< Torna all’indice di ricerca

Risultati della ricerca per: “Reati e processo penale”

Sono state trovate 1070 decisioni - pagina Pagina 40 di 107

27/5/2014 - Italiana - Penale - Merito
È sottoposta alla Corte di giustizia dell’Ue la seguente questione pregiudiziale: se le disposizioni della direttiva 2008/115 (cd. direttiva rimpatri) ostino all’esistenza di norme nazionali degli Stati membri che prevedano la pena della reclusione da uno a quattro anni di un cittadino di un Paese terzo che dopo essere stato rimpatriato – non a titolo di sanzione penale né in conseguenza di una sanzione penale – abbia fatto nuovamente ingresso nel territorio dello Stato in violazione di un legittimo divieto di reingresso, senza che tale cittadino sia stato previamente sottoposto alle...
Tribunale di Firenze, sez. II penale, ord. del 27 maggio 2014

15/5/2014 - Italiana - Penale - Merito
È colpevole del reato di diffamazione di cui all’art. 595 c.p., aggravato dalla finalità della discriminazione razziale ex d.l. n. 122/1993, l’imputato che ha pubblicato sul suo profilo Facebook, – nella parte pubblica, contrassegnata dal simbolo del globo, che consente a chiunque di leggerla, indipendentemente dall’aver stretto o meno “amicizia” precedentemente – frasi offensive nei confronti dell’ex ministro per l’integrazione Kyenge, invitandola non solo alle “dimissioni” ma anche a tornare “nella giungla dalla quale è uscita”. Infatti, tali espressioni non poss...
Tribunale di Trento, sez. penale, sent. n. 508 del 15 maggio 2014

14/5/2014 - Italiana - Penale - Cassazione
Si applica la particolare tenuità del fatto al cittadino straniero non Ue se risulta clandestino solo per brevi periodi, in quanto successivamente contrae matrimonio con una cittadina italiana. In questi casi si può applicare l’istituto dell’esclusione della procedibilità al reato di ingresso e soggiorno illegale dello straniero nel territorio dello Stato. Corte di cassazione, sez. I penale, sent. n. 19929 del 14 maggio 2014 Sul ricorso proposto da: AB N. IL (**/**/**) . avverso la sentenza n. 682/2013 Giudice di pace di Roma, del 26/02/2013 visti gli atti, la sentenza e il ricorso udit...
Corte di cassazione, sez. I penale, sent. n. 19929 del 14 maggio 2014

8/5/2014 - Italiana - Penale - Cassazione
La cessazione dello stato di latitanza, a seguito di arresto avvenuto all’estero in relazione ad altro procedimento penale, non implica la illegittimità delle successive notificazioni eseguite nelle forme previste per l’imputato latitante dall’art. 165 c.p.p. qualora essa non sia stata portata a conoscenza del giudice procedente. È peraltro compito della polizia giudiziaria, cui spetta l’esecuzione delle ricerche della persona in stato di latitanza, di procedere alla costante verifica di tutte le informazioni desumibili, fra l’altro, dai sistemi informativi nazionali ed internazion...
Corte di cassazione, sez. un. penali, sent. n. 18822 dell’8 maggio 2014

23/4/2014 - Italiana - Penale - Cassazione
Costituisce causa di rifiuto della consegna del soggetto (cittadino straniero) all’autorità giudiziaria straniera richiedente, la c.d. litispendenza internazionale, ossia la pendenza di un processo penale nei confronti della persona ricercata, per gli stessi fatti che costituiscono oggetto del mandato d’arresto europeo (cd. MAE). Inoltre, costituisce motivo ostativo alla consegna la perpetrazione, in tutto o in parte, del reato oggetto del MAE sul territorio italiano. Deve quindi essere rifiutata la consegna richiesta dall’autorità giudiziaria straniera, allorquando almeno una parte de...
Corte di cassazione, sez. VI penale, sent. n. 17704 del 23 aprile 2014

23/4/2014 - Italiana - Penale - Cassazione
In caso di adozione di un mandato di arresto europeo, non basta la mera residenza anagrafica in Italia per rimanere sul territorio e opporsi alla consegna alle autorità nazionali dello Stato emittente. Infatti, è necessario un radicamento “reale e non estemporaneo”, individuato sulla base di indizi effettivi. Ciò in quanto la mera residenza anagrafica non è sufficiente ad attestare un legame con lo Stato che deve essere dimostrato tenendo conto della legalità della presenza, della continuità temporale, della comprensione della lingua, del tempo intercorso tra la presenza sul territor...
Corte di cassazione, sez. VI penale, sent. n. 17706 del 23 aprile 2014

17/4/2014 - Italiana - Penale - Cassazione
È configurabile l’aggravante della finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso (art. 3, d.l. n. 122/1993, conv. in l. n. 205/1993), non solo in caso di uso di epiteti basati sul colore della pelle (nel caso di specie, la donna - vittima di violenza sessuale - venne apostrofata dai ricorrenti come “negra”), ma altresì di offese che riguardano l’appartenenza della vittima ad una razza (espressioni la cui connotazione e finalità discriminatoria, nella fattispecie, è evidente, in quanto attributive alla donna somala di abitudini sessualmente perverse)...
Corte di cassazione, sez. III penale, sent. n. 17004 del 17 aprile 2014

11/4/2014 - Italiana - Penale - Cassazione
È confermata la misura cautelare degli arresti domiciliari a carico del poliziotto che falsificava documenti per cittadini extracomunitari. Infatti, l’indiscutibile gravità e pluralità dei reati commessi con abuso delle funzioni e dei connessi poteri dall’agente in un arco temporale non breve e nel quadro di una metodica esecutiva appare allarmante e non frutto di occasionalità o di casuale incapacità di respingere sporadiche profferte di denaro provenienti da cittadini stranieri. D’altra parte, la gravità è una delle componenti degli indici di consistenza delle esigenze cautelari...
Corte di cassazione, sez. VI penale, sent. n. 16176 dell’11 aprile 2014

9/4/2014 - Italiana - Penale - Cassazione
Sussiste il motivo ostativo alla consegna di cui all'art. 18, co. 1, lett. o), della legge n. 69/2005, quando nei confronti della persona ricercata dall'autorità giudiziaria estera sia in corso un procedimento penale in Italia per lo stesso fatto, salva l’ipotesi, che ricorre nel caso di specie, in cui il MAE riguardi l’esecuzione di una sentenza definitiva di condanna emessa in uno Stato Ue. Pertanto, la norma in esame presuppone la coincidenza tra i fatti oggetto della richiesta di consegna e quelli per i quali pende un procedimento in Italia. Il reato oggetto del MAE, in particolare, d...
Corte di cassazione, sez. VI penale, sent. n. 15905 del 9 aprile 2014

8/4/2014 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
È manifestamente inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell’art. 21, d.lgs. n. 30/2007 – nella parte in cui consente al Prefetto di decretare l’allontanamento dal territorio dello Stato del cittadino Ue verso il suo Stato di appartenenza che ne aveva chiesto la consegna con M.A.E., ai sensi della l. n. 69/2005, e rifiutata dalla Corte d’appello, così determinando una sovrapposizione di norme in quanto l’esecuzione dell’allontanamento mediante la presentazione al Consolato italiano in patria potrebbe risolversi nella traduzione coatta del cittadino comunitario ...
Corte costituzionale, ord. n. 84 dell’8 aprile 2014