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Risultati della ricerca per: “Unione europea”

Sono state trovate 724 decisioni - pagina Pagina 35 di 73

10/5/2017 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 20 TFUE va interpretato nel senso che la circostanza che uno dei genitori, cittadino dell’Unione, sia realmente capace e disponibile ad assumersi da solo l’onere quotidiano ed effettivo del minore, anch’egli cittadino dell’Unione, è un elemento di valutazione pertinente, ma non di per sé sufficiente per concludere per l’assenza di un rapporto di dipendenza tra il citato minore e l’altro genitore, cittadino di uno Stato terzo, tale per cui se a quest’ultimo fosse negato il diritto di soggiornare in uno Stato membro, il minore sarebbe costretto a lasciare il territorio d...
Corte giustizia dell’Unione europea, Grande sezione, sentenza 10 maggio 2017, causa C-133/15, Chavez‑Vilchez

4/4/2017 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’articolo 6, paragrafo 1, lettera d), della direttiva 2004/114/CE del Consiglio del 13 dicembre 2004 (relativo alle condizioni di ammissione dei cittadini di paesi terzi per motivi di studio, scambio di alunni, tirocinio non retribuito o volontariato) deve essere interpretato nel senso che le competenti autorità nazionali, quando sono adite da un cittadino di un paese terzo con una domanda di visto per motivi di studio, dispongono di un ampio margine discrezionale nel verificare se quest’ultimo rappresenti una minaccia, quand’anche potenziale, per la sicurezza pubblica.Tale disposizion...
Corte di giustizia dell’Unione europea, Grande sezione, 4 aprile 2017, n. C 544/15

29/3/2017 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’accordo di associazione CEE/Turchia dev’essere interpretato nel senso che l’obiettivo di conseguire un’efficace gestione dei flussi migratori può costituire un motivo imperativo di interesse generale che consenta ad uno Stato membro (nella fattispecie la Germania) di giustificare una misura nazionale, introdotta dopo l’entrata in vigore dell’Accordo, che impone ai cittadini di Stati terzi di età inferiore a 16 anni l’obbligo di possedere un permesso di soggiorno per l’ingresso e il soggiorno in tale Stato membro.Una siffatta misura non è tuttavia proporzionata rispetto all...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. I, 29 marzo 2017, n. C‑652/15

22/3/2017 - Italiana - Penale - Cassazione
Il Giudice dell’estradizione deve sempre verificare, in modo concreto e preciso, se sussistano motivi seri e comprovati per ritenere che l’estradando, se consegnato allo Stato richiedente, corra, a causa delle condizioni di detenzione in tale Stato, un rischio concreto di trattamento inumano o degradante, ai sensi degli art. 698, comma 1, 705, comma 2, cod. proc. pen. e 4 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, in particolare non potendosi ritenere sufficienti le generiche assicurazioni del «rispetto dei diritti umani» contenute nella domanda estradizionale (tenuto co...
Corte di cassazione, sez. VI, 22 marzo 2017, n. 13931

15/3/2017 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’articolo 2, lettera n), e l’articolo 28, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 604/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, che stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l’esame di una domanda di protezione internazionale presentata in uno degli Stati membri da un cittadino di un paese terzo o da un apolide, letti nel loro combinato disposto, devono essere interpretati nel senso che essi impongono agli Stati membri di fissare, in una norma vincolante cogente di portata generale, i criteri obiettivi su cui si fondano i...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. II, 15 marzo 2017

14/3/2017 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’articolo 4, paragrafo 1, della direttiva 2000/78/CE del Consiglio, del 27 novembre 2000, che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro, deve essere interpretato nel senso che la volontà di un datore di lavoro di tener conto del desiderio di un cliente che i servizi di tale datore di lavoro non siano più assicurati da una dipendente che indossa un velo islamico non può essere considerata come un requisito essenziale e determinante per lo svolgimento dell’attività lavorativa ai sensi di detta disposizione.Corte di gi...
Corte di giustizia dell’Unione europea, Grande Sezione, 14 marzo 2017

7/3/2017 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
Sono manifestamente inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 74 del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 (Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell’articolo 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53), in riferimento agli artt. 2, 3, 10, 31, 38 e 117, primo comma, della Costituzione, quest’ultimo in relazione agli artt. 14 della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, firmata a Roma il 4 novembre 1950, ratificata e resa esecutiva con le...
Corte costituzionale, ord. 7 marzo 2017, n. 95

7/3/2017 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’articolo 1 del codice dei visti (regolamento (CE) n. 810/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 luglio 2009) deve essere interpretato nel senso che una domanda di visto con validità territoriale limitata presentata da un cittadino di un paese terzo per motivi umanitari, sulla base dell’articolo 25 del codice in parola, presso la rappresentanza dello Stato membro di destinazione situata nel territorio di un paese terzo, con l’intenzione di presentare, dal momento dell’arrivo in tale Stato membro, una domanda di protezione internazionale e, pertanto, di soggiornare in de...
Corte di giustizia dell’Unione europea, Grande sezione, 7 marzo 2017, C‑638/16

16/2/2017 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’articolo 4 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea va interpretato nel senso che:– anche in assenza di ragioni serie di ritenere che sussistano carenze sistemiche nello Stato membro competente per l’esame della domanda di asilo, il trasferimento di un richiedente asilo nel contesto del regolamento n. 604/2013 può essere effettuato solo in condizioni in cui sia escluso che detto trasferimento comporti un rischio reale e acclarato che l’interessato subisca trattamenti inumani o degradanti, ai sensi di tale articolo;– in circostanze nelle quali il trasferimento di ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. V, 16 febbraio 2017, n. C‑578/16 PPU

9/2/2017 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Il diritto di essere ascoltato, come applicabile nell’ambito della direttiva 2004/83/CE del Consiglio, del 29 aprile 2004, recante norme minime sull’attribuzione, a cittadini di paesi terzi o apolidi, della qualifica di rifugiato o di persona altrimenti bisognosa di protezione internazionale, nonché norme minime sul contenuto della protezione riconosciuta, non esige, in linea di principio, che, qualora una normativa nazionale, preveda due procedimenti distinti, uno successivo all’altro, per l’esame, rispettivamente, della domanda di riconoscimento dello status di rifugiato e della dom...
Corte giustizia dell’Unione europea, sez. III, 9 febbraio 2017, n. C‑560/14