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Risultati della ricerca per: “Unione europea”

Sono state trovate 713 decisioni - pagina Pagina 1 di 72

29/2/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
La facoltà attribuita agli Stati membri di negare lo status di rifugiato qualora il richiedente, in una domanda di protezione successiva, invochi un rischio di persecuzioni fondato su circostanze determinate da sé medesimo dopo la partenza dal paese di origine di cui all’art. 5, par. 3, dir. 2011/95/UE va interpretata restrittivamente e non ammette, in particolare, che gli Stati subordinino il riconoscimento dello status alla condizione che le circostanze invocate dal richiedente costituiscano l’espressione e la continuazione di una convinzione del richiedente già manifestata in tale pa...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 29 febbraio 2024, causa C-222/22, Bundesamt für Fremdenwesen und Asyl (Conversion religieuse ultérieure)

29/2/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Il trasferimento di un richiedente protezione verso lo Stato membro competente per l'esame della domanda non è impedito di per sé, dal fatto che tale Stato membro abbia attuato dei respingimenti sommari o trattenimenti ai valichi di frontiera nei confronti di cittadini di paesi terzi che cercano di presentare domanda di protezione internazionale. Il trasferimento va però escluso qualora sussistano motivi seri e comprovati di ritenere che il richiedente potrebbe incorrere, al momento del trasferimento o in seguito ad esso, nel rischio reale di essere sottoposto a tali pratiche e queste ultim...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 29 febbraio 2024, causa C-392/22, Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid (Confiance mutuelle en cas de transfert)

29/2/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Le persone alle quali si applica l’art. 68, par. 4, dell’accordo di associazione CE - Algeria, che sancisce il libero trasferimento delle pensioni e delle prestazioni ivi previste, hanno il diritto di avvalersi direttamente di tale disposizione dinanzi ai giudici degli Stati membri per far disapplicare le norme di diritto nazionale ad esso contrarie. La disposizione in questione si applica ai superstiti di un lavoratore che, intendendo trasferire in Algeria la loro prestazione ai superstiti, non siano essi stessi lavoratori e residenti in Algeria. L’importo della prestazione può però e...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 29 febbraio 2024, causa C-549/22, Raad van bestuur van de Sociale verzekeringsbank (Transfert de prestations de survie)

27/2/2024 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
È sollevato un rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia (art. 267 TFUE) al fine di chiarire se l’art. 12, par. 1, lettera e), della direttiva 2011/98/UE, quale espressione concreta della tutela del diritto di accesso alle prestazioni di sicurezza sociale riconosciuta dall’art. 34, par. 1 e 2, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea debba essere interpretato nel senso che rientra nel suo ambito di applicazione una provvidenza come l’assegno sociale ex art. 3, co. 6, L. n. 335/1995 e se, conseguentemente, il diritto dell’Unione osti a una normativa nazionale ch...
Corte costituzionale, 27 febbraio 2024, n. 29

23/2/2024 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
A seguito dell’intervento della Corte costituzionale e del legislatore, la legge di esecuzione della decisione quadro sul mandato d’arresto europeo (MAE) prevede la possibilità di rifiutare la consegna (anche) del cittadino di un paese terzo «che legittimamente ed effettivamente risieda o dimori in via continuativa da almeno cinque anni sul territorio italiano» (art. 18 bis, co. 2, legge n. 69/2005). Sono pertanto manifestamente inammissibili, perché ormai prive di oggetto, le questioni di legittimità costituzionale sollevate (prima della modifica normativa) in riferimento agli artt. ...
Corte costituzionale, 23 febbraio 2024, n. 24

22/2/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
A certe condizioni il diritto alla libera circolazione, che l’art. 21 TFUE riconosce ai cittadini dell’Unione, può obbligare lo Stato membro debitore di una pensione per incapacità totale al lavoro a prendere in considerazione i periodi maturati in un altro Stato membro a titolo di cura dei figli da un cittadino UE benché questo non soddisfi le condizioni stabilite dal diritto derivato (art. 44, par. 2, reg. CE n. 987/2009 in tema di modalità di applicazione del reg. n. 883/2004 relativo al coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale degli Stati membri). Ciò avviene qualora sussist...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 22 febbraio 2024, causa C-283/21, Deutsche Rentenversicherung Bund

22/2/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Uno Stato membro non può negare a un proprio cittadino il rilascio di una carta d’identità che possa valere come documento valido per l’espatrio all’interno dell’Unione europea, per il solo motivo che egli, nella sua qualità di cittadino dell’Unione, ha esercitato la propria libertà di circolazione e soggiorno stabilendo il proprio domicilio nel territorio di un diverso Stato membro (artt. 21 e 45, par. 1, TFUE, nonché 4, par. 3, dir. 2004/38/CE).Corte di giustizia dell’Unione europea, 22 febbraio 2024, causa C-491/21, Direcţia pentru Evidenţa Persoanelor şi Administrarea B...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 22 febbraio 2024, causa C-491/21, Direcţia pentru Evidenţa Persoanelor şi Administrarea Bazelor de Date

8/2/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
1. Qualora aumenti significativamente la probabilità che al richiedente sia riconosciuta una forma di protezione internazionale, qualsiasi sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea, anche una sentenza che interpreti una disposizione del diritto UE che era già in vigore al momento dell’adozione di una precedente decisione sulla domanda di protezione internazionale, costituisce un elemento nuovo che giustifica l’esame nel merito di una nuova domanda di protezione (art. 33, par. 2, lett. d; art. 40, par. 2 e 3 direttiva 2013/32/UE). 2. È facoltà degli Stati membri conferire...
Corte di giustizia dell’Unione europea (GS), 8 febbraio 2024, causa C-216/22, Bundesrepublik Deutschland (Ricevibilità di una domanda reiterata)

30/1/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
L'art. 10, par. 3, lett. a) della direttiva 2003786/CE non fissa una scadenza per la presentazione della domanda di ricongiungimento familiare per i genitori di un rifugiato minore non accompagnato, che ha diritto al ricongiungimento anche qualora raggiunga la maggiore età in corso di procedura.La stessa norma, inoltre, obbliga il rilascio di un permesso di soggiorno alla sorella maggiorenne del rifugiato minore non accompagnato – la quale è cittadina di un paese terzo e ha una grave malattia che la rende totalmente e permanentemente dipendente dai genitori – se il rifiuto di tale perme...
Corte di giustizia dell’Unione europea (GS), 30 gennaio 2024, causa C-560/20, Landeshauptmann von Wien (Ricongiungimento familiare con un minore rifugiato)

18/1/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Gli Stati membri non possono subordinare l’acquisto della proprietà di terreni agricoli nel loro territorio alla condizione che l’acquirente risieda nello Stato da più di cinque anni. Tale condizione, infatti, costituisce una restrizione ingiustificata alla libera circolazione dei capitali (art. 63 TFUE), nella quale rientrano i movimenti di capitali derivanti dall’acquisto di immobili e terreni in Stati membri diversi da quello di residenza. La misura, in particolare, non appare idonea a perseguire il suo scopo (limitare gli acquisti di terreni di carattere meramente speculativo) e in...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 18 gennaio 2024, causa C-562/22, JD (Condition de résidence)