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Risultati della ricerca per: “Asilo/Protezione internazionale e umanitaria/Tratta”

Sono state trovate 1222 decisioni - pagina Pagina 66 di 123

24/11/2017 - Italiana - Civile - Cassazione
Ai sensi del d.lgs. n. 251 del 2007, art. 7, gli atti di persecuzione possono assumere la forma, tra l’altro, di “atti di violenza fisica o psichica” (comma 2, lett. a), o di “atti specificatamente diretti contro un genere sessuale o contro l'infanzia” (comma 2, lett. f).Ai sensi dell’art. 3, comma 4, d.lgs. cit., il fatto che il richiedente abbia già subito persecuzioni o danni gravi o minacce dirette di persecuzioni o danni costituisce un serio indizio della fondatezza del timore del richiedente di subire persecuzioni o del rischio effettivo di subire danni gravi.In virtù, p...
Corte di cassazione, sez. I, 24 novembre 2017, n. 28152

14/11/2017 - Italiana - Civile - Cassazione
È inammissibile il ricorso che invochi un nuovo giudizio di merito attraverso la richiesta di un’autonoma valutazione delle risultanze degli atti di causa, in ordine alla sussistenza in concreto del diritto alla protezione internazionale, laddove il controllo di legittimità non equivale alla revisione del ragionamento decisorio né costituisce occasione per accedere ad un terzo grado ove fare valere la ritenuta ingiustizia della decisione impugnata.Il denunciato errore del giudice di merito, nel riferimento al luogo di provenienza del ricorrente (sud-ovest del paese, anziché nord), non as...
Corte di cassazione, sez. VI-1, ord. 14 novembre 2017, n. 26917

14/11/2017 - Italiana - Civile - Cassazione
La valutazione di credibilità o affidabilità del richiedente la protezione non è frutto di soggettivistiche opinioni del giudice di merito, ma il risultato di un procedimentalizzazione legale della decisione, la quale dev’essere svolta non sulla base della mera mancanza di riscontri oggettivi, ma alla stregua dei criteri stabiliti nel d.lgs. n. 251 del 2007, art. 3, comma 5: verifica dell’effettuazione di ogni ragionevole sforzo per circostanziare la domanda; deduzione di un’idonea motivazione sull’assenza di riscontri oggettivi; non contraddittorietà delle dichiarazioni rispetto a...
Corte di cassazione, sez. VI-1, ord. 14 novembre 2017, n. 26921

14/11/2017 - Italiana - Amministrativo - TAR
In caso di rigetto della richiesta di riconoscimento dello status di rifugiato da parte della Commissione, laddove confermato dal Tribunale, allo straniero debbono essere assicurate le misure di accoglienza per trenta giorni dalla comunicazione della reiezione della domanda: tale moratoria è giustificata anche al fine di consentire allo straniero di predisporre l’eventuale appello.Rilevato, quindi, che nel caso in esame, la revoca delle suddette misure è stata assunta nell’arco temporale in cui le stesse dovevano essere mantenute, in accoglimento del proposto ricorso, il provvedimento im...
Tar Lombardia Brescia, sez. II, 14 novembre 2017, n. 1338

3/11/2017 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
Non sussistono elementi affidabili per ritenere che le condizioni dei richiedenti asilo in Bulgaria offrano sicure garanzie di rispettare i diritti fondamentali dello straniero e siano tali da scongiurare il fondato rischio di trattamenti disumani e degradanti, siccome prevede l’art. 3, par. 2, del regolamento Ue n. 604 del 2013.In questa materia e sul piano del diritto internazionale opera, necessariamente, un principio di cautela a garanzia degli incomprimibili diritti fondamentali dello straniero, principio che impone al giudice nazionale di annullare il provvedimento di trasferimento in ...
Consiglio di Stato, sez. III, 3 novembre 2017, n. 5085

25/10/2017 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
L’articolo 29, paragrafo 2, del regolamento UE n. 604/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, che stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l’esame di una domanda di protezione internazionale presentata in uno degli Stati membri da un cittadino di un paese terzo o da un apolide, deve essere interpretato nel senso che, se il trasferimento non è eseguito nel termine di sei mesi definito all’articolo 29, paragrafi 1 e 2, di tale regolamento, la competenza passa automaticamente allo Stato membro richiedente, senza che si...
Corte di giustizia dell’Unione europea, Grande sez., 25 ottobre 2017, n. C 201/16

23/10/2017 - Italiana - Civile - Cassazione
Premesso che il d.lgs. n. 251 del 2007 (art. 10, comma 2, lett. b e art. 16, comma 2, lett. b) dispone l’esclusione dello status di rifugiato e dello status di protezione sussidiaria quando sussistono fondati motivi per ritenere che lo straniero abbia commesso al di fuori del territorio italiano, prima di esservi ammesso in qualità di richiedente, un reato grave e che la gravità del reato è valutata anche tenendo conto della pena prevista dalla legge italiana per il reato non inferiore nel minimo a quattro anni o nel massimo a dieci anni, è viziata sul punto da violazione di legge la sen...
Corte di cassazione, sez. VI – 1, ord. 23 ottobre 2017, n. 25073

9/10/2017 - Italiana - Civile - Cassazione
La protezione “umanitaria” ha carattere atipico e residuale, nel senso che copre tutta una serie di situazioni, da individuare caso per caso, in cui, pur non sussistendo i presupposti per il riconoscimento della tutela tipica (status di rifugiato o protezione sussidiaria), tuttavia non possa disporsi l’espulsione e debba perciò provvedersi all’accoglienza del richiedente che si trovi in una condizione di “vulnerabilità”.La Corte di merito per contro ha fatto implicito ed erroneo riferimento ai medesimi presupposti (ritenuti insussistenti) della protezione internazionale, in tal m...
Corte di cassazione, sez. VI - 1, ord. 9 ottobre 2017, n. 23604

6/10/2017 - Italiana - Civile - Cassazione
In coerenza con il dettato normativo, deve ritenersi che la competenza a disporre la revoca della protezione umanitaria (d.lgs. n. 286 del 1998, ex art. 5, comma 6) spetti alle Commissioni territoriali e non già alla Commissione nazionale per il diritto d’asilo, la cui cognizione è circoscritta ai casi di revoca o cessazione dello status di protezione internazionale (nelle forme del rifugio politico o della protezione sussidiaria) precedentemente riconosciuto, e all’ipotesi residuale in cui, revocato o dichiarato cessato tale status, la stessa Commissione nazionale riconosca il diritto a...
Corte di cassazione, sez. VI - 1, ord., 6 ottobre 2017, n. 23472

5/10/2017 - Italiana - Amministrativo - TAR
L’articolo 24 del d.lgs. n. 251 del 2007 prevede, al comma 1, che per consentire i viaggi al di fuori del territorio nazionale, la competente questura rilasci ai titolari dello status di rifugiato un documento di viaggio di validità quinquennale rinnovabile secondo il modello allegato alla Convenzione di Ginevra.Ai sensi del comma 2, qualora sussistano fondate ragioni che non consentano al titolare dello status di protezione sussidiaria di chiedere il passaporto alle autorità diplomatiche del Paese di cittadinanza, la questura competente rilascia allo straniero interessato il titolo di via...
Tar Lazio Roma, sez. I ter, 5 ottobre 2017, n. 10072