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Risultati della ricerca per: “Unione europea”

Sono state trovate 724 decisioni - pagina Pagina 52 di 73

16/10/2012 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
È respinto il ricorso dell’Ungheria contro la Repubblica slovacca, che non ha consentito l’ingresso del Presidente dell’Ungheria nel proprio territorio nazionale, in quanto tale limitazione alla libertà di circolazione non è fondata sulla direttiva 2004/38/CE bensì sul diritto internazionale. Infatti la specificità della carica istituzionale rivestita è idonea a distinguere la persona che gode di tale status da tutti gli altri cittadini dell’Unione, cosicché all’ingresso di detta persona nel territorio di un altro Stato membro non si applicano le stesse condizioni che sono app...
Corte di giustizia dell’Unione europea, Grande sezione, sent. del 16 ottobre 2012

13/10/2012 - Italiana - Civile - Merito
Non può essere convalidato il provvedimento di trattenimento dello straniero nel Cie, atteso che l’art. 20, co. 11, del d.lgs. 30 del 2007, richiama l’art. 13, comma 5 bis, TUI e consente quindi il trattenimento del cittadino comunitario e dei suoi familiari unicamente nelle more del processo di convalida dell’allontanamento immediato. Alla p.a. non è consentito chiedere la convalida del provvedimento di trattenimento nei riguardi del coniuge del cittadino comunitario (Nel caso di specie risulta incontestato il rapporto di coniugio dello straniero con cittadina italiana). Tribunale di ...
Tribunale di Torino, sez. IX civile, decr. del 13 ottobre 2012

4/10/2012 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Il diritto dell’Unione dev’essere interpretato nel senso che osta all’applicazione di una disposizione nazionale (come quella prevista dall’ordinamento della Bulgaria) che prevede l’imposizione di una limitazione al diritto alla libera circolazione nell’Unione europea di un cittadino di uno Stato membro per il solo fatto che ha un debito non garantito, superiore ad un determinato importo stabilito dalla legge, nei confronti di una persona giuridica di diritto privato. Il diritto dell’Unione dev’essere interpretato nel senso che osta ad una normativa di uno Stato membro ai sensi...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. II, sent. del 4 ottobre 2012

5/9/2012 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 3, par. 2, della direttiva 2004/38/CE, relativa al diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, dev’essere interpretato nel senso: - che gli Stati membri non sono tenuti ad accogliere qualsiasi domanda d’ingresso o di soggiorno presentata da familiari di un cittadino dell’Unione non rientranti nella definizione di cui all’art. 2, punto 2, della suddetta direttiva, anche qualora detti familiari dimostrino, conformemente all’art. 10, par. 2, della medesima, di essere a carico di tale citta...
Corte di giustizia dell’Unione europea, Grande sez., sent. del 5 settembre 201

5/9/2012 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 4, punto 6, della decisione quadro 2002/584/GAI, relativa al mandato d’arresto europeo e alle procedure di consegna tra Stati membri, e l’art. 18 TFUE devono essere interpretati nel senso che uno Stato membro, pur potendo, in sede di trasposizione, decidere di limitare le situazioni in cui l’autorità giudiziaria nazionale dell’esecuzione può rifiutare la consegna di una persona rientrante nell’ambito di applicazione di tale disposizione, non è legittimato ad escludere in maniera assoluta e automatica da tale ambito di applicazione i cittadini di altri Stati membri che dim...
Corte di giustizia dell’Unione europea, Grande sez., sent. del 5 settembre 2012

19/7/2012 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Gli articoli 20 e 21 del reg. (CE) n. 562/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 marzo 2006, che istituisce un codice comunitario relativo al regime di attraversamento delle frontiere da parte delle persone (codice frontiere Schengen), devono essere interpretati nel senso che non ostano ad una legislazione nazionale che consente ai funzionari incaricati della sorveglianza delle frontiere e del controllo degli stranieri di effettuare controlli, in una zona geografica di 20 chilometri dalla frontiera terrestre tra uno Stato membro e gli Stati aderenti alla Convenzione di applicazion...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. II, sent. del 19 luglio 2012

28/6/2012 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Gli artt. 45 TFUE e 7, par. 4, del reg. (CEE) n. 1612/68 del Consiglio, del 15 ottobre 1968, relativo alla libera circolazione dei lavoratori all’interno della Comunità, ostano a clausole di contratti collettivi e individuali in base alle quali un importo di maggiorazione di trattamento come quello di cui trattasi nel procedimento principale, che è versato dal datore di lavoro nell’ambito di un regime di lavoro a tempo parziale per motivi di età, deve essere calcolato in modo tale che l’imposta sui redditi da lavoro dovuta nello Stato membro di occupazione sia detratta fittiziamente a...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. II, sent. del 28 giugno 2012

21/6/2012 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’allegato VI, punto 1, par. 14, del protocollo relativo alle condizioni e modalità d’ammissione della Repubblica di Bulgaria e della Romania all’Unione europea deve essere interpretato nel senso che le condizioni di accesso al mercato del lavoro degli studenti bulgari, al tempo cui risalgono i fatti della causa principale, non possono essere più restrittive di quelle esposte nella direttiva 2004/114/CE del Consiglio, del 13 dicembre 2004, relativa alle condizioni di ammissione dei cittadini di paesi terzi per motivi di studio, scambio di alunni, tirocinio non retribuito o volontariato...
Corte di giustizia dell’unione europea, sez. IV, sent. del 21 giugno 2012

14/6/2012 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Il Regno dei Paesi Bassi, imponendo un requisito di residenza, consistente nella cosiddetta regola dei «3 anni su 6», ai lavoratori migranti cittadini dell’Ue e ai loro familiari al cui mantenimento essi continuano a provvedere, per permettere loro di ottenere il finanziamento degli studi superiori compiuti fuori dei Paesi Bassi, non ha adempiuto gli obblighi ad esso incombenti in forza dell’art. 45 TFUE e dell’art. 7, par. 2, del reg. (CEE) n. 1612/68 del Consiglio, del 15 ottobre 1968, relativo alla libera circolazione dei lavoratori all’interno della Comunità, come modificato dal...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. II, sent. del 14 giugno 2012

19/4/2012 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Gli artt. 8, par. 1, della direttiva 2000/43/CE del Consiglio, del 29 giugno 2000, che attua il principio della parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla razza e dall’origine etnica, 10, par. 1, della direttiva 2000/78/CE del Consiglio, del 27 novembre 2000, che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro, e 19, par. 1, della direttiva 2006/54/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 luglio 2006, riguardante l’attuazione del principio delle pari opportunità e della parità di trattamento fra uo...
Corte di giustizia dell’Unione europea, Sez. II, sent. del 19 aprile 2012