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Risultati della ricerca per: “Asilo/Protezione internazionale e umanitaria/Tratta”

Sono state trovate 1195 decisioni - pagina Pagina 91 di 120

14/11/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Quando gli Stati membri non possono ignorare che le carenze sistemiche della procedura di asilo e delle condizioni di accoglienza dei richiedenti asilo nello Stato membro identificato inizialmente come competente in base ai criteri enunciati nel capo III del regolamento (CE) n. 343/2003, che stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l’esame di una domanda d’asilo presentata in uno degli Stati membri da un cittadino di un paese terzo, costituiscono motivi seri e comprovati di credere che il richiedente asilo corra un rischio reale di subire trat...
Corte di giustizia dell’Unione europea, grande sez., sent. del 14 novembre 2013

7/11/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 10, par. 1, lett. d), della direttiva 2004/83/CE, recante norme minime sull’attribuzione, a cittadini di paesi terzi o apolidi, della qualifica di rifugiato o di persona altrimenti bisognosa di protezione internazionale, nonché norme minime sul contenuto della protezione riconosciuta, dev’essere interpretato nel senso che l’esistenza di una legislazione penale come quelle di cui trattasi in ciascuno dei procedimenti principali (Sierra Leone, Uganda, Senegal), che riguarda in modo specifico le persone omosessuali, consente di affermare che tali persone devono essere considerate ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. IV, sent. del 7 novembre 2013 - C199/12 e C-201/12

25/10/2013 - Italiana - Civile - Merito
Ha diritto allo status di rifugiato politico il cittadino nigeriano, organizzatore e promotore di un gruppo a sostegno delle tematiche inerenti i diritti degli omosessuali, e anch’egli omosessuale. Infatti, in Nigeria l’omosessualità è punita come reato; così egli è stato costretto ad espatriare per preservare la propria incolumità, considerando anche le violenze che ha subito durante una manifestazione promossa da un’organizzazione per i diritti LGBT. Come la giurisprudenza recente ha chiarito, la circostanza per cui l’omosessualità sia considerata un reato dall’ordinamento gi...
Tribunale di Napoli, sez. I bis civile, ord. del 25 ottobre 2013

24/10/2013 - Italiana - Civile - Merito
È confermato il giudizio del Tribunale che ha riconosciuto al cittadino senegalese la protezione sussidiaria, ritenendo il rischio di specifiche misure sanzionatorie a carico della sua integrità fisica o libertà personale. Infatti, in tema di accertamento del diritto ad ottenere una misura di protezione internazionale, il giudice non può formare il proprio convincimento esclusivamente sulla base della credibilità soggettiva del richiedente e sull’adempimento dell’onere di provare la sussistenza del “fumus persecutionis” a suo danno nel paese d'origine essendo, invece, tenuto a ver...
Corte d’appello di Bari, sent. n. 1339 del 24 ottobre 2013

21/10/2013 - Italiana - Civile - Merito
È riconosciuto lo status di protezione sussidiaria allo straniero, cittadino nigeriano, fuggito dal suo paese in quanto temeva per la propria vita in ragione della propria fede cristiana e delle tensioni esistenti tra cristiani e mussulmani provocate dalla radicalizzazione del processo di islamizzazione in Nigeria. Infatti, ai sensi del d.lgs. 251/2007 la protezione sussidiaria è riconosciuta al cittadino straniero che non possiede i requisiti per essere riconosciuto come rifugiato ma nei cui confronti sussistono fondati motivi di ritenere che, se ritornasse nel paese di origine, correrebbe ...
Tribunale di Roma, sez. I civile, sent. n. 20908 del 21 ottobre 2013

15/10/2013 - Italiana - Amministrativo - TAR
È respinto il ricorso avverso il provvedimento di trasferimento del ricorrente a Malta in quanto Stato competente a decidere sulla domanda di riconoscimento della protezione internazionale, anche se il trasferimento non è stato eseguito nel termine dei sei mesi dall’accettazione. Infatti, il “Regolamento Dublino II” prevede rigidi criteri di competenza, derogabili in applicazione della clausola di sovranità soltanto in casi del tutto eccezionali, al fine di evitare che più Stati membri siano chiamati a pronunciarsi sulla stessa domanda di protezione internazione. Nel caso di specie ...
Tar Lazio, sez. II- Quater, sent. n. 8865 del 15 ottobre 2013

11/10/2013 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
In riforma della sentenza appellata, è rigettato il ricorso originario proposto contro il diniego di rinnovo del permesso di soggiorno, emanato nonostante fosse pendente il giudizio promosso dall’interessato avverso il diniego di status di rifugiato. Infatti, lo speciale permesso di soggiorno previsto dall’art. 1, co. 5, l. n. 39/1990 e dall’art. 1, co. 2, del regolamento di attuazione (d.P.R. 15.5.1990 n. 136), deve ritenersi rilasciabile solo per la durata del procedimento amministrativo per il riconoscimento dello status di rifugiato. La norma, difatti, prevede che il Questore rilasc...
Consiglio di Stato, sez. III, sent. n. 4984 del 11 ottobre 2013

24/9/2013 - Italiana - Civile - Merito
Mentre mancano i presupposti per il riconoscimento dello status di rifugiato, va riconosciuta la protezione sussidiaria al cittadino del Pakistan. Infatti, come affermato dalla Corte CEDU, l’esistenza di una minaccia grave e individuale alla vita o alla persona del richiedente la protezione sussidiaria non è subordinata alla condizione che quest’ultimo fornisca la prova che egli è interessato in modo specifico a motivo di elementi peculiari della sua situazione personale. L’esistenza di una siffatta minaccia può essere considerata, in via eccezionale, provata qualora il grado di viole...
Tribunale di Firenze, ord. del 24 settembre 2013

20/9/2013 - Italiana - Civile - Cassazione
Ai fini del riconoscimento dello status di rifugiato o della protezione sussidiaria o del diritto di asilo o del permesso per motivi umanitari, il giudice è esclusivamente tenuto a valutare l’esistenza della circostanza che il cittadino di un determinato Paese, a causa delle persecuzioni o dei pericoli che lo minacciano, non possa restare nello stesso e debba indirizzarsi verso altro Paese che lo possa ospitare. Nessuna rilevanza può avere il fatto che il cittadino straniero sia stato condannato in Italia per associazione con finalità di terrorismo e che non voglia rivelare il luogo in cu...
Corte di cassazione, sez. VI – 1 civile, ord. n. 21667 del 20 settembre 2013

6/8/2013 - Italiana - Amministrativo - TAR
È annullato il provvedimento di trasferimento della ricorrente in Norvegia in quanto considerato dalla p.a. procedente Stato competente a decidere sulla domanda di asilo. Infatti, l’art. 17, Regolamento CE n. 343/2002 prevede che lo Stato al quale sia presentata per la prima volta la domanda di asilo può - qualora ritenga in base alle norme dello stesso Regolamento di non essere competente al suo esame - interpellare al massimo entro tre mesi lo Stato membro di cui ritiene la competenza, affinché “prenda in carico” il richiedente asilo. Tale procedura, nel caso in esame, non è stata ...
Tar Lazio, sez. II-Quater, sent. n. 7857 del 6 agosto 2013