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Risultati della ricerca per: “Unione europea”

Sono state trovate 724 decisioni - pagina Pagina 34 di 73

26/7/2017 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’articolo 27, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 604/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, che stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l’esame di una domanda di protezione internazionale presentata in uno degli Stati membri da un cittadino di un paese terzo o da un apolide, letto alla luce del considerando 19 del medesimo regolamento, deve essere interpretato nel senso che un richiedente la protezione internazionale può far valere, nell’ambito di un ricorso proposto contro una decisione di trasferimento adott...
Corte di giustizia dell’Unione europea, Grande sezione, sentenza 26 luglio 2017, n. C 490/16

26/7/2017 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’articolo 11, paragrafo 2, della direttiva 2008/115/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, recante norme e procedure comuni applicabili negli Stati membri al rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare, dev’essere interpretato nel senso che la durata del divieto d’ingresso prevista in tale disposizione, che non supera di norma i cinque anni, dev’essere calcolata a decorrere dalla data in cui l’interessato ha effettivamente lasciato il territorio degli Stati membri.Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. II, 26 luglio 201(n. 2...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. II, 26 luglio 2017

18/7/2017 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’articolo 45 TFUE non osta alla normativa di uno Stato membro in virtù della quale i lavoratori occupati presso gli stabilimenti di un gruppo situati nel territorio di detto Stato membro sono privi del diritto di voto attivo e passivo alle elezioni dei rappresentanti dei lavoratori al consiglio di sorveglianza della società capogruppo, stabilita nel citato Stato membro, nonché, se del caso, del diritto di esercitare o di continuare ad esercitare le funzioni di rappresentante in seno a detto consiglio, allorché tali lavoratori lasciano il proprio posto di lavoro in uno dei citati stabil...
Corte di giustizia dell’Unione europea, Grande sezione, 18 luglio 2017

13/7/2017 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Il legislatore dell’Unione ha espressamente previsto la possibilità per gli Stati membri di adottare un provvedimento di allontanamento nei confronti di una persona condannata ad una pena privativa della libertà, qualora sia dimostrato che il comportamento di quest’ultima rappresenta una minaccia reale ed attuale per un interesse fondamentale della società di tale Stato membro, come nei casi di condanna per sfruttamento sessuale dei minori che rientra tra le sfere di criminalità particolarmente grave.Il fatto che una persona si trovi in stato di detenzione al momento dell’adozione de...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. III, 13 luglio 2017, n. 295

7/7/2017 - Italiana - Penale - Cassazione
Ai fini della ricorrenza del motivo di rifiuto della consegna di cui alla l. n. 69 del 2005, art. 18 lett. p), la giurisdizione italiana deve risultare con certezza, sulla base del quadro fattuale incontrovertibilmente desumibile dagli stessi elementi offerti dalla autorità di emissione o da quelli forniti in sede di sollecitazione integrativa ex l. n. 69 del 2005, art. 16, talché una volta che dalla documentazione fornita dallo Stato di emissione risulti il reato non commesso in Italia, non è sufficiente che la persona interessata prospetti una questione di giurisdizione, ma occorre ...
Corte di cassazione, sez. VI, 7 luglio 2017, n. 33069

21/6/2017 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’articolo 67, paragrafo 2, TFUE e gli articoli 20 e 21 del regolamento (CE) n. 562/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 marzo 2006, che istituisce un codice comunitario relativo al regime di attraversamento delle frontiere da parte delle persone (codice frontiere Schengen), come modificato dal regolamento (UE) n. 610/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, devono essere interpretati nel senso che ostano ad una normativa nazionale che attribuisce alle autorità di polizia dello Stato membro interessato la competenza a controllare l’identità di qualu...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. I, 21 giugno 2017, n. C 9/16

9/6/2017 - Italiana - Penale - Cassazione
In tema di mandato di arresto europeo, il motivo di rifiuto della consegna previsto dalla l. 22 aprile 2005, n. 69, art. 18, comma 1, lett. p), sussiste quando anche solo una parte della condotta obiettivamente apprezzabile, pur se priva dei requisiti di idoneità e inequivocità richiesti per il tentativo, si sia verificata in territorio italiano, a condizione che tale circostanza risulti con certezza, non potendosi ritenere sufficiente la mera ipotesi che il reato sia stato commesso in tutto o in parte in Italia.Inoltre, ai fini dell’applicazione del motivo di rifiuto della consegna, no...
Corte di cassazione, sez. VI, 9 giugno 2017, n. 28990

8/6/2017 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’articolo 11, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 2201/2003 del Consiglio, del 27 novembre 2003, relativo alla competenza, al riconoscimento e all’esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e in materia di responsabilità genitoriale, che abroga il regolamento (CE) n. 1347/2000, dev’essere interpretato nel senso che, in una situazione in cui un minore è nato ed ha soggiornato ininterrottamente con sua madre per diversi mesi, conformemente alla volontà comune dei suoi genitori, in uno Stato membro (Grecia) diverso da quello in cui questi ultimi avevano la loro residenza abitua...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. V, 8 giugno 2017, n. C 111/17

23/5/2017 - Italiana - Penale - Cassazione
In tema di mandato di arresto europeo, la nozione di “residenza” rilevante ai fini del rifiuto di consegna di un cittadino di altro Paese membro dell’Unione, ai sensi dell’art. 18, lett. r), della legge 22 aprile 2005 n. 69, presuppone un radicamento reale e non estemporaneo della persona nello Stato, desumibile dalla legalità della sua presenza in Italia, dall’apprezzabile continuità temporale e stabilità della stessa, dalla distanza temporale tra quest’ultima e la commissione del reato e la condanna conseguita all’estero, dalla fissazione in Italia della sede principale (anc...
Corte di cassazione, sez. VI, 23 maggio 2017, n. 26513

16/5/2017 - Italiana - Penale - Cassazione
Il combinato disposto della l. 22 aprile 2005, n. 69, art. 9, comma 5-bis e art. 12, comma-1 bis, recependo la direttiva UE n. 1919/2016, impone, in conformità al generale diritto all’equo processo, l’obbligo alla polizia giudiziaria di informare la persona da consegnare della facoltà di nominare un difensore nello Stato membro che ha emesso il mandato di arresto europeo, ma il d.lgs. n. 184 del 2016 non ha integrato la l. n. 69 del 2005, art. 12, comma 3, con la previsione di una nullità connessa all’inadempimento di tale obbligo.Ne deriva una nullità ex art. 178 c.p.p., le...
Corte di cassazione, sez. VI, 16 maggio 2017, n. 24301