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Risultati della ricerca per: “Asilo/Protezione internazionale e umanitaria/Tratta”

Sono state trovate 1222 decisioni - pagina Pagina 93 di 123

16/12/2013 - Italiana - Amministrativo - TAR
È inammissibile il ricorso collettivo per l’accertamento dell’obbligo della p.a. di provvedere sulle richieste di concessione della cittadinanza italiana presentate dai ricorrenti, ai sensi dell'art 9 co. 1 lett f), l. n. 91/92, sul presupposto della scadenza del termine di giorni 730 previsto dal d.P.R. n. 362/1994 e dal d.m. n. 228 del 1995 per la conclusione dei relativi procedimenti. Infatti, per giurisprudenza costante, il processo amministrativo è caratterizzato dalla impugnazione di un unico provvedimento, a meno che sussista una ipotesi di connessione oggettiva, rappresentata da ...
Tar Lazio, sez. II-Quater, sent. n. 10874 del 16 dicembre 2013

10/12/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 19, par. 2, del regolamento (CE) n. 343/2003, che stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l’esame di una domanda d’asilo presentata in uno degli Stati membri da un cittadino di un paese terzo, dev’essere interpretato nel senso che, nelle circostanze in cui uno Stato membro abbia accettato la presa in carico di un richiedente asilo in applicazione del criterio di cui all’art. 10, par. 1, di detto regolamento, vale a dire, quale Stato membro del primo ingresso del richiedente asilo nel territorio dell’Ue, tale richiedente può co...
Corte di giustizia dell’Unione europea, Grande sez., sent. del 10 dicembre 2013

5/12/2013 - Italiana - Civile - Merito
È riconosciuta la protezione internazionale sussidiaria allo straniero, cittadino pakistano, appartenente ad un partito politico che sostiene la causa dell’indipendenza del Kashmir pakistano. Infatti, autorevoli fonti (ad es. Amnesty International), riferiscono che in Pakistan i diritti umani, tra cui la libertà di espressione, non sono pienamente tutelati, che funzionari di polizia e dell’intelligence si rendono spesso complici di violazioni e che frequenti sono le esecuzioni stragiudiziarie, anche di giornalisti, e le sparizioni di persone dissidenti. Pertanto anche se non ricorrono i ...
Tribunale di Trieste, sez. civile, ord. del 5 dicembre 2013

29/11/2013 - Italiana - Civile - Cassazione
Ha diritto alla protezione internazionale, nella forma della protezione sussidiaria o del rilascio del permesso di soggiorno umanitario, lo straniero cittadino nigeriano perseguitato nel paese d’origine dalla famiglia in quanto il sistema della protezione include anche situazioni di pericolo di danno grave per l’incolumità personale o altre rilevanti violazioni dei diritti umani delle persone, non riconducibili al modello persecutorio del rifugio, e generate da situazioni endemiche di conflitto e violenza interna, dall’inerzia o connivenza dei poteri statuali o da condizioni soggettive ...
Corte di cassazione, sez. VI-1 civile, ord. n. 26887 del 29 novembre 2013

25/11/2013 - Italiana - Civile - Merito
Sussistono i presupposti di cui all’art.14, d.lgs. 251/07 per il riconoscimento della protezione sussidiaria al cittadino pakistano. Infatti, la situazione di violenza indiscriminata e le circostanze di fatto denunciate dal ricorrente possono essere riscontrate da rapporti e da notizie desumibili da fonti accreditate in materia di diritti umani (quali, ad es., Amnesty International). Il grado di violenza raggiuntasi in Pakistan, la documentata presenza nel Paese di gruppi armati che da anni prendono di mira le forze di sicurezza e i civili, compresi membri di minoranze religiose, operatori u...
Tribunale di Napoli, sez. I-bis civile, ord. del 25 novembre 2013

18/11/2013 - Italiana - Civile - Cassazione
È riconosciuta la protezione sussidiaria - e non lo status di rifugiato politico - alla straniera non UE che fugge dal suo Paese d’origine per sottrarsi a un matrimonio combinato con un uomo più anziano di lei e che la sua famiglia le aveva imposto. E' certo, in diritto, che la costrizione di una donna a un matrimonio forzato costituisce grave violazione della sua dignità, e dunque trattamento degradante ai sensi dell'art. 14, lett. h), d.lgs. n. 251 del 2007, che configura a sua volta danno grave ai fini del riconoscimento della protezione sussidiaria. La minaccia di grave danno giustifi...
Corte di cassazione, sez. I-1 civile, ord. n. 25873 del 18 novembre 2013

15/11/2013 - Italiana - Amministrativo - TAR
Deve essere accolto il ricorso avverso il diniego di accesso ai documenti relativi al procedimento di richiesta di protezione internazionale presentata dallo straniero richiedente, in base alla considerazione che tale richiesta non era motivata. Infatti, l’art. 22, l. n. 241/1990, definisce il diritto di accesso come il diritto degli interessati di prendere visione e di estrarre copia di documenti amministrativi; per interessati si intendono tutti i soggetti privati, compresi quelli portatori di interessi pubblici o diffusi, che abbiano un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondent...
Tar Lazio, sez. II-Quater, sent. n. 9804 del 15 novembre 2013

14/11/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Quando gli Stati membri non possono ignorare che le carenze sistemiche della procedura di asilo e delle condizioni di accoglienza dei richiedenti asilo nello Stato membro identificato inizialmente come competente in base ai criteri enunciati nel capo III del regolamento (CE) n. 343/2003, che stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l’esame di una domanda d’asilo presentata in uno degli Stati membri da un cittadino di un paese terzo, costituiscono motivi seri e comprovati di credere che il richiedente asilo corra un rischio reale di subire trat...
Corte di giustizia dell’Unione europea, grande sez., sent. del 14 novembre 2013

7/11/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 10, par. 1, lett. d), della direttiva 2004/83/CE, recante norme minime sull’attribuzione, a cittadini di paesi terzi o apolidi, della qualifica di rifugiato o di persona altrimenti bisognosa di protezione internazionale, nonché norme minime sul contenuto della protezione riconosciuta, dev’essere interpretato nel senso che l’esistenza di una legislazione penale come quelle di cui trattasi in ciascuno dei procedimenti principali (Sierra Leone, Uganda, Senegal), che riguarda in modo specifico le persone omosessuali, consente di affermare che tali persone devono essere considerate ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. IV, sent. del 7 novembre 2013 - C199/12 e C-201/12

25/10/2013 - Italiana - Civile - Merito
Ha diritto allo status di rifugiato politico il cittadino nigeriano, organizzatore e promotore di un gruppo a sostegno delle tematiche inerenti i diritti degli omosessuali, e anch’egli omosessuale. Infatti, in Nigeria l’omosessualità è punita come reato; così egli è stato costretto ad espatriare per preservare la propria incolumità, considerando anche le violenze che ha subito durante una manifestazione promossa da un’organizzazione per i diritti LGBT. Come la giurisprudenza recente ha chiarito, la circostanza per cui l’omosessualità sia considerata un reato dall’ordinamento gi...
Tribunale di Napoli, sez. I bis civile, ord. del 25 ottobre 2013