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Risultati della ricerca per: “Reati e processo penale”

Sono state trovate 1070 decisioni - pagina Pagina 44 di 107

18/6/2013 - Italiana - Penale - Cassazione
Ai fini della configurazione del reato di favoreggiamento della permanenza nel territorio dello Stato di immigrati clandestini, non è sufficiente che l’agente abbia favorito la permanenza nel territorio dello Stato di stranieri irregolari mettendo a loro disposizione unità abitative in locazione, ma è necessario che ricorra il dolo specifico, costituito dal fine di trarre un ingiusto profitto dallo stato di illegalità dei cittadini stranieri, che si realizza quando l’agente, approfittando di tale stato, imponga condizioni particolarmente onerose ed esorbitanti dal rapporto sinallagmati...
Corte di cassazione, sez. I penale, sent. n. 26457 del 18 giugno 2013

17/6/2013 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
È dichiarata la manifesta inammissibilità – per difetto di motivazione sulla rilevanza della questione da parte del giudice rimettente – della questione di legittimità costituzionale dell’art. 574-bis c.p., sollevata in riferimento agli artt. 2, 3, 30 e 31 Cost., nonché – in relazione all’art. 10 della Costituzione – agli artt. 3, 7 e 8 della Convenzione di New York sui diritti del fanciullo del 20 novembre 1989, ratificata e resa esecutiva in Italia con legge 27 maggio 1991, n. 176, nella parte in cui detta norma penale stabilisce che, in caso di condanna pronunciata contro il...
Corte costituzionale, ord. n. 150 del 17 giugno 2013

12/6/2013 - Italiana - Penale - Cassazione
È colpevole dei reati di ingiuria e violenza privata e di ingiuria continuata, tutti aggravati dalla finalità della discriminazione od odio etnico di cui all’art. 3 della l. n. 205/2003, l’imputato che, dopo una partita, ha schernito, fatto oggetto di sputi e costretto a restare nel locale docce, con i rubinetti aperti, il compagno di origine nigeriana. Non esclude l’aggravante della discriminazione od odio etnico, la circostanza che le ingiurie non siano state udite da terzi. Infatti, l’aggravante in parola è integrata quando l’azione si rapporti al pregiudizio manifesto di infer...
Corte di cassazione, sez. V penale, sent. n. 25870 del 12 giugno 2013

11/6/2013 - Italiana - Penale - Cassazione
L’errore, ancorché colposo, del datore di lavoro sul possesso di regolare permesso di soggiorno da parte dello straniero impiegato, cadendo su un elemento normativo integrante la fattispecie, comporta l’esclusione della responsabilità penale dell’imprenditore che abbia impiegato in “buona fede” alle sue dipendenze immigrati irregolari. Corte di cassazione, sez. penale, sent. n. 25607 dell’11 giugno 2013 Ritenuto in fatto e considerato in diritto 1. Con sentenza resa il 21 giugno 2012 la Corte di appello di Genova confermava quella pronunciata il 21 settembre 2009 dal Tribunale de...
Corte di cassazione, sez. penale, sent. n. 25607 dell’11 giugno 2013

6/6/2013 - Italiana - Penale - Cassazione
È legittima la pena dell’ammenda comminata allo straniero che si è trattenuto nel territorio dello Stato privo del necessario titolo di soggiorno. Infatti, come ha precisato la Consulta, la norma che incrimina le condotte di ingresso e permanenza illegale nel territorio dello Stato (art. 10-bis TUI) non punisce una condizione personale e sociale - quella, cioè, di straniero irregolare - e non criminalizza un modo di essere della persona; al contrario, essa mira a punire uno specifico comportamento, costituito dal “fare ingresso” e dal “trattenersi” nel territorio dello Stato, in v...
Corte di cassazione, sez. I penale, sent. n. 24877 del 6 giugno 2013

22/5/2013 - Italiana - Penale - Cassazione
Deve essere annullata l’ordinanza della Corte di Appello che aveva condannato il Ministero dell’Economia e delle Finanze al pagamento di un indennizzo a favore della straniera per l’ingiusta detenzione subita, indennizzo però il cui ammontare era stato ridotto drasticamente dai giudici di merito a causa del matrimonio di comodo contratto dalla straniera. In realtà, la circostanza di aver dato vita ad un matrimonio di comodo è del tutto ininfluente, dal momento che essa non costituisce nemmeno colpa lieve e, pertanto, non incide sulla determinazione dell’indennizzo dovuto. Corte di c...
Corte di cassazione, sez. IV penale, sent. n. 21996 del 22 maggio 2013

20/5/2013 - Italiana - Penale - Cassazione
Non è penalmente responsabile il datore di lavoro che impiega stranieri privi del permesso di soggiorno, a meno che la condotta del datore non risulti caratterizzata da dolo, e ciò vale anche per fatti commessi in epoca antecedente la novella legislativa che ha trasformato il reato contravvenzionale in delitto. Corte di cassazione, sez. I penale, sent. n. 21362 del 20 maggio 2013 Sul ricorso proposto da: D.M. avverso la sentenza n, 2399/2011 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 07/07/2011 visti gli atti, la sentenza e il ricorso udita in PUBBLICA UDIENZA del 19/04/2013 la relazione fatta dal Consigl...
Corte di cassazione, sez. I penale, sent. n. 21362 del 20 maggio 2013

20/5/2013 - Italiana - Penale - Cassazione
L’errore, ancorché colposo, del datore di lavoro sul possesso di regolare permesso di soggiorno da parte dello straniero impiegato, cadendo su un elemento normativo integrante la fattispecie, comporta l’esclusione della responsabilità penale. Infatti, il reato attualmente punito all’art. 22, co. 12, TUI, è stato trasformato da contravvenzione in delitto ad opera del d.l. 23 maggio 2008, n. 92. Di conseguenza, ai sensi dell’art. 42, co. 2, c.p., il fatto è ora punito solamente se commesso con dolo, non essendo nulla di diverso espressamente preveduto dalla norma incriminatrice. L’...
Corte di cassazione, sez. I penale, sent. n. 21362 del 20 maggio 2013

10/4/2013 - Italiana - Penale - Cassazione
Commette il reato di cui all’art. 600 c.p. (riduzione in schiavitù) chi destina, mediante minacce e violenze, cittadini stranieri all’accattonaggio tramite l’effettuazione di spettacoli di mimo. Infatti, l’evento di riduzione o mantenimento di persone in stato di soggezione consiste nella privazione della libertà individuale cagionata con minaccia, violenza, inganno o profittando di una situazione di inferiorità psichica o fisica o di necessità. Pertanto, nel caso dello sfruttamento delle prestazioni altrui, la condotta criminosa non si ravvisa per sé nell’offerta di lavoro impl...
Corte di cassazione, sez. V penale, sent. n. 16313 del 10 aprile 2013

28/3/2013 - Italiana - Penale - Cassazione
Si può procedere all’arresto a fini di consegna anche sulla base della segnalazione SIS, ove questa contenga tutti gli elementi identificativi della richiesta, elencati nell’art. 6, legge 22 aprile 2005 n. 69, anche se (come nel caso di specie) è sopraggiunta l’acquisizione del mandato di arresto, contenente le medesime specificazioni, con individuazione delle norme di legge violate e la descrizione dell’azione illecita attribuita al ricorrente. La circostanza che non sia materialmente stato allegato il testo delle disposizioni violate non è elemento preclusivo alla consegna poiché...
Corte di cassazione. sez. VI penale, sent. n. 14759 del 28 marzo 2013