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Risultati della ricerca per: “Unione europea”

Sono state trovate 724 decisioni - pagina Pagina 41 di 73

27/11/2015 - Italiana - Civile - Cassazione
Ai fini dell’individuazione del giudice avente giurisdizione nei confronti dello straniero nelle controversie relative a rapporti obbligatori, il foro speciale previsto dal regolamento n. 44/2001 è pacificamente ritenuto applicabile non solo alle azioni volte alla realizzazione del vincolo contrattuale ma anche a quelle di nullità o annullabilità del negozio o di accertamento negativo dell’esistenza del vincolo, azioni in ordine alle quali, pertanto, la giurisdizione, ex art. 5, n. 1, del Reg. CE n. 44/01, spetta al giudice del luogo in cui deve essere eseguita l’obbligazione caratter...
Corte di cassazione, sez. un. civili, sent. n. 24244 del 27 novembre 2015

19/11/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
I principi di non discriminazione e della parità di trattamento, enunciati all’art. 2 dell’accordo tra la Ue e i suoi Stati membri, da una parte, e la Svizzera, dall’altra, sulla libera circolazione delle persone, firmato a Lussemburgo il 21.6.1999, e all’art. 9 dell’allegato I di tale accordo, devono essere interpretati nel senso che essi non ostano a una convenzione bilaterale volta a prevenire la doppia imposizione, come la convenzione dell’11.8.1971 tra la Svizzera e la Germania, come modificata dal protocollo di revisione del 12.3.2002, in forza della quale la competenza ad a...
CGUE, sez. III, C 241/14, Roman Bukovansky c. Finanzamt Lörrach, sent. del 19 novembre 2015

19/11/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 23, lett. a), del regolamento (CE) n. 2201/2003, relativo alla competenza, al riconoscimento e all’esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e in materia di responsabilità genitoriale, che abroga il reg. (CE) n. 1347/2000, deve essere interpretato nel senso che, tenuto conto dell’interesse superiore del minore, in mancanza di una violazione manifesta di una norma giuridica considerata essenziale nell’ordinamento giuridico di uno Stato membro o di un diritto riconosciuto come fondamentale in detto ordinamento giuridico, tale disposizione non consente al giudice di uno S...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. IV, C 455/15, P. c. Q., sent. del 19 novembre 2015

29/10/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 63, par. 1, TFUE osta a una normativa nazionale (come quella ungherese), la quale disponga che, in linea di principio, sulla rete stradale dello Stato membro di cui trattasi possono circolare solo i veicoli provvisti di un’autorizzazione amministrativa e di targhe di immatricolazione rilasciate da tale Stato membro e che, se un soggetto residente in questo medesimo Stato intende avvalersi di una deroga alla norma suddetta, fondata sul fatto che egli utilizza un veicolo messogli a disposizione dal titolare dello stesso stabilito in un altro Stato membro, tale residente deve essere in...
CGUE, sez. VII, C 583/14, B. D. Nagy c. Vas Megyei Rendőr-főkapitányság, sent. del 29 ottobre 2015

21/10/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’azione con cui uno dei genitori chieda al giudice di sopperire al mancato consenso dell’altro genitore agli spostamenti del figlio minore al di fuori dello Stato membro di residenza del medesimo ed al rilascio di un passaporto a nome del minore stesso ricade nella sfera di applicazione ratione materiae del regolamento n. 2201/2003, relativo alla competenza, al riconoscimento e all’esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e in materia di responsabilità genitoriale, e ciò sebbene l’emananda decisione in esito a tale azione debba essere poi presa in considerazione dalle auto...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. IV, C 215/15, Gogova c. Iliev, sent. del 21 ottobre 201

15/10/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Gli artt. da 1 a 3 della direttiva 2010/64/UE, sul diritto all’interpretazione e alla traduzione nei procedimenti penali, devono essere interpretati nel senso che non ostano a una normativa nazionale, come quella tedesca, la quale, nell’ambito di un procedimento penale, non consenta alla persona, nei cui confronti sia stato emesso decreto penale di condanna, di proporre opposizione per iscritto avverso il decreto stesso in una lingua diversa da quella del procedimento, sebbene tale persona non padroneggi quest’ultima lingua, a condizione che le autorità competenti non ritengano, conform...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. I, C 216/14, Gavril Covaci c. Germania

6/10/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Nel caso di procedimenti di separazione personale e di divorzio instaurati tra le stesse parti dinanzi ad autorità giurisdizionali di due Stati membri, l’art. 19, paragrafi 1 e 3, del regolamento (CE) n. 2201/2003, relativo alla competenza, al riconoscimento e all’esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e in materia di responsabilità genitoriale, che abroga il reg. (CE) n. 1347/2000, deve essere interpretato nel senso che, in una situazione in cui il procedimento dinanzi all’autorità giurisdizionale preventivamente adita nel primo Stato membro si è estinto dopo l’adizion...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. III, C 489/14, A. c. B, sent. del 6 ottobre 2015

16/9/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
È respinto il ricorso per inadempimento presentato dalla Commissione europea nei confronti della Repubblica Slovacca, che ha negato a taluni beneficiari residenti in uno Stato membro diverso dalla Slovacchia l’assegno per le cura e assistenza prestate, l’assegno di assistenza e l’assegno di compensazione delle maggiori spese (l. n. 447/2008, relativa agli assegni accordati in compensazione di una grave disabilità) poiché è venuta meno agli obblighi a essa incombenti a ex arti. 48 TFUE, nonché artt. 7 e 21, reg. (CE) n. 883/2004, relativo al coordinamento dei sistemi di sicurezza soc...
CGUE, sez. I, C 433/13, Commissione – Rep. Slovacca, sent. del 16 settembre 2015

16/9/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
È respinto il ricorso per inadempimento presentato dalla Commissione europea nei confronti della Repubblica Slovacca, che ha negato a taluni beneficiari residenti in uno Stato membro diverso dalla Slovacchia l’erogazione della gratifica natalizia di cui alla legge n. 592/2006, relativa all’erogazione di una gratifica natalizia a taluni beneficiari di trattamenti pensionistici, in quanto non avrebbe adempiuto agli obblighi ad essa incombenti in forza degli artt. 45 TFUE e 48 TFUE nonché dell’art. 7 del regolamento (CE) n. 883/2004, relativo al coordinamento dei sistemi di sicurezza soci...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. I, C 361/13, Commissione – Rep. Slovacca

15/9/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 24 della direttiva 2004/38/CE, relativa al diritto dei cittadini Ue e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, e l’art. 4 del regolamento (CE) n. 883/2004, relativo al coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale, devono essere interpretati nel senso che non ostano alla normativa di uno Stato membro (come quella tedesca) che escluda dal beneficio di talune «prestazioni speciali in denaro di carattere non contributivo» (art. 70, par. 2, reg. n. 883/2004), le quali sono altresì costitutive di una «prestazione d’assistenza ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, grande sez., C 67/14, Nazifa Alimanovic