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Risultati della ricerca per: “Reati e processo penale”

Sono state trovate 1070 decisioni - pagina Pagina 35 di 107

18/9/2015 - Italiana - Penale - Cassazione
In tema di estradizione per l’estero, il divieto per il giudice italiano di pronunciarsi favorevolmente sull’istanza per il pericolo che l’estradando subisca la violazione dei diritti fondamentali consegue non solo al regime normativo dello Stato richiedente, ma anche alla “scelta di fatto” delle sue Autorità, la quale ricorre quando queste si limitano ad assumere l’impegno di intraprendere le dovute iniziative per assicurare ai detenuti le condizioni necessarie a salvaguardare le minime esigenze di rispetto della dignità umana, senza però approntare in concreto misure idonee, n...
Corte di cassazione, sez. VI penale, sent. n. 43957 del 18 settembre 2015

15/9/2015 - Italiana - Penale - Cassazione
L’occupazione quale lavoratore dipendente, a tempo determinato o indeterminato, di un cittadino non Ue è legittima soltanto se quest’ultimo è titolare di un permesso di soggiorno a fini lavorativi. Il permesso per motivi di lavoro deve essere validamente rilasciato e deve coprire l’intera durata del rapporto. È quindi preciso onere del datore verificare che il lavoratore sia munito di regolare permesso di soggiorno prima di adibirlo a qualsiasi mansione lavorativa. Infatti, ai fini della configurabilità del reato di assunzione di lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno, ...
Corte di cassazione, sez. I penale, sent. n. 48651 del 15 settembre 2015

14/9/2015 - Italiana - Penale - Cassazione
Non è reato il volantino elettorale che reca la scritta “basta stranieri”, con caricature di persone straniere che commettono reati. Infatti, in materia di diritto di critica politica in relazione al possibile reato di diffamazione, non può non tenersi conto del particolare clima in cui si svolgono le competizioni elettorali. In particolare, è principio consolidato in giurisprudenza quello secondo il quale il linguaggio della polemica politica può assumere toni più pungenti ed incisivi rispetto a quelli comunemente adoperati nei rapporti interpersonali tra privati. Invero, affinché s...
Corte di cassazione, sez. III penale, sent. n. 36906 del 14 settembre 2015

7/9/2015 - Italiana - Penale - Cassazione
Ricorre la fattispecie autonoma di reato di cui al co. 5 dell’art. 12, TUI (favoreggiamento della permanenza dello straniero in violazione delle norme del TUI), qualora vi sia il fine di trarre un ingiusto profitto dalla condizione di illegalità dello straniero; il che è oggettivamente meno grave rispetto all’ipotesi di cui al c. 3 dell’art. in questione, giustificando così un’autonoma ipotesi di reato punita con pena detentiva, sensibilmente inferiore rispetto a quella prevista per il reato di cui al c. 3, ma che non consente l’emissione di un provvedimento di custodia cautelare ...
Corte di cassazione, sez. I penale, sent. n. 36077 del 7 settembre 2015

24/7/2015 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
Va disposta la restituzione degli atti al giudice a quo, per una nuova valutazione circa la rilevanza della q.l.c. dell’art. 275, co. 3, c.p.p., come modif. dall’art. 2, co. 1, lettere a) e a-bis), d.l. 23.2.2009, n. 11, conv., con modifiche, dall’art. 1, co. 1, della l. 23.4.2009, n. 38, nella parte in cui – nel prevedere che, quando sussistono gravi indizi di colpevolezza in ordine al delitto di cui all’art. 416, co. 6, c.p. (associazione a delinquere finalizzata alla tratta di persone), è applicata la custodia cautelare in carcere, salvo che siano acquisiti elementi dai quali ris...
Corte costituzionale, ord. n. 190 del 24 luglio 2015

16/7/2015 - Italiana - Penale - Cassazione
Il reato di riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù, di cui l’art. 600 c.p., definisce due distinte condotte: la prima consistente nell’esercitare su una persona poteri corrispondenti a quelli del diritto di proprietà; la seconda, più articolata, concerne quelle forme di assoggettamento di fatto diverse dalla disposizione in modo pieno ed esclusivo dell'altrui persona, che il legislatore ha sintetizzato, nella rubrica della norma, con il termine “servitù”. La fattispecie è integrata dalla condotta di chi, alternativamente, riduca o mantenga altri in uno stato di soggez...
Corte di cassazione, sez. V penale, sent. n. 30988 del 16 luglio 2015

1/7/2015 - Italiana - Penale - Cassazione
In tema di mandato d’arresto europeo, per la sussistenza della causa di rifiuto di consegna di cui all’art. 18, co. 1, lett. p), L. n. 69/2005, la giurisdizione italiana deve risultare con certezza e, in mancanza di tale certezza, va ritenuta la giurisdizione dello Stato richiedente (nella specie, la Romania) e disposta la consegna del soggetto (nel caso di specie, mancano le prove che le condotte contestate dall’autorità straniera siano state commesse in Italia; va pertanto confermata la sentenza di primo grado in base alla quale l’esecuzione dei MAE è subordinata, ai sensi dell’a...
Corte di cassazione, sez. VI penale, sent. n. 27825 del 1 luglio 2015

18/6/2015 - Italiana - Penale - Cassazione
Le garanzie ex art. 103 c.p.p., non sono volte alla tutela personale e privilegiata del soggetto esercente la professione legale, ma sono previste a favore di colui che riveste la qualità di difensore in forza di specifico mandato conferitogli nelle forme di legge, essendo apprestate in funzione di garanzia del diritto di difesa dell’imputato; pertanto, esse non possono trovare applicazione qualora gli atti di cui all’art. 103 c.p.p. (ispezioni, perquisizioni, sequestri) debbano essere compiuti nei confronti di esercente la professione legale sottoposto ad indagine e non siano attinenti a...
Corte di cassazione, sez. I penale, sent. n. 25848 del 18 giugno 2015

18/6/2015 - Italiana - Penale - Cassazione
Le garanzie ex art. 103 c.p.p., non sono volte alla tutela personale e privilegiata del soggetto esercente la professione legale, ma sono previste a favore di colui che riveste la qualità di difensore in forza di specifico mandato conferitogli nelle forme di legge, essendo apprestate in funzione di garanzia del diritto di difesa dell’imputato; pertanto, esse non possono trovare applicazione qualora gli atti di cui all’art. 103 c.p.p. (ispezioni, perquisizioni, sequestri) debbano essere compiuti nei confronti di esercente la professione legale sottoposto ad indagine e non siano attinenti a...
Corte di cassazione, sez. I penale, sent. n. 25848 del 18 giugno 2015

18/6/2015 - Italiana - Penale - Cassazione
La circostanza aggravante della finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso è integrata quando l’azione si manifesti come consapevole esteriorizzazione, immediatamente percepibile, nel contesto in cui è maturata, avuto anche riguardo al comune sentire, di un sentimento di avversione o di discriminazione fondato sulla razza, l’origine etnica o il colore e cioè di un sentimento immediatamente percepibile come connaturato alla esclusione di condizioni di parità, non essendo comunque necessario che la condotta incriminata sia destinata o, quanto meno, pot...
Corte di cassazione, sez. V penale, sent. n. 25756 del 18 giugno 2015