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Risultati della ricerca per: “Reati e processo penale”

Sono state trovate 1070 decisioni - pagina Pagina 36 di 107

16/6/2015 - Italiana - Penale - Cassazione
È inammissibile il ricorso per cassazione sottoscritto da un difensore che non risulta iscritto nell’albo speciale della Corte di cassazione. Infatti, l’abilitazione all’esercizio della professione forense conseguita in Spagna è irrilevante, qualora l’atto di gravame sia stato proposto dal difensore in qualità di avvocato iscritto nell’albo di un Foro italiano, ciò che esige, per poter esercitare il patrocinio dinanzi a alla Suprema Corte, la speciale abilitazione derivante dall’iscrizione nell’apposito albo; se il difensore avesse inteso far valere la diversa abilitazione pr...
Corte di cassazione, sez. I penale, sent. n. 25210 del 16 giugno 2015

28/5/2015 - Italiana - Penale - Cassazione
Ai fini della integrazione del reato di cui all’art. 726 c.p., non è sufficiente che la donna indossi un abbigliamento trasgressivo e spinto per arrecare offesa alla pubblica decenza, occorrendo invece che lo stesso accompagni all’uso di tali forme di vestiario comportamenti idonei ad offendere concretamente il bene giuridico tutelato, in modo da suscitare nell’uomo medio del tempo presente e in relazione al contesto spazio-temporale della condotta, un senso di riprovazione, disgusto o disagio (Nel caso di specie, si tratta di una cittadina moldava che esercitava il meretricio; pur se l...
Corte di cassazione, sez. III penale, sent. n. 22475 del 28 maggio 2015

15/5/2015 - Italiana - Penale - Cassazione
È condannato per sottrazione internazionale di minore il genitore che si allontana dal territorio italiano con il figlio malato, sebbene comunichi con raccomandata all’altro genitore che esercita la potestà le sue intenzioni dopo la partenza (nel caso di specie, non ricorrono le condizioni e i presupposti per lo stato di necessità, atteso che la bimba, affetta da comuni patologie respiratorie, poteva ben essere curata in Italia). Corte di cassazione, sez. VI penale, sent. n. 20315 del 15 maggio 2015 Sul ricorso proposto da: LWMJ. N. IL X 1967 avverso la sentenza n. 1250/2010 CORTE APPELLO...
Corte di cassazione, sez. VI penale, sent. n. 20315 del 15 maggio 2015

28/4/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
La direttiva 2008/115/CE, recante norme e procedure comuni applicabili negli Stati membri al rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare, in particolare i suoi artt. 15 e 16, deve essere interpretata nel senso che essa osta alla normativa di uno Stato membro, come quella italiana, che preveda l’irrogazione della pena della reclusione al cittadino di un paese terzo il cui soggiorno sia irregolare per la sola ragione che questi, dopo essere stato rimpatriato nel suo paese d’origine, nell’ambito di una precedente procedura di rimpatrio, sia rientrato nel territorio ...
Conclusioni dell’avvocato generale Maciej Szpunar, nella Causa C-290/14

13/4/2015 - Italiana - Penale - Cassazione
Lo straniero (nel caso di specie, di nazionalità marocchina) non può invocare la subcultura come esimente se violenta la moglie incinta e lascia la famiglia senza adeguati mezzi di sopravvivenza. Infatti, in una società multietnica non è concepibile la scomposizione dell’ordinamento in altrettanti statuti individuali quante sono le etnie che la compongono, non essendo compatibile con l’unicità della tessuto sociale – e quindi con l’unicità dell’ordinamento giuridico – l’ipotesi della convivenza in un unico contesto civile di culture tra loro configgenti. Appare essenziale, ...
Corte di cassazione, sez. III, penale, sent. n. 14960 del 13 aprile 2015

9/4/2015 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
Costituisce violazione dell’art. 6 par. 3 (diritto a un equo processo) della CEDU, in combinato disposto con l’art. 6 par. 1 la mancata comunicazione al ricorrente, cittadino britannico arrestato nel Regno Unito in forza di un mandato d’arresto europeo emesso dal Lussemburgo, del diritto all’assistenza legale durante l’interrogatorio di polizia. Infatti, l’assistenza di un avvocato durante gli interrogatori di polizia è espressamente prevista dalla legge interna solo in certe situazioni, tra le quali non è compreso l’arresto effettuato in forza di un m.a.e.. Invero, il diritto ...
Corte europea dei diritti dell’Uomo, sez. V, A.T. c. Lussemburgo, sent. del 9 aprile 2015

8/4/2015 - Italiana - Penale - Cassazione
Sussiste la giurisdizione del giudice italiano per il delitto di procurato ingresso illegale nel territorio dello Stato di cittadini stranieri nella ipotesi in cui i migranti, provenienti dall’estero a bordo di navi “madre”, siano abbandonati in acque internazionali, su natanti inadeguati a raggiungere le coste italiane, al fine di provocare l’intervento dei soccorritori che li condurranno in acque territoriali. La condotta dei soccorritori, scriminata ex art. 54 c.p., è riconducibile alla figura dell’autore mediato di cui all’art. 48 cod. pen., in quanto non scindibile dallo stat...
Corte di cassazione, sez. I penale, 8 aprile 2015, n. 20503

31/3/2015 - Italiana - Penale - Cassazione
Osta ad una pronuncia favorevole all’estradizione non solo la certezza ma anche il pericolo concreto che l’estradando venga sottoposto ad un trattamento avente un oggettivo carattere inumano o degradante. In particolare, va verificato se il sovraffollamento carcerario sia effettivamente riscontrabile nel Paese di destinazione dell’estradando (nella specie, la Serbia) e se assuma connotazioni tali da tradursi in un trattamento disumano, degradante o comunque tale da configurare la violazione di diritti fondamentali della persona, ai sensi dell'art. 698, co. 1, c.p.p. (nel caso di specie, ...
Corte di cassazione, sez. VI penale, sent. n. 13823 del 31 marzo 2015

24/3/2015 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
È stato violato l’art. 5, co. 1 lett. f) CEDU (Diritto alla libertà e alla sicurezza) da parte delle competenti autorità italiane in relazione al caso di un cittadino venezuelano detenuto per oltre un anno e sei mesi in attesa di estradizione. Infatti, la mancanza di complessità del caso e la natura del procedimento di estradizione non giustificano la lunghezza del periodo trascorso dal ricorrente in stato di detenzione. A nulla vale l'argomento del governo italiano per cui il ricorrente avrebbe potuto accelerare il processo, non opponendosi la sua estradizione. Invero, pur se tale oppos...
Corte europea dei diritti dell’uomo, sez. IV, sent. del 24 marzo 2015 Gallardo Sanchez c. Italia

24/3/2015 - Italiana - Penale - Merito
Vanno assolti dal reato di alterazione di stato i coniugi italiani che sono ricorsi all’utero in affitto in Ucraina, pratica legittima secondo il diritto ucraino, per comprare con regolare contratto due gemelle i cui atti di nascita, formati in Ucraina, sono stati poi tradotti in lingua italiana e apostillati. Infatti, occorre considerare che: la formazione degli atti di nascita delle due gemelle in Ucraina, nei termini previsti dall’art. 15, d.P.R. n. 396/2000 e nel rispetto integrale della lex loci; il perfezionamento di tale atto all’estero; la conformità all’ordine pubblico intern...
Tribunale di Milano, sez. V penale, sent. n. 3301 del 24 marzo 2015