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Risultati della ricerca per: “Unione europea”

Sono state trovate 724 decisioni - pagina Pagina 37 di 73

29/9/2016 - Italiana - Civile - Cassazione
Legittima la revoca del permesso di soggiorno per famiglia dello straniero coniuge di cittadina italiana ove la valutazione della pericolosità sociale sia svolta alla luce dei criteri indicati nell’art. 20 del d.lgs n. 30/2007, potendo, di conseguenza, essere desunta anche dalla commissione di reati che possono colpire o mettere in pericolo l’integrità fisica (come, ad es., la rapina). La valutazione deve, tuttavia, essere svolta in concreto alla luce del profilo complessivo della condotta del richiedente, mediante un esame della tipologia e dell’entità delle condotte delittuose, dell...
Corte di cassazione, sez. VI-1 civile, ord. n. 19337 del 29 settembre 2016

27/9/2016 - Italiana - Penale - Cassazione
In tema di esecuzione di un mandato di arresto europeo emesso da autorità estera in relazione ad una condanna per il reato di guida in stato di ebbrezza commesso all’estero (nella specie, in Romania), le diverse modalità di rilevamento del tasso alcolemico tra Italia e Romania non hanno alcun rilievo sulla doppia incriminazione visto che il reato in questione è punito in entrambi gli ordinamenti. Inoltre, nessun rilievo ai fini della sussistenza di un collegamento dello straniero col nostro Paese assume lo svolgimento da parte dello stesso di attività lavorativa in nero in Italia, atteso...
Corte di cassazione, sez. VI penale, sent. n. 40254 del 27 settembre 2016

13/9/2016 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 21 TFUE e la direttiva 2004/38/CE, relativa al diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, devono essere interpretati nel senso che essi ostano ad una normativa nazionale in forza della quale la concessione di un permesso di soggiorno viene automaticamente negata, per il solo motivo che egli ha precedenti penali, al cittadino di uno Stato terzo, genitore di un minore cittadino dell’Unione avente la cittadinanza di uno Stato membro diverso dallo Stato membro ospitante, che è a suo carico e con...
Corte di giustizia dell’Unione europea, grande sez., C 165/14, Alfredo Rendón Marín c. Administración del Estado, sent. del 13 settembre 2016

7/9/2016 - Italiana - Penale - Cassazione
In tema di mandato d’arresto europeo, è illegittima la consegna della cittadina rumena, condannata nel suo Paese per il reato di evasione fiscale, in presenza di alcuni elementi (quali, ad es., uno stabile rapporto lavorativo in Italia, l’ottenimento del certificato di residenza, la stabile convivenza con un connazionale residente in Italia da diversi anni), che integrano indici significativi di un inserimento effettivo dello straniero richiesto nel territorio dello Stato, senza che il giudice del merito abbia verificato la pretestuosità del trasferimento dello straniero in Italia (nella...
Corte di cassazione, sez. penale feriale, sent. n. 37195 del 7 settembre 2016

6/9/2016 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Gli artt. 18 e 21 TFUE devono essere interpretati nel senso che, quando a uno Stato membro nel quale si sia recato un cittadino dell’Ue avente la cittadinanza di un altro Stato membro viene presentata una domanda di estradizione da parte di uno Stato terzo con il quale il primo Stato membro ha concluso un accordo di estradizione, esso è tenuto a informare lo Stato membro del quale il predetto cittadino ha la cittadinanza e, se del caso, su domanda di quest’ultimo Stato membro, a consegnargli tale cittadino, conformemente alle disposizioni della decisione quadro 2002/584/GAI, relativa al m...
Corte di giustizia dell’Unione europea, grande sez., C 182/15, Aleksei Petruhhin, sent. del 6 settembre 2016.

5/9/2016 - Italiana - Penale - Cassazione
In tema di mandato di arresto europeo, l’omessa allegazione al m.a.e. della relazione sui fatti addebitati alla persona di cui è richiesta la consegna, con l’indicazione delle fonti di prova, del tempo e del luogo di commissione dei fatti stessi e della loro qualificazione giuridica, di cui all’art. 6, co. 4, lett. a), l. n. 69/2005, costituisce causa ostativa alla decisione di consegna, rendendo impossibili le valutazioni del giudice italiano sulla legittimità della consegna previste dalla normativa nazionale (Nel caso di specie, la sentenza impugnata ha affermato la sussistenza dei g...
Corte di cassazione, sez. penale feriale, sent. n. 36812 del 5 settembre 2016

31/8/2016 - Italiana - Penale - Cassazione
In caso di richiesta di mandato d’arresto europeo attivo, volto a dare esecuzione ad un provvedimento applicativo della misura cautelare degli arresti domiciliari, il giudice investito dal p.m. della relativa istanza, prima di emettere il m.a.e., deve verificare se, nello Stato richiesto, sia prevista - fra gli strumenti cautelari - anche la misura domiciliare, così da evitare che, al fine di garantire la consegna, quest’ultimo Paese applichi la sola misura custodiale contemplata dal proprio ordinamento, cioè quella di maggior rigore e, dunque, più grave di quella che dovrà poi essere ...
Corte di cassazione, sez. III penale, sent. n. 35879 del 31 agosto 2016

22/8/2016 - Italiana - Penale - Cassazione
In tema di mandato di arresto europeo, non è ammessa la consegna dello straniero allo Stato che ne ha fatto richiesta (nella specie, la Romania) senza che prima sia accertata l’esclusione del pericolo di sottoposizione del soggetto a trattamenti disumani o degradanti. Occorre pertanto che vengano appurate le condizioni di detenzione cui l’interessato sarà sottoposto una volta rimpatriato. Corte di cassazione, sez. penale feriale, sent. n. 35255 del 22 agosto 2016(n. 271) Sul ricorso proposto da L. T., nato in Romania il 20/02/1968 avverso la sentenza del 19/05/2016 della Corte d'appello ...
Corte di cassazione, sez. penale feriale, sent. n. 35255 del 22 agosto 2016

28/7/2016 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Mandato d’arresto europeo e procedure di consegna. Ai fini del computo della pena detentiva che deve essere scontata nello Stato membro richiedente le misure applicate nello Stato membro richiesto, quali gli arresti domiciliari per un periodo di nove ore notturne, associati alla sorveglianza della persona interessata a mezzo di un braccialetto elettronico, all’obbligo di presentarsi quotidianamente o più volte alla settimana ad un commissariato di polizia ad ore stabilite, nonché al divieto di chiedere il rilascio di documenti validi per l’espatrio, non sono, in linea di principio, tal...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. IV, C 294/16, JZ c. Prokuratura Rejonowa Łódź – Śródmieście, sent. del 28 luglio 2016

13/7/2016 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Una regola contenuta nel regolamento interno di un’impresa che vieti ai dipendenti di quest’ultima di indossare simboli o indumenti religiosi (nella specie, il velo islamico) in occasione dei contatti con i clienti costituisce una discriminazione diretta basata sulla religione o sulle convinzioni personali alla quale non sono applicabili né l’art. 4, par. 1, della direttiva 2000/78/CE, che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro, né alcun altra deroga al divieto di discriminazione diretta basata sulla religione o s...
Conclusioni dell’Avvocato generale Eleanor Sharpston, C‑188/15, Asma Bougnaoui e ADDH c. Micropole SA, del 13 luglio 2016