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Risultati della ricerca per: “Asilo/Protezione internazionale e umanitaria/Tratta”

Sono state trovate 1222 decisioni - pagina Pagina 86 di 123

15/4/2015 - Italiana - Civile - Merito
Ha diritto al rilascio di permesso di soggiorno per motivi umanitari il cittadino senegalese proveniente da una zona teatro di conflitto armato interno, anche se non ha reso una plausibile narrazione individualizzata delle ragioni dell’emigrazione. Infatti, la Corte di giustizia Ue ha chiarito che l’esistenza di un conflitto armato interno può portare alla concessione della protezione sussidiaria qualora si ritenga che gli scontri tra le forze governative di uno Stato e uno o più gruppi armati o tra due o più gruppi armati siano all’origine di una minaccia grave e individuale alla vit...
Corte di appello di Bari, sez. I civile, sent. n. 599 del 15 aprile 2015

10/4/2015 - Italiana - Civile - Cassazione
Il richiedente protezione internazionale non ha l’obbligo di fornire una qualificazione giuridica del fatto esattamente corrispondente ad una delle ipotesi normative di protezione internazionale, essendo sufficiente che descriva i fatti e cerchi di circostanziarli, nei limiti del possibile, facendo comprendere perché si sente esposto in caso di rientro coattivo nel suo paese al medesimo pericolo descritto che lo ha spinto alla fuga o determinato a non tornare (Nel caso di specie, la situazione di pericolo descritta dal cittadino nigeriano – che ha addotto di essere perseguitato dalla fami...
Corte di cassazione, sez. VI-1 civile, sent. n. 7333 del 10 aprile 2015

26/3/2015 - Italiana - Amministrativo - TAR
È annullato il rigetto dell’istanza di concessione della cittadinanza italiana per naturalizzazione, provvedimento basato sugli elementi ostativi di pericolo per la sicurezza della Repubblica di cui all’art. 6, co. 1 lett. c), l. n. 91/92 e sulla valutazione di pericolosità e inaffidabilità dello straniero sotto il profilo della sicurezza. Infatti, l’art. 6 della l. 91/92, esige che il diniego motivato per ragioni di sicurezza nazionale sia assistito da “comprovati motivi”. In particolare, si richiede che le motivazioni addotte dall’amministrazione siano assistite da un sostrato...
Tar Lombardia, sez. IV, sent. n. 840 del 26 marzo 2015

25/3/2015 - Italiana - Civile - Cassazione
Qualora vi siano indicazioni che cittadini stranieri o apolidi, presenti ai valichi di frontiera in ingresso nel territorio nazionale, desiderino presentare una domanda di protezione internazionale, le autorità competenti hanno il dovere di fornire loro informazioni sulla possibilità di farlo, garantendo altresì servizi di interpretariato nella misura necessaria per agevolare l’accesso alla procedura di asilo, a pena di nullità dei conseguenti decreti di respingimento e trattenimento. Corte di cassazione, sez. VI-1 civile, ord. n. 5926 del 25 marzo 2015 (n. 254) PREMESSO 1. - Il Giudice ...
Corte di cassazione, sez. VI-1 civile, ord. n. 5926 del 25 marzo 2015

18/3/2015 - Italiana - Amministrativo - TAR
È improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse il ricorso avverso il provvedimento del Ministero dell’interno-Unità Dublino, con il quale era stato disposto il trasferimento del ricorrente a Malta, in quanto Stato competente a decidere sulla domanda di asilo. Infatti, successivamente, la p.a. ha revocato il provvedimento in questione, affermando la competenza dello Stato italiano all’esame della domanda di asilo. La revoca deve ritenersi una dichiarazione della perdita di efficacia del provvedimento impugnato, che soddisfa l’interesse del ricorrente all’esame della domanda di ...
Tar Lazio, sez. II- Quater, sent. n. 4319 del 18 marzo 2015

8/3/2015 - Italiana - Civile - Merito
Mentre non può essere accolta la domanda di riconoscimento dello status di rifugiato, è dichiarato il diritto della straniera, nata in Etiopia, alla protezione sussidiaria. Infatti, in tema di accertamento del diritto ad ottenere una misura di protezione internazionale, il giudice non può formare il proprio convincimento esclusivamente sulla base della credibilità soggettiva del richiedente e sull’adempimento dell’onere di provare la sussistenza del fumus persecutionis a suo danno nel paese d’origine, essendo, invece, tenuto a verificare la condizione di persecuzione di opinioni, abi...
Tribunale di Napoli, sez. civile I bis, ord. dell’8 marzo 2015

5/3/2015 - Italiana - Civile - Merito
È riconosciuto lo status di rifugiato al cittadino pakistano di religione Ahmadya, minoranza religiosa attualmente perseguitata in Pakistan. Infatti, per tale suo credo egli è perseguitato nel suo paese di provenienza e rischia certamente la morte. Invero, non è necessario che la minaccia di grave danno giustificante tale protezione provenga dalla Stato di origine del richiedente, ben potendo provenire anche – tra gli altri – da soggetti non statuali, se le autorità statali o le organizzazioni che controllano lo Stato o una parte consistente del suo territorio non possono o non voglion...
Corte di appello di Bari, sez. I civile, sent. n. 315 del 5 marzo 2015

5/3/2015 - Italiana - Civile - Cassazione
Nulla esclude che lo straniero, la cui domanda di protezione internazionale era stata respinta, possa presentare una nuova richiesta adducendo nuovi motivi, quali la sua condizione di omosessuale, inizialmente sottaciuta per pudore. Spetta perciò al giudice di merito acquisire le prove necessarie per accertare o meno la circostanza della omosessualità del richiedente cittadino della Liberia, la condizione dei cittadini omosessuali nella società liberiana e lo stato della relativa legislazione. Corte di cassazione, sez. VI civile, sent. n. 4522 del 5 marzo 2015 Sul ricorso proposto da: A.T.,...
Corte di cassazione, sez. VI civile, sent. n. 4522 del 5 marzo 2015

3/3/2015 - Italiana - Civile - Cassazione
Ai fini dell’accertamento delle condizioni per acquistare lo status di apolide occorre valutare complessivamente la situazione sostanziale dell’interessato, e non fermarsi ad un esame formalistico dei riscontri documentali o – più in generale – probatori acquisiti (nel caso in questione, la Corte territoriale ha illegittimamente escluso la sussistenza delle condizioni per il riconoscimento dello status di apolidia, verificabile alla stregua del diritto positivo italiano e bosniaco applicabile e non ha fatto buon governo del principio dell'onere della prova, nella specie attenuato, non...
Corte di cassazione, sez. VI-1 civile, sent. n. 4262 del 3 marzo 2015

26/2/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Le disposizioni dell’art. 9, par. 2, lett. e), della direttiva 2004/83/CE, recante norme minime sull’attribuzione, a cittadini di paesi terzi o apolidi, della qualifica di rifugiato o di persona altrimenti bisognosa di protezione internazionale, nonché norme minime sul contenuto della protezione riconosciuta devono essere interpretate nel senso che: –riguardano tutto il personale militare, compreso il personale logistico e di sostegno; – comprendono la situazione in cui il servizio militare prestato comporterebbe di per sé, in un determinato conflitto, la commissione di crimini di gu...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. II, C 472/13, sent. del 26 febbraio 2015