accordata priorità, salvo eccezioni. Poiché il pericolo per l’ordine pubblico costituisce una eccezione, anche se g...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. III, C 554/13, sent. dell’11 giugno 2015

4/6/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 24, par. 2, della direttiva 2004/38/CE, relativa al diritto dei cittadini Ue e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, dev’essere interpretato nel senso che esso non osta alla normativa di uno Stato membro che escluda dal beneficio di talune «prestazioni speciali in denaro di carattere non contributivo» ai sensi dell’art. 70, par. 2, del reg. (CE) n. 883/2004, relativo al coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale, come modificato dal reg. (UE) n. 1244/2010, altresì costitutive di una «prestazione d’assistenza socia...
Conclusioni dell’avvocato generale Melchior Wathelet, nella Causa C 299/14, 4 giugno 2015

4/6/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
La direttiva 2003/109/CE, relativa allo status dei cittadini di paesi terzi che siano soggiornanti di lungo periodo e, in particolare, gli artt. 5, par. 2, e 11, par. 1, della stessa non ostano ad una normativa nazionale, come quella dei Paesi Bassi, che imponga ai cittadini di paesi terzi che godano già dello status di soggiornanti di lungo periodo l’obbligo di superare un esame di integrazione civica, a pena di ammenda, a condizione che le sue modalità di applicazione non siano tali da compromettere la realizzazione degli obiettivi perseguiti dalla citata direttiva, circostanza che spett...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. II, C 579/13, sent. del 4 giugno 2015

21/5/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 11, par. 4, secondo comma, della direttiva 2006/126/CE concernente la patente di guida, deve essere interpretato nel senso che un provvedimento con il quale lo Stato membro della residenza normale di una persona, che non può ritirare a tale persona, conducente di un autoveicolo, la sua patente di guida, in quanto quest’ultima è già stata oggetto di una precedente decisione di ritiro, ordina che una nuova patente di guida non potrà essere rilasciata a tale persona per un periodo determinato, deve essere considerato un provvedimento di limitazione, sospensione o ritiro della paten...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. X, C 339/14, sent. del 21 maggio 2015

7/5/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
In base alla direttiva 2004/38, relativa al diritto dei cittadini UE e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, un cittadino di un paese terzo perde il proprio diritto di soggiorno nello Stato membro ospitante qualora la cittadina UE con il medesimo coniugata lasci detto Stato membro di cui non possieda la cittadinanza, ancorché il matrimonio, al momento della partenza, sia durato almeno tre anni – di cui almeno un anno nello Stato membro ospitante – e, successivamente alla partenza della moglie in un altro Stato membro, sia stato pro...
Conclusioni dell’avvocato generale Juliane Kokott, nella Causa C 218/14, presentate il 7 maggio 2015

23/4/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Gli artt. 2, par. 1, e 11, par. 4, secondo comma, della direttiva 2006/126/CE, concernente la patente di guida, devono essere interpretati nel senso che non ostano a che uno Stato membro (Germania), nel cui territorio il titolare di una patente di guida rilasciata da un altro Stato membro (Austria) temporaneamente soggiorna, rifiuti di riconoscere la validità di tale patente a motivo di un’infrazione che il titolare di quest’ultima ha commesso in detto territorio successivamente al rilascio della patente stessa (guida di un veicolo a motore sotto l’effetto di cannabis) e che, conformeme...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. V, C 260/13, sent. del 23 aprile 2015

23/4/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
La direttiva 2008/115 stabilisce norme comuni per perseguire una politica efficace in materia di allontanamento e rimpatrio dei cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno è irregolare e impone di procedere, con la massima celerità, al trasporto fisico dell’interessato al di fuori dello Stato membro (cfr. art. 5, punto 5 dir.), qualora ricorrano le condizioni di cui agli artt. 6, par. 1 e 8, par. 1 dir. Tali esigenze non sono soddisfatte da una normativa nazionale che prevede l’applicazione, a seconda delle circostanze, di un’ammenda o dell’allontanamento, misure applicabili l’una ad...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 23 aprile 2015, causa C-38/14, Zaizoune