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Risultati della ricerca per: “Espulsione”

Sono state trovate 1248 decisioni - pagina Pagina 27 di 125

6/7/2017 - Italiana - Penale - Cassazione
Il d.lgs. 25 luglio 1998, n. 286, art. 13, comma 3 quater, stabilisce che nei casi previsti dai commi 3, 3 bis e 3 ter, acquisita la prova dell’avvenuta espulsione, solo se non è ancora stato emesso il provvedimento che dispone il giudizio, il giudice pronuncia sentenza di non luogo a procedere, perché la finalità deflattiva della norma verrebbe palesemente frustrata se detta causa di non procedibilità fosse applicabile anche all’esito del dibattimento o addirittura nei gradi successivi del giudizio.Corte di cassazione, sez. II, 6 luglio 2017, n. 32909(n. 293/294) Sul ricorso proposto ...
Corte di cassazione, sez. II, 6 luglio 2017, n. 32909

5/7/2017 - Italiana - Civile - Cassazione
Con il ricorso (avverso l’ordinanza emessa dal giudice di pace con la quale è stato rigettato il ricorso proposto avverso il decreto di espulsione emesso dal prefetto) che prospetti questioni che non risultano in alcun modo trattate dalla pronuncia impugnata, l’interessato deve allegare l’avvenuta deduzione della questione innanzi al giudice di merito e indicare in quale scritto difensivo o atto del giudizio precedente lo abbia fatto, riproducendone il contenuto essenziale, onde dar modo alla Corte di cassazione di controllare ex actis la veridicità di tale asserzione, prima di esamina...
Corte di cassazione, sez. VI - 1, ord. 5 luglio 2017, n. 16604

5/7/2017 - Italiana - Civile - Cassazione
Il d.lgs. n. 150 del 2001, art. 19, comma 4, dispone che la semplice proposizione del ricorso del richiedente asilo avverso il provvedimento negativo della commissione per la protezione internazionale sospende (tranne che in alcune ipotesi) l’efficacia esecutiva di tale provvedimento e conseguentemente non scatta l’obbligo per il richiedente di lasciare il territorio nazionale, previsto dal d.lgs. n. 25 del 2008, art. 32, comma 4, permanendo invece la situazione di inespellibilità prevista dall’art. 7, comma 1, “fino alla decisione della commissione territoriale”.Per altro, l’art....
Corte di cassazione, sez. VI - 1, ord. 5 luglio 2017, n. 16625

5/7/2017 - Italiana - Civile - Cassazione
Va annullata la decisione del giudice di pace che ha respinto il ricorso avverso l’espulsione intimata dal prefetto, ai sensi del d.lgs. 25 luglio 1998, n. 286, art. 13, comma 2, lett. c), facendo leva sulla condanna dell’interessato a 4 anni di reclusione per rapina, appena scontata, e ad altri precedenti (per violazione della legge sugli stupefacenti, rapina, resistenza e violenza a pubblico ufficiale) da cui ha dedotto la pericolosità sociale dell’espulso, essendosi limitato a prendere atto dei precedenti penali e omettendo del tutto di verificare la fondatezza della valutazione d...
Corte di cassazione, sez. VI - 1, ord. 5 luglio 2017, n. 16626

4/7/2017 - Italiana - Civile - Cassazione
In tema di opposizione al decreto di espulsione, l’obbligo dell’autorità procedente di tradurre la copia del decreto di espulsione nella lingua nazionale dello straniero o in altra lingua a lui nota può essere derogato nella sola ipotesi in cui detta autorità attesti e specifichi le ragioni tecnico-organizzative che abbiano impedito tale operazione e abbiano imposto, pertanto, la traduzione nelle lingue cosiddette veicolari (inglese, francese e spagnolo); siffatto obbligo viene meno quando il giudice di merito abbia accertato, con motivazione immune da vizi logici e giuridici, la compro...
Corte di cassazione, sez. VI - 1, ord. 4 luglio 2017, n. 16445

13/6/2017 - Italiana - Civile - Merito
L’obbligo dell’autorità procedente di tradurre il decreto di espulsione nella lingua conosciuta dallo straniero è derogabile tutte le volte in cui detta autorità attesti e specifichi le ragioni tecnico-organizzative per le quali tale operazione sia impossibile e si imponga per l’effetto la traduzione nelle lingue predeterminate dalla norma di cui all’art. 13 del d.lgs. n. 286/1998 (francese, inglese e spagnolo). Tale attestazione è, nel contempo, condizione non solo necessaria, ma anche sufficiente a che il decreto di espulsione risulti immune da vizi di nullità, non specificando ...
Giudice di pace di Palermo, sez. I, decreto 13 giugno 2017

7/6/2017 - Italiana - Civile - Cassazione
Il permesso di soggiorno per motivi familiari previsto in favore del coniuge straniero convivente con il cittadino italiano ai sensi dell’art. 28, d.p.r. n. 394 del 1999, trae origine dall'accertamento preventivo dell'esistenza dei requisiti normativi e fattuali d'inespellibilità stabiliti al d.lgs. n. 286 del 1998, art. 19, comma 2, lett. c) e, conseguentemente dalla preesistenza di un provvedimento espulsivo. In tale situazione, infatti, non si applica la disciplina normativa derivante dal d.lgs. n. 30 del 2007.Ciò premesso, il divieto di espulsione ed il conseguente rifiuto del permesso...
Corte di cassazione, sez. I, 7 giugno 2017, n. 14159

6/6/2017 - Italiana - Penale - Cassazione
L’espulsione dello straniero prevista dall’art. 16, comma 5, d.lgs. 25 luglio 1998, n. 286, è una misura alternativa alla detenzione prevista allo scopo di ridurre la popolazione carceraria, conseguentemente, non può essere disposta né eseguita se la pena detentiva sia stata interamente espiata.Corte di cassazione, sez. I, 6 giugno 2017, n. 24282(n. 291) Sul ricorso proposto da:avverso l'ordinanza n. 670/2016 TRIB. SORVEGLIANZA di GENOVA, del 18/05/2016sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. (Omissis) Rilevato in fatto e considerato in diritto 1. Con ordinanza emessa il 18 magg...
Corte di cassazione, sez. I, 6 giugno 2017, n. 24282

6/6/2017 - Italiana - Penale - Cassazione
Dal complesso delle norme interne e pattizie e dalle pronunce costituzionali in materia, in conformità alla norma interposta dell’art. 8 CEDU (secondo cui “ogni persona ha diritto al rispetto della sua vita privata e familiare, del suo domicilio e della sua corrispondenza”, né “può esservi ingerenza della pubblica autorità nell’esercizio di tale diritto se non in quanto tale ingerenza sia prevista dalla legge e in quanto costituisca una misura che, in una società democratica, è necessaria per la sicurezza nazionale, l’ordine pubblico, il benessere economico del paese, la prev...
Corte di cassazione, sez. II, sent. 6 giugno 2017, n. 27985

19/4/2017 - Italiana - Civile - Cassazione
Il provvedimento di espulsione dello straniero è obbligatorio a carattere vincolato, sicché il giudice ordinario è tenuto unicamente a controllare, al momento dell’espulsione, l’assenza del permesso di soggiorno perché non richiesto (in assenza di cause di giustificazione), revocato, annullato ovvero negato per mancata tempestiva richiesta di rinnovo, mentre è preclusa ogni valutazione, anche ai fini dell’eventuale disapplicazione, sulla legittimità del relativo provvedimento del questore, trattandosi di sindacato che spetta unicamente al giudice amministrativo (il giudizio innanzi...
Corte di cassazione, sez. VI-1, ord. 19 aprile 2017, n. 9928