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Risultati della ricerca per: “Asilo/Protezione internazionale e umanitaria/Tratta”

Sono state trovate 1209 decisioni - pagina Pagina 86 di 121

2/2/2015 - Italiana - Amministrativo - TAR
È legittimo il provvedimento con il quale è stata respinta la domanda di concessione della cittadinanza italiana, per il fatto che il figlio dell’interessato( e con lui convivente) ha due precedenti penali in materia di stupefacenti. Infatti, la natura altamente discrezionale del provvedimento di concessione della cittadinanza italiana per naturalizzazione, fa sì che possano essere presi in considerazione dalla p.a. tutti gli aspetti, riguardanti l’istante, che possano essere indicativi della sua effettiva e piena integrazione. Il comportamento penalmente rilevante di familiari di primo...
Tar Lazio, sez. II- Quater, sent. n. 1840 del 2 febbraio 2015

30/1/2015 - Italiana - Amministrativo - TAR
È respinto il ricorso avverso il provvedimento con il quale è stato revocato il permesso di soggiorno rilasciato al ricorrente, cittadino nigeriano, per richiesta di asilo politico. Infatti, dall’esame delle disposizioni – artt. 32 e 35, d.lgs 28 gennaio 2008, n. 25 - che disciplinano la permanenza sul territorio nazionale di un cittadino straniero che abbia fatto richiesta di protezione internazionale emerge che, una volta completata la procedura per il riconoscimento dello status di rifugiato in senso sfavorevole, con l’esaurimento dei rimedi giurisdizionali messi a disposizione del ...
Tar Puglia, Lecce, sez. II, sent. n. 420 del 30 gennaio 2015

22/1/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 7, par. 2, lettera c), del regolamento (CEE) n. 1408/71, relativo all’applicazione dei regimi di sicurezza sociale ai lavoratori subordinati, ai lavoratori autonomi e ai loro familiari che si spostano all’interno della Comunità, nella sua versione modificata e aggiornata dal reg. (CE) n. 118/97, come modificato dal reg. (CE) n. 1992/2006, deve essere interpretato nel senso che un accordo bilaterale relativo alle prestazioni di sicurezza sociale a favore dei cittadini di uno degli Stati firmatari (nella specie, la Grecia), cittadini che avevano lo status di rifugiati politici nel ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. IV, C 401/13 e C 432/13, sent. del 22 gennaio 2015

20/1/2015 - Italiana - Civile - Cassazione
In tema di equa riparazione per violazione del diritto alla ragionevole durata del processo, nelle ipotesi in cui si fa questione di fondamentali diritti della persona (come nel caso di riconoscimento dello status di rifugiato), è richiesto al giudice un particolare grado di diligenza ed efficienza con riduzione del parametro di durata ragionevole del processo in due anni e sette mesi, anziché in tre anni. Quanto agli importi concessi dal giudice nazionale a titolo di risarcimento danni, devono essere coerenti con la tradizione giuridica e con il tenore di vita del paese interessato e non ri...
Corte di cassazione, sez. II civile, sent. n. 909 del 20 gennaio 2015

19/1/2015 - Italiana - Amministrativo - TAR
È accolto il ricorso avverso il rifiuto del rilascio del titolo di viaggio per stranieri. Infatti, le “fondate ragioni” di non poter richiedere il passaporto alle autorità diplomatiche del Paese di cittadinanza, di cui al co. 2 dell’art. 24 del d.lgs. n. 251/2007, devono essere valutate tenuto conto della particolarità della posizione del soggetto che beneficia di un permesso di soggiorno per fini umanitari, pena l’inutilità della estensione della tutela relativa al rilascio del titolo di viaggio a chi non abbia avuto il riconoscimento dello status di rifugiato. Si aggiunga che da ...
Tar Lazio, sez. II-quater, sent. n. 841 del 19 gennaio 2015

12/1/2015 - Italiana - Civile - Merito
Ha diritto alla protezione umanitaria ex art. 5, co. 6, TUI, sia pure per un periodo limitato, il cittadino straniero proveniente dal Bangladesh attesa la situazione di violenza ed instabilità diffusa nel Paese. Infatti, nella previsione di tale norma possono esservi ricondotti situazioni soggettive come i bisogni di protezione a causa di particolari condizioni di vulnerabilità dei soggetti, quali per esempio motivi di salute o di età, ma anche oggettive (cioè relative al paese di provenienza) e quindi una grave instabilità politica, episodi di violenza o insufficiente rispetto dei diritt...
Tribunale di Napoli, sez. civile I-bis, ord. del 12 gennaio 2015

2/1/2015 - Italiana - Civile - Merito
È riconosciuto lo status di rifugiato al cittadino pakistano che ha lasciato il suo paese per sfuggire alle minacce provenienti da alcuni esponenti di un gruppo terroristico operante nel suo Paese, a motivo della religione da lui professata (sciita). Infatti, si può ritenere fondato il timore del richiedente di subire atti di persecuzione (consistenti in atti di violenza fisica di tale gravità da metterne a repentaglio la stessa sopravvivenza), per motivi religiosi ad opera di appartenenti ad un gruppo terroristico (Lashkar-e Jhangvi), che, dati gli appoggi di cui gode a livello governativo...
Tribunale di Catanzaro, sez. II civile, ord. del 2 gennaio 2015

18/12/2014 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Il rischio di deterioramento dello stato di salute di uno straniero affetto da una grave malattia, dovuto all’assenza di terapie adeguate nel suo paese di origine, senza che sia in discussione una privazione di assistenza sanitaria inflittagli intenzionalmente, non costituisce motivo di riconoscimento della protezione sussidiaria ai sensi della direttiva 2004/83/CE. Nemmeno il fatto che, in casi del tutto eccezionali, un cittadino di paese terzo affetto da una grave malattia non possa, in virtù dell’articolo 3 della CEDU, come interpretato dalla Corte europea dei diritti dell’uomo, esse...
Corte di giustizia dell’Unione europea, Grande sezione, sent. del 18 dicembre 2014, causa C 542/13

18/12/2014 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Gli artt. 5 e 13 della direttiva 2008/115/CE, recante norme e procedure comuni applicabili negli Stati membri al rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare, letti alla luce degli artt. 19, par. 2, e 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Ue, nonché l’art. 14, par. 1, lett. b), della stessa direttiva devono essere interpretati nel senso che ostano a una normativa nazionale: – che non conferisce effetto sospensivo a un ricorso proposto contro una decisione che ordina a un cittadino di paese terzo affetto da una grave malattia di lasciare il territorio di un...
Corte di giustizia dell’Unione europea, Grande sezione, sent. del 18 dicembre 2014, causa C 562/13

15/12/2014 - Italiana - Civile - Cassazione
In materia di rito sommario di cognizione previsto per le controversie regolate dal d.lgs. n. 150 del 2011, l'appello, ex art. 702-quater cod. proc. civ., va proposto con atto di citazione, e non con ricorso, sicché la verifica della tempestività dell'impugnazione va effettuata calcolandone il termine di trenta giorni dalla data di notifica dell'atto introduttivo alla parte appellata. Tale principio costituisce un corollario del rilevante arresto delle S.U. n. 2907 del 2014, secondo il quale trova applicazione, in assenza di una specifica previsione normativa per il giudizio di secondo grado...
Corte di cassazione, sez. VI-1, 15 dicembre 2014 n. 26326