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Risultati della ricerca per: “Asilo/Protezione internazionale e umanitaria/Tratta”

Sono state trovate 1209 decisioni - pagina Pagina 70 di 121

22/2/2017 - Italiana - Civile - Cassazione
Al fine di provare la condizione di pericolo in cui si troverebbe l’interessato in caso di rientro nel suo paese di origine (Congo) e al fine di considerare dunque la reale ricorrenza di seri motivi di carattere umanitario per il rilascio del permesso di soggiorno ai sensi dell’art. 5, comma 6, d.lgs n. 286 del 1998, non si possono ritenere sufficienti le attività asseritamente svolte dallo straniero in opposizione al governo in carica (con la denunzia di brogli elettorali) a fronte della sostanziale contraddittorietà nei tempi e modi del racconto e della mancanza del requisito dell’at...
Corte di cassazione, sez. VI, ord. 22 febbraio 2017, n. 4648

22/2/2017 - Italiana - Civile - Merito
Premesso che, dati i fatti più recenti, può auspicarsi che in Gambia si stia aprendo una nuova fase nella vita politica e sociale del Paese che giustifica un moderato ottimismo, anche se il brevissimo lasso di tempo intercorso dal cambiamento induce a ritenere non ancora certa la stabilizzazione del Paese, il richiedente non risulterebbe, ad oggi, a rischio di persecuzioni per il proprio orientamento politico.Non può, quindi, essere accolta la domanda diretta al riconoscimento dello status di rifugiato, non risultando oggettivamente dimostrata la dedotta correlazione dell’espatrio del ric...
Tribunale di Lecce, sez. I, ord. 22 febbraio 2017

17/2/2017 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
L’art. 23 del d.lgs. n. 142/2015 prevede la revoca delle misure di accoglienza in caso di violazione grave o ripetuta delle regole delle strutture di accoglienza, ovvero, di comportamenti gravemente violenti.In tal caso, l’omessa comunicazione di avvio del procedimento di revoca delle misure di accoglienza è legittima a fronte delle particolari esigenze di celerità e indifferibilità, costituenti deroga all’obbligo stabilito dalla legge, certo sussistenti per il fatto che il ricorrente si è reso responsabile, assumendo anche un ruolo di incitamento alla protesta, di gravi disordini, s...
Consiglio di Stato, sez. III, 17 febbraio 2017, n. 735

17/2/2017 - Italiana - Civile - Merito
Poiché l’art. 19, comma 7, del d.lgs. n. 150/2015 stabilisce che “... le norme nazionali o regionali ed i regolamenti comunali che condizionano prestazioni di carattere sociale allo stato di disoccupazione si intendono riferite alla condizione di non occupazione”, con la conseguenza che ciò che rileva è lo stato di non occupazione, e non più la circostanza che l’interessato abbia in precedenza svolto attività lavorativa, la titolare dello status di rifugiata che sia inoccupata ha diritto all’esenzione del pagamento del ticket sanitario prevista per i soggetti privi di occupazio...
Tribunale di Roma, sez. I lavoro, 12 febbraio 2017, n. 33627

16/2/2017 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’articolo 4 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea va interpretato nel senso che:– anche in assenza di ragioni serie di ritenere che sussistano carenze sistemiche nello Stato membro competente per l’esame della domanda di asilo, il trasferimento di un richiedente asilo nel contesto del regolamento n. 604/2013 può essere effettuato solo in condizioni in cui sia escluso che detto trasferimento comporti un rischio reale e acclarato che l’interessato subisca trattamenti inumani o degradanti, ai sensi di tale articolo;– in circostanze nelle quali il trasferimento di ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. V, 16 febbraio 2017, n. C‑578/16 PPU

8/2/2017 - Italiana - Civile - Cassazione
Ai fini della tempestività del provvedimento di proroga del trattenimento in un centro di espulsione ed identificazione di uno straniero richiedente asilo o protezione internazionale è necessario che essa sia disposta nel termine di quarantotto ore dalla richiesta del Questore, a pena di nullità, imponendo gli strumenti internazionali e comunitari (oltre che la legge nazionale) che il giudice, nel termine rigoroso menzionato, debba motivare anche in ordine alla necessità di tale misura eccezionale limitativa della libertà personale. In caso contrario il provvedimento amministrativo di pro...
Corte di cassazione, sez. VI civile - 1, ord. 8 febbraio 2017, n. 3298

2/2/2017 - Italiana - Amministrativo - TAR
Il procedimento di revoca delle misure di accoglienza precedentemente disposte, attesa la sua natura sanzionatoria (art. 20 comma 4 della direttiva del Parlamento europeo 26.6.2013, n. 2013/33/UE), riveste un carattere eminentemente discrezionale, e postula, pertanto, una valutazione in concreto della singola fattispecie e della particolare situazione della persona interessata (anche sotto il profilo della proporzionalità della sanzione rispetto alla gravità delle condotte accertate, art. 20 comma 5 della direttiva n. 2013/33/UE), da effettuarsi soltanto a seguito di un pieno ed effettivo co...
Tar Liguria, sez. II, 2 febbraio 2017, n. 75

2/2/2017 - Italiana - Civile - Merito
In materia di riconoscimento dello status di rifugiato spetta al giudice cooperare nell’accertamento delle condizioni che consentono allo straniero di godere della protezione internazionale, acquisendo anche d’ufficio le informazioni necessarie a conoscere l’ordinamento giuridico e la situazione politica del Paese di origine. In tale prospettiva la diligenza e la buonafede del richiedente si sostanziano in elementi di integrazione dell’insufficiente quadro probatorio, con un chiaro rivolgimento delle regole ordinarie sull’onere probatorio dettate dalla normativa codicistica vigente i...
Tribunale di Genova, sez. XI, ord. 2 febbraio 2017

31/1/2017 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’articolo 12, paragrafo 2, lettera c), della direttiva 2004/83/CE del Consiglio, del 29 aprile 2004, recante norme minime sull’attribuzione, a cittadini di paesi terzi o apolidi, della qualifica di rifugiato o di persona altrimenti bisognosa di protezione internazionale, nonché norme minime sul contenuto della protezione riconosciuta, deve essere interpretato nel senso che, per poter ritenere che ricorra la causa di esclusione dallo status di rifugiato ivi prevista, non è necessario che il richiedente protezione internazionale sia stato condannato per uno dei reati terroristici di cui a...
Corte giustizia dell’Unione europea, Grande sez., 31 gennaio 2017, n. 573/14

30/1/2017 - Italiana - Civile - Merito
La generica gravità della situazione politico economica del Paese di origine del richiedente (Nigeria), così come la mancanza dell’esercizio delle libertà democratiche, non sono di per sé sufficienti a costituire i presupposti per il riconoscimento della protezione internazionale, essendo invece necessario che la specifica situazione soggettiva del richiedente, in rapporto alle caratteristiche oggettive esistenti nello Stato di appartenenza, siano tali da far ritenere la sussistenza di un pericolo grave per l’incolumità di una persona. Puntuale riscontro della esattezza di tale assunt...
Corte d’appello di Potenza, 30 gennaio 2017, n 31