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Risultati della ricerca per: “Unione europea”

Sono state trovate 724 decisioni - pagina Pagina 47 di 73

30/4/2014 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Gli artt. 21 e 49 della direttiva 2005/36/CE, relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali, come modificata dal reg. (CE) n. 279/2009, devono essere interpretati nel senso che ostano a che lo Stato membro ospitante richieda al titolare di una qualifica professionale ottenuta nello Stato membro d’origine, di effettuare un tirocinio o dimostrare che possiede un’esperienza professionale equivalente per essere autorizzato a esercitare la professione d’architetto. Corte di giustizia dell’Unione europea, IX sez., sent. del 30 aprile 2014 Nella causa C 365/13, avente ad oggetto l...
Corte di giustizia dell’Unione europea, IX sez., sent. del 30 aprile 2014

8/4/2014 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
È manifestamente inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell’art. 21, d.lgs. n. 30/2007 – nella parte in cui consente al Prefetto di decretare l’allontanamento dal territorio dello Stato del cittadino Ue verso il suo Stato di appartenenza che ne aveva chiesto la consegna con M.A.E., ai sensi della l. n. 69/2005, e rifiutata dalla Corte d’appello, così determinando una sovrapposizione di norme in quanto l’esecuzione dell’allontanamento mediante la presentazione al Consolato italiano in patria potrebbe risolversi nella traduzione coatta del cittadino comunitario ...
Corte costituzionale, ord. n. 84 dell’8 aprile 2014

3/4/2014 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 5, punto 3 (che prevede un’attribuzione di competenza speciale, in deroga al principio fondamentale enunciato all’art. 2, par. 1, che attribuisce la competenza ai giudici dello Stato membro nel cui territorio il convenuto è domiciliato), reg. (CE) n. 44/2001, deve essere interpretato nel senso che, in caso di pluralità di autori presunti di un asserito danno ai diritti patrimoniali d’autore tutelati nello Stato membro cui appartiene il giudice adito, tale disposizione non consente di fondare, a titolo di luogo dell’evento generatore di detto danno, la competenza del giudice ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. IV, sent. del 3 aprile 2014

27/3/2014 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Gli artt. 18 e 21 TFUE devono essere interpretati nel senso che ostano a una normativa nazionale, come quella italiana, che riconosce il diritto di utilizzare, nei processi civili pendenti dinanzi ai giudici di uno Stato membro che abbiano sede in un determinato ente locale di tale Stato (nella specie, la provincia di Bolzano), una lingua diversa dalla lingua ufficiale di detto Stato (nel caso di specie, il tedesco) solo ai cittadini di quest’ultimo che siano residenti in questo stesso ente locale. Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. II, sent. del 27 marzo 2014 Nella causa C 322/1...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. II, sent. del 27 marzo 2014

21/3/2014 - Italiana - Penale - Cassazione
Sono punibili per il reato di traffico internazionale di droga, in base alla normativa italiana, pure quelle fattispecie delittuose la cui condotta sia avvenuta solo in parte sul territorio nazionale, anche se questa consiste in frammenti privi dei requisiti di idoneità e univocità richiesti per il tentativo ovvero quando l’attività parziale non rivesta in sé carattere di illiceità, dovendo la stessa essere intesa come frammento di un unico ed inscindibile iter delittuoso e, quindi, anche quando lo scambio materiale della sostanza stupefacente sia materialmente avvenuto in territorio es...
Corte di cassazione, sez. VI penale, sent. n. 13455 del 21 marzo 2014

12/3/2014 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Le disposizioni della direttiva 2004/38/CE, relativa al diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, devono essere interpretate nel senso che non ostano a che uno Stato membro rifiuti il diritto di soggiorno al cittadino di un paese terzo, familiare di un cittadino dell’Unione, quando tale cittadino possiede la cittadinanza di detto Stato membro e risiede in questo medesimo Stato, ma si reca regolarmente in un altro Stato membro nell’ambito delle sue attività professionali. L’art. 45 TFUE deve esser...
Corte di giustizia dell’Unione europea, grande sez., sent. del 12 marzo 2014

12/3/2014 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Il familiare extra Ue del cittadino dell’Unione, con il quale abbia sviluppato o consolidato una vita familiare nel corso di un soggiorno effettivo in uno Stato membro diverso da quello di appartenenza del familiare Ue, mantiene il diritto al soggiorno derivato quando accompagna o raggiunge il cittadino Ue che ritorna nello Stato di cui è cittadino, analogamente a quanto prevede la direttiva 2004/38/CE circa la concessione di un diritto di soggiorno del familiare di un cittadino dell’Unione che si è avvalso del proprio diritto di libera circolazione stabilendosi in uno Stato membro diver...
Corte di giustizia dell’Unione europea, grande sez., sent. del 12 marzo 2014

6/2/2014 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Gli artt. 52 e 56 TFUE devono essere interpretati nel senso che ostano a una normativa di uno Stato membro come quella portoghese, che impone il requisito della residenza nel territorio nazionale ai cittadini dell’Unione europea che aspirino al conseguimento di una patente nautica da diporto rilasciata da tale Stato membro. Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. III, sent. del 6 febbraio 2014 Nella causa C 509/12, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, ai sensi dell’articolo 267 TFUE, dal Tribunal Central Administrativo Norte (Portogallo), con ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. III, sent. del 6 febbraio 2014

30/1/2014 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Il diritto alla protezione sussidiaria sussiste non soltanto in caso di conflitto armato internazionale e di conflitto armato che non presenta carattere internazionale, così come definiti dal diritto internazionale umanitario, ma anche in caso di conflitto armato interno, purché tale conflitto sia caratterizzato dal ricorso ad una violenza indiscriminata. Neppure è richiesto che l’intensità degli scontri armati ed il livello di organizzazione delle forze armate presenti o la durata del conflitto siano oggetto di una valutazione distinta da quella relativa al livello di violenza che imper...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. IV, sent. del 30 gennaio 2014

30/1/2014 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
La Corte di giustizia dell’Unione europea è manifestamente incompetente a rispondere alla questione posta dal Tribunale ordinario di Firenze in relazione alla domanda di pronuncia pregiudiziale concernente l’interpretazione dell’art. 12 della direttiva 2004/80/CE, relativa all’indennizzo delle vittime di reato. La direttiva in questione stabilisce un sistema di cooperazione volto a facilitare alle vittime di reato l’accesso all’indennizzo nelle situazioni transfrontaliere. Essa è stata recepita in Italia con il d.lgs. 9 novembre 2007, n. 204 che rinvia, per quanto riguarda i requ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. VI, ord. del 30 gennaio 2014