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Risultati della ricerca per: “Unione europea”

Sono state trovate 724 decisioni - pagina Pagina 42 di 73

8/9/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
È respinto il ricorso del Regno di Spagna con il quale si chiedeva l’annullamento dell’art.19 del regolamento (UE) n. 1052/2013, che istituisce il sistema europeo di sorveglianza delle frontiere (Eurosur). Invero, non si può ritenere che l’art. 19 del reg. Eurosur preveda la facoltà, per gli Stati membri, di concludere accordi che consentano all’Irlanda o al Regno Unito di partecipare a disposizioni vigenti dell’acquis di Schengen rientranti nel settore dell’attraversamento delle frontiere esterne. Infatti, vero è che gli accordi menzionati all’art. 19 del reg. Eurosur consen...
Corte di giustizia dell’Unione europea, grande sez., C 44/14, sent. dell’8 settembre 2015

2/9/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
La direttiva 2003/109/CE, relativa allo status dei cittadini di paesi terzi che siano soggiornanti di lungo periodo, come modificata dalla direttiva 2011/51/UE, osta ad una normativa nazionale, come quella italiana, che impone ai cittadini di paesi terzi che chiedono il rilascio o il rinnovo di un permesso di soggiorno di pagare un contributo di importo variabile tra EUR 80 e EUR 200, in quanto siffatto contributo è sproporzionato rispetto alla finalità perseguita dalla direttiva ed è atto a creare un ostacolo all’esercizio dei diritti conferiti da quest’ultima. Infatti, l’incidenza e...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. II, C 309/14, sent. del 2 settembre 2015

27/7/2015 - Italiana - Civile - Cassazione
Va rigettata, per carenza del requisito del fumus boni iuris, l’istanza cautelare di sospensione della esecutorietà della sentenza del CNF, con la quale è stata revocata l’iscrizione dell’avvocato alla sezione speciale dell’Albo degli avvocati stabiliti, per mancanza del requisito della condotta specchiatissima e illibata, prescritta dall’ordinamento forense. Infatti, se deve escludersi l’abusività della condotta del cittadino di uno Stato membro che si rechi in altro Stato membro al fine di acquisirvi la qualifica professionale di avvocato a seguito del superamento di esami uni...
Corte di cassazione, sez. un. civili, ord. n. 15694 del 27 luglio 2015

27/7/2015 - Italiana - Penale - Cassazione
In tema di riconoscimento della sentenza di condanna emessa in altro Stato Ue ai fini della sua esecuzione in Italia (d.lgs. n. 161/2010), si deve ritenere che la Corte d’appello, investita della richiesta di riconoscimento ed esecuzione, non può dichiararne l’inammissibilità per il fatto che la sentenza non sia stata trasmessa per il tramite del Ministro della giustizia, atteso che ciò non inficia la regolarità della procedura, la quale è finalizzata a rendere più agevole l’espletamento delle procedure di trasferimento. Infatti, al Ministero è attribuito un ruolo di mera trasmiss...
Corte di cassazione, sez. VI penale, sent. n. 32980 del 27 luglio 2015

16/7/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 3, lettere c) e d), del regolamento (CE) n. 4/2009, relativo alla competenza, alla legge applicabile, al riconoscimento e all’esecuzione delle decisioni e alla cooperazione in materia di obbligazioni alimentari, dev’essere interpretato nel senso che, qualora un giudice di uno Stato membro sia investito di un’azione relativa alla separazione o allo scioglimento del vincolo coniugale tra i genitori di un figlio minore e un giudice di un altro Stato membro sia chiamato a pronunciarsi su un’azione per responsabilità genitoriale riguardante detto figlio, una domanda relativa a un...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. III, C 184/14, sent. del 16 luglio 2015

16/7/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Poiché il diritto di soggiorno nello Stato membro ospitante dei cittadini di paesi terzi, familiari di un cittadino dell’Unione non è autonomo bensì derivato dall’esercizio della libertà di circolazione, la partenza del cittadino dell’Unione comporta la perdita del diritto di soggiorno del coniuge cittadino di un paese terzo, salvo le espresse eccezioni previste dalla direttiva 2004/38 in caso di divorzio, di annullamento del matrimonio o di scioglimento dell’unione registrata che, a determinate condizioni, consentono il mantenimento del diritto di soggiorno del coniuge straniero. ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, grande sez., C 218/14, sent. del 16 luglio 2015

14/7/2015 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
È confermato in appello il provvedimento di rigetto dell’istanza di revoca del divieto di espatrio del cittadino Ue (anche all’interno dell’Unione) condannato con sentenza definitiva. Infatti, il principio della libertà di circolazione dei cittadini della Ue al suo interno non prevale sul divieto di espatrio, di cui alla legge n. 1185/1987. Vero è che l’art. 27 della dir. n. 38/2004 consente alcune deroghe, prevedendo che uno Stato membro possa limitare la libertà di circolazione di un cittadino della Ue per determinati motivi; tuttavia tale disposizione non si applica al caso di s...
Consiglio di Stato, sez. II, sent. n. 3532 del 14 luglio 2015

9/7/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
L’art. 7, par. 2, co. 1, della direttiva 2003/86/CE, relativa al diritto al ricongiungimento familiare, deve essere interpretato nel senso che gli Stati membri possono esigere dai cittadini di paesi terzi che essi superino un esame di integrazione civica che comprende la valutazione della conoscenza elementare sia della lingua che della società dello Stato membro interessato e che comporta il pagamento di diverse spese, prima di autorizzare l’ingresso e il soggiorno dei suddetti cittadini sul proprio territorio ai fini del ricongiungimento familiare, purché le condizioni di applicazione ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. II, C 153/14, sent. del 9 luglio 2015

1/7/2015 - Italiana - Penale - Cassazione
In tema di mandato d’arresto europeo, per la sussistenza della causa di rifiuto di consegna di cui all’art. 18, co. 1, lett. p), L. n. 69/2005, la giurisdizione italiana deve risultare con certezza e, in mancanza di tale certezza, va ritenuta la giurisdizione dello Stato richiedente (nella specie, la Romania) e disposta la consegna del soggetto (nel caso di specie, mancano le prove che le condotte contestate dall’autorità straniera siano state commesse in Italia; va pertanto confermata la sentenza di primo grado in base alla quale l’esecuzione dei MAE è subordinata, ai sensi dell’a...
Corte di cassazione, sez. VI penale, sent. n. 27825 del 1 luglio 2015

25/6/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 12 della direttiva 2006/126/CE, concernente la patente di guida, deve essere interpretato nel senso che esso osta alla normativa di uno Stato membro in forza della quale il solo strumento di cui dispone una persona che chiede il rilascio o il rinnovo di una patente di guida in tale Stato membro, per dimostrare che soddisfa il requisito di «residenza normale», ai sensi di tale art. 12, sul territorio del suddetto Stato membro, come previsto all’art. 7, paragrafi 1, lett. e), e 3, lett. b), della suddetta direttiva, consiste nel provare l’esistenza di un domicilio dichiarato sul t...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. V, C 664/13, sent. del 25 giugno 2015