< Torna all’indice di ricerca

Risultati della ricerca per: “Unione europea”

Sono state trovate 724 decisioni - pagina Pagina 48 di 73

16/1/2014 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 16, par. 2, della direttiva 2004/38/CE, relativa al diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, dev’essere interpretato nel senso che i periodi di detenzione nello Stato membro ospitante di un cittadino di un paese terzo, familiare di un cittadino Ue che ha acquisito il diritto di soggiorno permanente in tale Stato membro durante detti periodi, non possono essere presi in considerazione ai fini dell’acquisizione, da parte di tale cittadino, del diritto di soggiorno permanente ai sensi di tale...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. II, sent. del 16 gennaio 2014

16/1/2014 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 28, par. 3, lett. a), della direttiva 2004/38/CE, secondo il quale il cittadino dell’Unione che abbia soggiornato nello Stato membro ospitante i precedenti dieci anni non può essere oggetto di una decisione di allontanamento, salvo se la decisione è adottata per motivi imperativi di pubblica sicurezza, deve essere interpretato nel senso che il periodo di soggiorno decennale deve essere, in linea di principio, continuativo e calcolato a ritroso, a partire dalla data della decisione di allontanamento della persona di cui trattasi. La suddetta disposizione deve essere interpretata ne...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. II, sent. del 16 gennaio 2014

19/12/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Gli artt. 23, par. 4, 32, par. 1, e 35, par. 6, del regolamento (CE) n. 810/2009 che istituisce un codice comunitario dei visti (codice dei visti), devono essere interpretati nel senso che le autorità competenti di uno Stato membro, in esito all’esame di una domanda di visto uniforme, possono rifiutare il rilascio di un simile visto a un richiedente soltanto nel caso in cui possa essergli opposto uno dei motivi di rifiuto di visto elencati in tali disposizioni. Dette autorità, quando esaminano tale domanda, dispongono di un ampio margine discrezionale per quanto riguarda le condizioni di a...
Corte di giustizia dell’Unione europea, grande sez., sent. del 19 dicembre 2013

16/12/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 6, par. 1, lett. d), del regolamento (CE) n. 805/2004, che istituisce il titolo esecutivo europeo per i crediti non contestati, deve essere interpretato nel senso che esso non si applica ai contratti conclusi tra due persone non impegnate in attività commerciali o professionali. Infatti, la nozione di «consumatore», ai sensi della norma in questione, riguarda una persona che conclude un contratto per un uso che può essere considerato estraneo alla sua attività professionale con una persona che agisce nell’esercizio delle sue attività commerciali o professionali. Corte di giust...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. IX, sent. del 5 dicembre 2013

10/12/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 19, par. 2, del regolamento (CE) n. 343/2003, che stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l’esame di una domanda d’asilo presentata in uno degli Stati membri da un cittadino di un paese terzo, dev’essere interpretato nel senso che, nelle circostanze in cui uno Stato membro abbia accettato la presa in carico di un richiedente asilo in applicazione del criterio di cui all’art. 10, par. 1, di detto regolamento, vale a dire, quale Stato membro del primo ingresso del richiedente asilo nel territorio dell’Ue, tale richiedente può co...
Corte di giustizia dell’Unione europea, Grande sez., sent. del 10 dicembre 2013

14/11/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Quando gli Stati membri non possono ignorare che le carenze sistemiche della procedura di asilo e delle condizioni di accoglienza dei richiedenti asilo nello Stato membro identificato inizialmente come competente in base ai criteri enunciati nel capo III del regolamento (CE) n. 343/2003, che stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l’esame di una domanda d’asilo presentata in uno degli Stati membri da un cittadino di un paese terzo, costituiscono motivi seri e comprovati di credere che il richiedente asilo corra un rischio reale di subire trat...
Corte di giustizia dell’Unione europea, grande sez., sent. del 14 novembre 2013

14/11/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
La nozione di «autorità giudiziaria competente, in particolare, in materia penale», di cui alla decisione quadro 2005/214/GAI e succ. mod, relativa all’applicazione del principio del reciproco riconoscimento alle sanzioni pecuniarie, costituisce una nozione autonoma di diritto dell’Unione e deve essere interpretata nel senso che rientra in tale nozione ogni organo giurisdizionale che applichi un procedimento che presenta le caratteristiche essenziali di un procedimento penale. L’Unabhängiger Verwaltungssenat in den Ländern (Austria) soddisfa tali criteri e, di conseguenza, deve esse...
Corte di giustizia dell’Unione europea, grande sez., sent. del 14 novembre 2013

7/11/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 13 della decisione n. 1/80, del 19 settembre 1980, relativa allo sviluppo dell’associazione, adottata dal Consiglio di associazione istituito dall’Accordo che crea un’associazione tra la CEE e la Turchia, deve essere interpretato nel senso che, qualora una misura di uno Stato membro ospitante intenda definire i criteri di regolarità della situazione dei cittadini turchi, adottando o modificando le condizioni sostanziali e/o procedurali in materia d’ingresso, di soggiorno e, eventualmente, di impiego, di tali cittadini nel suo territorio, e qualora tali condizioni costituiscan...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. II, sent. del 7 novembre 2013

7/11/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 10, par. 1, lett. d), della direttiva 2004/83/CE, recante norme minime sull’attribuzione, a cittadini di paesi terzi o apolidi, della qualifica di rifugiato o di persona altrimenti bisognosa di protezione internazionale, nonché norme minime sul contenuto della protezione riconosciuta, dev’essere interpretato nel senso che l’esistenza di una legislazione penale come quelle di cui trattasi in ciascuno dei procedimenti principali (Sierra Leone, Uganda, Senegal), che riguarda in modo specifico le persone omosessuali, consente di affermare che tali persone devono essere considerate ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. IV, sent. del 7 novembre 2013 - C199/12 e C-201/12

17/10/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
È legittimo per lo Stato Ue inserire nel passaporto le impronte digitali del titolare. Il rilevamento e la conservazione delle impronte digitali nel passaporto lede il diritto al rispetto della vita privata e alla tutela dei dati personali, ma le misure sono giustificate dalla necessità di impedire qualsiasi uso fraudolento dei documenti. Il Regolamento (CE) n. 2252/2004 prevede che i passaporti presentino un supporto di memorizzazione altamente protetto che contiene, assieme all’immagine del volto, due impronte digitali, che possono essere utilizzate al solo fine di verificare l’autenti...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. IV, sent. del 17 ottobre 2013