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Risultati della ricerca per: “Asilo/Protezione internazionale e umanitaria/Tratta”

Sono state trovate 1203 decisioni - pagina Pagina 83 di 121

23/7/2015 - Italiana - Amministrativo - TAR
È inammissibile per carenza dell’interesse a ricorrere il ricorso avverso il provvedimento di trasferimento del ricorrente in Ungheria quale Stato competente a decidere sulla richiesta di protezione internazionale. Infatti, la notificazione dell’atto avversato è avvenuta dopo il termine di mesi sei di cui all’art. 29 del Reg. Dublino nr. 643/2013 e, pertanto, il trasferimento con lo stesso disposto deve ritenersi inefficace essendosi la competenza a trattare delle domanda di protezione internazionale trasferita, a mente della citata disposizione, allo Stato membro richiedente, cioè l...
Tar Lazio, sez. II-Quater, sent. n. 10139 del 23 luglio 2015

16/7/2015 - Italiana - Civile - Cassazione
In tutte le ipotesi di protezione internazionale previste dall’art. 14, d.lgs. n. 251/2007 (nella specie, protezione sussidiaria), non è onere del richiedente fornire una precisa qualificazione giuridica della tipologia di misura di protezione invocata. Non rileva, pertanto, che non sia utilizzata la formula “morte o sottoposizione a trattamenti inumani o degradanti” quando si fugge per arresti ed esecuzioni sommarie non giustificate. Inoltre, la rappresentazione dell’esposizione ad un rischio di vita o d’incolumità fisica come ragione di fuga accompagnato dall’allegazione di una...
Corte di cassazione, sez. VI-1 civile, sent. n. 14998 del 16 luglio 2015

14/7/2015 - Italiana - Civile - Merito
Ha diritto ad ottenere un pds per motivi umanitari il cittadino turco, di etnia curda, che ha subito persecuzioni in Turchia in forza della propria appartenenza etnica. Infatti, il riconoscimento (da parte del gdp) del diritto dello straniero a non essere espulso dal territorio nazionale, in considerazione della sussistenza di esigenze di carattere umanitario, comporta contestualmente il diritto al rilascio di un pds per ragioni umanitarie, come espressamente previsto dall’art. 28, lett. d) d.P.R. n. 394/1999. Il rilascio del permesso da parte del Questore, pertanto, deve ritenersi provvedim...
Corte d’Appello di Roma, sez. I civile, sent. n. 4200 del 14 luglio 2015

24/6/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
La direttiva 2004/83/CE, recante norme minime sull’attribuzione, a cittadini di paesi terzi o apolidi, della qualifica di rifugiato o di persona altrimenti bisognosa di protezione internazionale, nonché norme minime sul contenuto della protezione riconosciuta, dev’essere interpretata nel senso che un permesso di soggiorno, una volta rilasciato a un rifugiato, può essere revocato o in forza dell’art. 24, par. 1, dir. 2004/83, quando sussistono imperiosi motivi di sicurezza nazionale o di ordine pubblico ai sensi di tale disposizione, oppure in applicazione dell’art. 21, par. 3 e 2 , d...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. I, C 373/13, sent. del 24 giugno 2015

8/6/2015 - Italiana - Amministrativo - TAR
È respinto il ricorso avverso il provvedimento con il quale l’Unità Dublino ha disposto il trasferimento dell’interessato in Norvegia, in quanto Stato che ha riconosciuto la propria competenza per l’esame della domanda di protezione. Infatti, la mancata esternazione, nel verbale di notificazione del provvedimento impugnato, di tutti i dati informativi richiesti dal Reg. UE 604/2013 non si traduce in una causa di invalidità dello stesso provvedimento avendo l’interessato prodotto regolare gravame nei termini di rito e potendo lo stesso ricorrente beneficiare dell’assistenza legale ...
Tar Lazio, sez. II- Quater, sent. n. 8044 dell’8 giugno 2015

4/6/2015 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
Non costituisce violazione dell’art. 3 CEDU (divieto di tortura e di trattamenti degradanti) l’espulsione di una famiglia irachena richiedente asilo in Svezia verso l’Iraq. Infatti, non ci sono sufficienti prove che i ricorrenti, se ritornassero nel loro Paese d’origine, sarebbero sottoposti a trattamenti disumani o degradanti, atteso che il marito ha cessato la sua collaborazione con gli Usa nel 2008, anno in cui risale l’ultimo attacco di Al-Qaeda alla sua famiglia. Nel frattempo non sono state registrate ulteriori minacce dirette ai ricorrenti da parte dei terroristi, nonostante l...
Corte europea dei diritti dell’uomo, sez. V, sent. del 4 giugno 2015

28/5/2015 - Italiana - Amministrativo - TAR
È fondato il ricorso avverso il diniego di rilascio del permesso di soggiorno per motivi umanitari. Infatti, ai sensi dell’art. 35, co. 3, TUI ai cittadini stranieri irregolari presenti in Italia, sono assicurate le cure ambulatoriali ed ospedaliere urgenti o essenziali, ancorché continuative, per malattia ed infortunio e sono estesi i programmi di medicina preventiva a salvaguardia della salute individuale e collettiva. Inoltre, la lett. c-ter, co. 1 dell’art. 11, d.P.R. n. 394/1999, prevede il rilascio del pds per motivi umanitari nei casi di cui all’art. 5, co. 6 TUI; dalla lettura ...
Tar Sicilia, sez. III, sent. n. 1252 del 28 maggio 2015

20/5/2015 - Italiana - Civile - Merito
Ha diritto alla protezione sussidiaria lo straniero proveniente dalla Nigeria. Infatti, le informazioni provenienti da autorevoli istituzioni e organizzazioni internazionali riferiscono in modo incontrovertibile che il Delta del Niger, è caratterizzato da gravi e continui scontri così come tutto il territorio nigeriano e che la situazione è rischio in tutto il Paese. Ricorre, pertanto, l’ipotesi di cui all’art 14, d.lgs. n. 251/2007, atteso che la situazione di violenza diffusa e indiscriminata che caratterizza il Paese, avendo raggiunto un livello così elevato, fa ritenere che un civi...
Corte di Appello di Trieste, sent. n. 326 del 20 maggio 2015

11/5/2015 - Italiana - Amministrativo - TAR
È respinto il ricorso avverso il provvedimento di trasferimento del ricorrente in Bulgaria in quanto stato competente a decidere sulla richiesta di protezione internazionale. Infatti, il ricorrente (che ha prodotto in Italia istanza di protezione internazionale) aveva precedentemente presentato analoga richiesta in Bulgaria. In siffatte ipotesi la p.a. è tenuta a dare contezza del fatto che un altro Stato ha riconosciuto la propria competenza in materia senza dover ulteriormente tener conto di ipotetiche ed indeterminate ragioni di opportunità che avrebbero suggerito di radicare in capo all...
Tar Lazio, sez. II- Quater, sent. n. 6605 dell’11 maggio 2015

29/4/2015 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
È annullato, in riforma della sentenza di primo grado, il provvedimento con il quale la p.a. ha rigettato la richiesta di riconoscimento della cittadinanza italiana per l’esistenza di un precedente penale per guida in stato d’ebbrezza a carico del richiedente. La valutazione discrezionale sull’integrazione dello straniero nel tessuto sociale della Repubblica deve sì tener conto anche degli illeciti penali da questo commessi nel periodo in cui egli dimora in Italia, ma non può prescindere da un giudizio globale sulla sua personalità e, soprattutto, dal giudizio sulla gravità in sé d...
Consiglio di Stato, sez. III, sent. n. 2185 del 29 aprile 2015