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Risultati della ricerca per: “Asilo/Protezione internazionale e umanitaria/Tratta”

Sono state trovate 1222 decisioni - pagina Pagina 81 di 123

26/1/2016 - Italiana - Amministrativo - TAR
È annullato il rigetto rilascio del titolo di viaggio ex art. 24, d.lgs. n. 251/2007 fondato sulla mancata presentazione da parte dell’istante di una dichiarazione del consolato o dell’ambasciata da cui si evinca l’impossibilità di rilasciare un passaporto ordinario. Infatti, la richiesta della certificazione consolare da parte della p.a. è superflua in quanto, nella specie, il ricorrente era stato già compiutamente identificato dallo stesso permesso di soggiorno rilasciato per motivi umanitari e dai rilievi fotodattiloscopici effettuati in sede di rilascio di tale permesso. Inoltre,...
Tar Lazio, sez. II-Quater, sent. n. 1141 del 26 gennaio 2016

21/1/2016 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
La Grecia ha violato gli artt. 4 (Proibizione della schiavitù e del lavoro forzato), 6 co. 1 (Diritto a un equo processo entro un termine ragionevole) e 13 (Diritto a un ricorso effettivo) della CEDU, in relazione alla vicenda che ha visto coinvolta una cittadina nigeriana costretta a prostituirsi. Infatti, nonostante fosse stata riconosciuta come vittima di tratta di esseri umani a scopo di sfruttamento sessuale, la ricorrente aveva dovuto aspettare più di nove mesi dopo aver informato le autorità greche della sua situazione prima che il sistema giudiziale le riconoscesse tale status. Inol...
Corte europea dei diritti dell’uomo, sez. I, n. 71545/12, L.E. c. Grecia, sent. del 21 gennaio 2016

20/1/2016 - Italiana - Amministrativo - TAR
È respinto il ricorso avverso il provvedimento di trasferimento del ricorrente in Polonia, quale Stato competente a decidere sulla domanda di protezione internazionale. Il fatto che il ricorrente viva in Italia con la propria madre che è titolare di permesso di soggiorno (CE) per lavoro subordinato è priva di giuridico pregio perché nessuno dei criteri che il Reg. Dublino nr. 604/2013 prevede per la determinazione dello Stato membro competente alla presa o alla ripresa incarico del richiedente protezione internazionale la circostanza che il richiedente viva in uno Stato comunitario con la ...
Tar Lazio, sez. II- Quater, sent. n. 617 del 20 gennaio 2016

20/1/2016 - Italiana - Civile - Merito
Ha diritto alla protezione sussidiaria il cittadino nigeriano, fuggito dalla Nigeria in seguito ad un attacco da parte di alcuni musulmani che avevano fatto esplodere una bomba nella chiesa cattolica dove stavano pregando i suoi genitori, i quali – proprio a causa dell’attentato in questione – avevano perso la vita. Infatti, dalle notizie acquisite da varie organizzazioni internazionali (quali, ad es., Amnesty International) emerge che in Nigeria sussiste uno stato di violenza indiscriminata, in una situazione di conflitto interno, tale da determinare per i civili una minaccia grave ed u...
Tribunale di Potenza, sez. civile, ord. del 20 gennaio 2016

19/1/2016 - Italiana - Civile - Merito
Non può essere riconosciuta la protezione sussidiaria in una situazione, come quella del Punjab, dove le problematiche di tutela della sicurezza dei cittadini pakistani correlate ad atti terroristici di matrice politica e alle azioni militari dì contrasto nonché ad atti terroristici di matrice settaria e religiosa, non comportano un livello di rischio concreto, attuale e non ipotetico, ed elevato da costituire una minaccia individuale per il richiedente la protezione internazionale. Quanto alla protezione umanitaria, il legislatore non definisce i “gravi motivi di carattere umanitario” ...
Corte d’appello di Catanzaro, sez. I civile, sent. n. 100 del 19 gennaio 2016

19/1/2016 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
Il Belgio non ha violato l’art. 3 (divieto di trattamenti inumani o degradanti) della CEDU, in relazione alla vicenda di una cittadina guineana, sottoposta nel suo Paese a una mutilazione genitale parziale, e soggetta ad un provvedimento di espulsione dal Belgio in seguito al rigetto della sua domanda di asilo per 3 volte. Infatti, è legittimo che gli Stati vogliano ridurre le domande di asilo ripetitive e palesemente infondate e, quindi, prevedano norme specifiche per la gestione di tali richieste. Nel caso di specie, il rischio, asserito dalla ricorrente, di essere sottoposta a nuova proc...
Corte europea dei diritti dell’uomo, sez. II, n. 27081/13, Sow c. Belgio, sent. del 19 gennaio 2016

12/1/2016 - Italiana - Civile - Merito
È confermato in appello il rigetto della domanda di riconoscimento dello status di rifugiato e della protezione sussidiaria nonché di quella umanitaria, proposta dalla straniera originaria della Nigeria. Infatti, per quanto concerne lo status di rifugiato, l’art. 3, co. 5, d.l.vo n. 251/2007, prevede che, qualora taluni elementi o aspetti delle dichiarazioni del richiedente non siano suffragati da prove, essi sono considerati veritieri, a condizione che vengano verificati una serie di presupposti (tra cui, ad es., che le dichiarazioni del richiedente siano coerenti e plausibili, oltre che ...
Corte d’appello di Catanzaro, sez. I civile, sent. n. 1 del 12 gennaio 2016

8/1/2016 - Italiana - Civile - Merito
È riconosciuto lo status di rifugiato al cittadino pakistano fuggito dal suo Paese di origine per il timore di essere incarcerato, torturato e ucciso dalla polizia a causa della sua militanza politica nel partito JKPNP che lotta per l’indipendenza del Kashmir. Infatti, requisito essenziale per il riconoscimento dello status di rifugiato è il fondato timore di persecuzione personale e diretta nel Paese d’origine del richiedente, a causa della razza, della religione, della nazionalità, dell’appartenenza ad un gruppo sociale ovvero per le opinioni politiche professate. Il relativo onere ...
Tribunale di Venezia, sez. III civile, ord. dell’8 gennaio 2016

30/12/2015 - Italiana - Civile - Merito
Non è convalidato il provvedimento di trattenimento della straniera, destinataria di un decreto di espulsione, nel C.I.E. di Ponte Galeria. Infatti, l’art. 6, d.lgs. n. 142/2015, stabilisce che, qualora il richiedente protezione internazionale si trovi in un C.I.E. in attesa dell’esecuzione di un provvedimento di espulsione, rimane nel centro quando vi sono fondati motivi per ritenere che la domanda è stata presentata al solo scopo di ritardare o impedire l’esecuzione dell’espulsione (nel caso di specie, l’interessata, di cittadinanza nigeriana, è madre di 3 figli minori, e non pr...
Tribunale di Roma, sez. I civile, decr. del 30 dicembre 2015

28/12/2015 - Italiana - Civile - Merito
Sussistono i presupposti per il riconoscimento del permesso umanitario ex art. 5, co. 6, TUI in capo allo straniero proveniente dal Senegal, atteso che - come insegna la giurisprudenza di legittimità -seri motivi di carattere umanitario possono giustificare la richiesta di un permesso temporaneo di natura umanitaria (Nel caso di specie, il ricorrente proviene dalla zona sud orientale del Senegal che è da considerarsi poco sicura tanto che è consigliato di non recarvisi se non effettivamente necessario). Tribunale di Palermo, sez. I civile, ord. n. 14987 del 28 dicembre 2015 (n. 259) L’ann...
Tribunale di Palermo, sez. I civile, ord. n. 14987 del 28 dicembre 2015