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Risultati della ricerca per: “Unione europea”

Sono state trovate 724 decisioni - pagina Pagina 51 di 73

22/1/2013 - Italiana - Civile - Cassazione
Il professionista che esercita la sua libera professione (di avvocato) e risiede in due Stati dell’Unione europea, in base al diritto UE, è tenuto a versare i contributi al consiglio nazionale previdenziale forense del solo luogo dove ha stabilito la sua abituale residenza e il centro di interessi delle proprie attività professionali, essendo richiesto come requisito sussidiario anche la produzione del maggior reddito. Non è quindi tenuto a versare i contributi previdenziali in due nazioni l’avvocato che sceglie liberamente la residenza in uno dei due Stati. Corte di cassazione, sez. la...
Corte di cassazione, sez. lavoro, sent. n. 1476 del 22 gennaio 2013

17/1/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 13, par. 3, del reg. (CE) n. 562/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 marzo 2006, che istituisce un codice comunitario relativo al regime di attraversamento delle frontiere da parte delle persone (codice frontiere Schengen) prevede l’obbligo per gli Stati membri di predisporre un mezzo di ricorso soltanto contro le decisioni di diniego d’ingresso nel loro territorio, e non anche contro le violazioni commesse nel corso del procedimento di adozione della decisione con cui si autorizza tale ingresso (comportamento tenuto da un’autorità amministrativa al momento dell...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. V, sent. del 17 gennaio 2013

19/12/2012 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 12, par. 1, lett. a), secondo periodo, della direttiva 2004/83/CE del Consiglio, del 29 aprile 2004, recante norme minime sull’attribuzione, a cittadini di paesi terzi o apolidi, della qualifica di rifugiato o di persona altrimenti bisognosa di protezione internazionale, nonché norme minime sul contenuto della protezione riconosciuta, deve essere interpretato nel senso che la cessazione della protezione o dell’assistenza da parte di un organo o di un’agenzia delle Nazioni Unite diversi dall’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati (HCR) «per qualsiasi motivo» ri...
Corte di giustizia dell’Unione europea, Grande Sez., sent. del 19 dicembre 2012

18/12/2012 - Italiana - Civile - Merito
Va dichiarato lo scioglimento del matrimonio contratto in Italia da un cittadino italiano e da una cittadina messicana, alle condizioni concordate dalle parti e secondo la legge messicana, in applicazione dell’art. 5 regolamento UE n. 1259/2010 (relativo all’attuazione di una cooperazione rafforzata nel settore della legge applicabile al divorzio e alla separazione personale), avendo designato di comune accordo tale legge, applicabile al divorzio e alla separazione personale, che ai sensi della lettera c) è legge dello Stato di cui uno dei coniugi ha la cittadinanza al momento della concl...
Tribunale di Treviso, sent n. 2063 del 18 dicembre 2012

11/12/2012 - Italiana - Costituzionale - Autorità varie
È rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale l’art. 21 d.lgs 30/2007, nella parte in cui consente al Prefetto di decretare l'allontanamento dal territorio dello Stato del cittadino Ue appartenente allo stesso Stato membro che ha emesso MAE ai sensi della l. n. 69/2005, qualora si verta nelle ipotesi di cui all’art. 18 di detta legge in base alle quali la Corte d’Appello ha rifiutato la consegna. Tribunale di Rovigo, ord. n. 228 dell’11 dicembre 2012 IL TRIBUNALE Il giudice, letti gli atti della causa indicata in rubrica, osserva quanto segue: ...
Tribunale di Rovigo, ord. n. 228 dell’11 dicembre 2012

6/12/2012 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
La direttiva 2008/115/CE, recante norme e procedure comuni applicabili negli Stati membri al rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare, deve essere interpretata nel senso che essa: – non osta alla normativa di uno Stato membro, come quella italiana, che sanziona il soggiorno irregolare di cittadini di paesi terzi con una pena pecuniaria sostituibile con la pena dell’espulsione, e – osta alla normativa di uno Stato membro, come quella italiana, che consente di reprimere il soggiorno irregolare di cittadini di paesi terzi con un obbligo di permanenza domiciliare,...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. I, sent. del 6 dicembre 2012

8/11/2012 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 45 TFUE deve essere interpretato nel senso che osta ad una normativa nazionale, come quella svedese, che subordina la concessione di un provvedimento di cancellazione di debiti al requisito della residenza nello Stato membro interessato in quanto in contrasto con la libera circolazione dei lavoratori all’interno dell’Unione europea. Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. III, sent. dell’8 novembre 2012 Nella causa C 461/11, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte, ai sensi dell’articolo 267 TFUE, dallo Stockholms tingsrätt (Svezia),...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. III, sent. dell’8 novembre 2012

8/11/2012 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Il cittadino non appartenente all’Ue, coniugato con cittadina dell’Ue, anche è considerato «familiare» di sua moglie ai sensi dell’articolo 2, punto 2, lettera a), della direttiva 2004/38, non può essere qualificato come «avente diritto» al soggiorno nello Stato membro di appartenenza della moglie, ove la stessa non vi risieda più in quanto trasferitasi in altro Stato membro. Infatti, anche se il vincolo coniugale non può considerarsi sciolto fintantoché non vi sia stato posto fine dalla competente autorità (e ciò non avviene nel caso dei coniugi che vivono semplicemente separ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. III, sent. dell’8 novembre 2012

8/11/2012 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 6, par. 1, primo trattino, della dec. n. 1/80 del Consiglio di Associazione, del 19 settembre 1980, relativa allo sviluppo dell’associazione istituita con l’Accordo che crea un’associazione tra la Comunità economica europea e la Turchia, siglato dalla Repubblica di Turchia, da un lato, nonché dagli Stati membri della CEE e dalla Comunità, dall’altro, e concluso, approvato e confermato, a nome di quest’ultima, con decisione 64/732/CEE del Consiglio, del 23 dicembre 1963, deve essere interpretato nel senso che osta a che le competenti autorità nazionali ritirino il permess...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. III, sent. dell’8 novembre 2012

18/10/2012 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 3, par. 2, lett. e), della direttiva 2003/109/CE del Consiglio, del 25 novembre 2003, relativa allo status dei cittadini di paesi terzi che siano soggiornanti di lungo periodo, deve essere interpretato nel senso che la nozione di «permesso di soggiorno [che] è stato formalmente limitato» non comprende un permesso di soggiorno a tempo determinato, rilasciato ad un gruppo specifico di persone, la cui validità può essere prorogata illimitatamente, senza tuttavia offrire alcuna prospettiva di ottenimento di un permesso di soggiorno a tempo indeterminato, nei limiti in cui tale limita...
Corte di giustizia dell’Unione europea, Sez. III, sent. del 18 ottobre 2012