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Risultati della ricerca per: “Unione europea”

Sono state trovate 724 decisioni - pagina Pagina 38 di 73

13/7/2016 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 45 TFUE dev’essere interpretato nel senso che esso osta a una normativa nazionale, come quella tedesca, per effetto della quale una persona in possesso dello status di pubblico dipendente in uno Stato membro, il cui rapporto di pubblico impiego sia cessato, su richiesta del medesimo, ai fini dell’assunzione di nuova attività lavorativa in un altro Stato membro, perda i diritti al trattamento pensionistico derivanti dal rapporto di pubblico impiego e sia assicurata retroattivamente in regime di assicurazione pensionistica obbligatoria, che attribuisce una pensione di vecchiaia in...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. I, C 187/15, Joachim Pöpperl c. Land Nordrhein-Westfalen, sent. del 13 luglio 2016

30/6/2016 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
L’art. 13, par. 2, co. 1, lett. c), della direttiva 2004/38/CE, relativa al diritto dei cittadini Ue e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, deve essere interpretato nel senso che un cittadino di uno Stato terzo, divorziato da un cittadino Ue, da cui ha subito atti di violenza domestica durante il matrimonio, non può beneficiare del mantenimento del diritto di soggiorno nello Stato membro ospitante in base a tale disposizione, qualora l’inizio del procedimento giudiziario di divorzio sia successivo alla partenza del coniuge cittadi...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. I, C 115/15, Secretary of State for the Home Department c. NA, sent. del 30 giugno 2016

30/6/2016 - Italiana - Civile - Merito
È discriminatorio il comportamento dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli che ha estromesso i cittadini Ue dalla procedura di selezione per il profilo di operatore doganale. Infatti, il principio di libera circolazione dei lavoratori ex art 45 TFUE consente di limitare l’accesso al pubblico impiego ai cittadini italiani, unicamente quando il ruolo per cui è bandita la selezione implichi l’esercizio abituale, diretto o indiretto, di pubblici poteri e non quando tale esercizio rappresenti una parte molto ridotta delle attività svolte, come accade nel caso dell’operatore doganale.Tri...
Tribunale di Udine, sez. lavoro, ord. del 30 giugno 2016

29/6/2016 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Il principio del ne bis in idem sancito all’art. 54 della Convenzione di applicazione dell’accordo di Schengen del 14.6.1985 tra i governi degli Stati dell’Unione economica Benelux, della Repubblica federale di Germania e della Repubblica francese relativo all’eliminazione graduale dei controlli alle frontiere comuni, firmata a Schengen il 19.6.1990, letto alla luce dell’art. 50 della Carta dei diritti fondamentali dell’Ue, deve essere interpretato nel senso che una decisione del pubblico ministero che pone fine all’azione penale e conclude definitivamente, salvo riapertura o ann...
Corte di giustizia dell’Unione europea, grande sez., C 486/14, Piotr Kossowski c. Generalstaatsanwaltschaft Hamburg, sent. del 29 giugno 2016

23/6/2016 - Italiana - Penale - Cassazione
Al fine dell’applicazione delle norme sul mandato d’arresto europeo, la nozione di “residenza” valorizzabile agli effetti dell’applicazione dei regimi di consegna previsti dalla legge n. 69/2005 presuppone l’esistenza di un reale radicamento, non estemporaneo ma consolidato, dello straniero nello Stato e che l'interessato abbia istituito nel territorio dello Stato, con continuità temporale e sufficiente stabilità di legami con il territorio stesso, la sede principale, anche se non esclusiva, dei suoi interessi affettivi, lavorativi, professionali, economici o culturali (nella spe...
Corte di cassazione, sez. VI penale, sent. n. 26577 del 23 giugno 2016

9/6/2016 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 1, par. 1, della direttiva 2010/64/UE, sul diritto all’interpretazione e alla traduzione nei procedimenti penali, deve essere interpretato nel senso che la menzionata direttiva non si applica ad un procedimento speciale nazionale di riconoscimento da parte del giudice di uno Stato membro di una decisione giudiziaria definitiva pronunciata da un organo giurisdizionale di un altro Stato membro che ha condannato una persona per la commissione di un reato. La decisione quadro 2009/315/GAI, relativa all’organizzazione e al contenuto degli scambi fra gli Stati membri di informazioni est...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. VII, C 25/15, István Balogh, sent. del 9 giugno 2016

7/6/2016 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 2, par. 1, e l’art. 3, punto 2, della direttiva 2008/115/CE, recante norme e procedure comuni applicabili negli Stati membri al rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare, devono essere interpretati nel senso che un cittadino di un paese terzo soggiorna in modo irregolare nel territorio di uno Stato membro ricadendo, pertanto, nell’ambito di applicazione di tale direttiva, quando, senza soddisfare le condizioni d’ingresso, di soggiorno o di residenza, transita in tale Stato membro in quanto passeggero di un autobus, proveniente da un altro Stato membro,...
Corte di giustizia dell’Unione europea, grande sez., C 47/15, Sélina Affum, c. Préfet du Pas-de-Calais, sent. del 7 giugno 2016

3/6/2016 - Italiana - Penale - Cassazione
In tema di mandato di arresto europeo, lo Stato di esecuzione è tenuto ad accertare concretamente in relazione alla persona richiesta in consegna l’esistenza di un rischio collegato al divieto di pene o di trattamenti inumani o degradanti, contenuto nell’art. 4 della Carta dei diritti fondamentali dell’Ue e nell’art. 3 CEDU; al contempo va salvaguardata la possibilità della realizzazione della consegna stessa, consentendo – entro un tempo ragionevole – allo Stato di emissione di rimuovere le condizioni ostative connesse a tale rischio (nella specie, deve essere annullata la sente...
Corte di cassazione, sez. VI penale, sent. n. 23277 del 3 giugno 2016

2/6/2016 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
È respinto il ricorso della Commissione europea per l’inadempimento dei Paesi Bassi, in relazione alla tariffa agevolata sui mezzi di trasporto concessa ai soli studenti olandesi iscritti nei Paesi Bassi presso un istituto di istruzione pubblico o privato e agli studenti provenienti da altri Stati Ue che sono economicamente attivi nei Paesi Bassi o vi hanno acquisito un diritto di soggiorno permanente. Si tratta infatti di «aiuti di mantenimento agli studi consistenti in borse di studio o prestiti per studenti», di cui all’art. 24, par. 2, della direttiva 2004/38, e pertanto il Regno de...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. I, C 233/14, Commissione europea c. Paesi Bassi, sent. del 2 giugno 2016

2/6/2016 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 21 TFUE dev’essere interpretato nel senso che la p.a. di uno Stato membro non è tenuta a riconoscere il nome di un cittadino di tale Stato membro qualora questi possieda parimenti la cittadinanza di un altro Stato membro nel quale abbia acquisito tale nome da lui liberamente scelto e contenente vari elementi nobiliari, non ammessi dal diritto del primo Stato membro, laddove sia accertato, circostanza che spetta al giudice del rinvio verificare, che un siffatto diniego di riconoscimento risulta giustificato, in tale contesto, da motivi connessi all’ordine pubblico, essendo opport...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. II, C 438/14, Nabiel Peter Bogendorff von Wolffersdorff c. Standesamt der Stadt Karlsruhe,sent. del 2 giugno 2016