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Risultati della ricerca per: “Asilo/Protezione internazionale e umanitaria/Tratta”

Sono state trovate 1203 decisioni - pagina Pagina 67 di 121

7/7/2017 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
Ai sensi dell’art. 35, comma 6, del d.lgs. n. 25 del 2008, oggi abrogato dall’art. 34, comma 20, lett. c), d.lgs. n. 150 del 2011, ma applicabile ratione temporis, la proposizione del ricorso avverso il provvedimento che rigetta la domanda di riconoscimento dello status di rifugiato o di persona cui è accordata la protezione sussidiaria ai sensi dei commi 1 e 2 sospende l’efficacia del provvedimento impugnato.Le amministrazioni appellanti sostengono che al momento in cui fu adottato il diniego del rinnovo del permesso di soggiorno per asilo politico, qui impugnato, nessun ricorso contro...
Consiglio di Stato, sez. III, 7 luglio 2017, n. 3347

5/7/2017 - Italiana - Civile - Cassazione
Il d.lgs. n. 150 del 2001, art. 19, comma 4, dispone che la semplice proposizione del ricorso del richiedente asilo avverso il provvedimento negativo della commissione per la protezione internazionale sospende (tranne che in alcune ipotesi) l’efficacia esecutiva di tale provvedimento e conseguentemente non scatta l’obbligo per il richiedente di lasciare il territorio nazionale, previsto dal d.lgs. n. 25 del 2008, art. 32, comma 4, permanendo invece la situazione di inespellibilità prevista dall’art. 7, comma 1, “fino alla decisione della commissione territoriale”.Per altro, l’art....
Corte di cassazione, sez. VI - 1, ord. 5 luglio 2017, n. 16625

21/6/2017 - Italiana - Amministrativo - TAR
L’impugnazione del provvedimento con cui è stato disposto il trasferimento in Svizzera del ricorrente, ai sensi del regolamento CE 604/2013, afferisce alla situazione giuridica soggettiva dello straniero richiedente protezione internazionale e rientra nel novero dei diritti umani fondamentali, con la conseguenza che la garanzia apprestata dall’art. 2 Cost. esclude che dette situazioni possano essere degradate ad interessi legittimi per effetto di valutazioni discrezionali affidate al potere amministrativo. Deve dunque dichiararsi il difetto di giurisdizione del giudice amministrativo sul...
Tar Lazio, sez. I ter, 21 giugno 2017, n. 7255

15/6/2017 - Italiana - Civile - Merito
La protezione umanitaria, pur potendo essere giustificata in base a motivi diversi e, in ipotesi, meno gravi e di minor pregnanza di quelli che giustificano l’accesso allo status di rifugiato politico o alla protezione sussidiaria, deve pur sempre fondarsi su un quadro di serie controindicazioni al rimpatrio del cittadino straniero richiedente, su un rischio di esposizione a forme di discriminazione (per ragioni di razza, religione, appartenenza, opinioni politiche o tendenze sessuali), oppure a trattamenti inumani o degradanti.Nel caso di specie, le vicende occorse al richiedente asilo in L...
Corte d’appello di Torino, sez. III, 15 giugno 2017

1/6/2017 - Italiana - Civile - Merito
Pur in assenza dei presupposti per il riconoscimento di altro tipo di protezione, sussistono gli estremi per la trasmissione degli atti al Questore per il rilascio del permesso di soggiorno per motivi umanitari.Invero il ricorrente, ha raggiunto, in un lasso di tempo relativamente breve, un apprezzabile grado di integrazione nel tessuto sociale italiano, come dimostrato dal livello già acquisito di apprendimento della lingua italiana, dalla partecipazione ad attività varie (di volontariato, scolastiche, stipulazione di contratto di lavoro a tempo parziale) e dalla concreta possibilità che e...
Tribunale di Torino, sez. IX, ord. 1 giugno 2017

17/5/2017 - Italiana - Civile - Cassazione
Ai fini dell’eventuale riconoscimento della protezione sussidiaria ai sensi dell’art. 14, lett, b), d.lgs. 19 novembre 2007, n. 251, la Corte d’appello deve verificare, in concreto, se, in presenza di minaccia di danno grave ad opera di un “soggetto non statale”, come l’ex marito della ricorrente, lo Stato marocchino sia in grado di offrire a quest’ultima adeguata protezione, rientrando la vicenda della ricorrente pienamente nelle previsioni della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica...
Corte di cassazione, sez. VI-1, ord. 17 maggio 2017 n. 12333

15/5/2017 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
Sussistendo la violazione dell’art. 3, comma 2, e dell’art. 17 del reg. n. 604/2013 UE, il provvedimento del Ministero dell’interno che dispone il trasferimento del richiedente protezione in Ungheria va annullato, stante la situazione grave che rende attuale e concreto il rischio che lo straniero venga sottoposto a trattamenti inumani e degradanti per le evidenti carenze sistemiche nella procedura di asilo e nelle condizioni di accoglienza dei profughi in tale paese.Consiglio di Stato, sez. III, 15 maggio 2017, n.  2272(n. 289) Sul ricorso numero di registro generale 200 del 2016, propo...
Consiglio di Stato, sez. III, 15 maggio 2017, n. 2272

10/5/2017 - Italiana - Civile - Cassazione
Essendosi il G.d.P. limitato a rilevare a verbale che l’interessato non era comparso all’udienza (in esito alla quale veniva convalidato il provvedimento della questura di trattenimento presso il Cie locale) “per motivi di salute ed esigenze di prevenzione”, omettendo, nella motivazione, di indicare le ragioni del rigetto dell’eccezione svolta dal difensore dell’odierno ricorrente, di violazione del diritto di difesa del proprio assistito, (d.lgs. n. 286 del 1998, ex art. 14 e art. 24 Cost.) conseguente alla sua mancata conduzione all’udienza, tale difetto assoluto di motivazion...
Corte di cassazione, sez. VI, ord. 10 maggio 2017, n. 11468

9/5/2017 - Italiana - Civile - Merito
Pur risultando l’arresto e i maltrattamenti subiti dal richiedente riconducibili a motivazioni di carattere politico, gli stessi, per natura e frequenza, non hanno raggiunto una gravità tale da integrare i presupposti per il riconoscimento dello status di rifugiato, secondo i criteri di cui all’art. 7 d.lgs. 251/2007.È invece concreto il rischio per l’interessato di subire trattamenti inumani o degradanti in caso di rientro nel Paese di origine (Palestina), con suo conseguente diritto alla protezione umanitaria ai sensi dell’art. 14 lett. b) d.lgs. 251/2007.Infatti, in relazione alle...
Tribunale di Lecce, sez. I, ord. 9 maggio 2017

8/5/2017 - Italiana - Civile - Merito
Pur non ritenendosi fondato il timore dell’appellante di essere perseguitato, ai sensi dell’art. 2, lett. e), del d.lgs. 251 n. 2007, per la sua conversione al cristianesimo e per essere riuscito a fuggire dalle milizie di Boko Haram con conseguente insussistenza dei presupposti per il riconoscimento dello status di rifugiato, ai sensi della Convenzione di Ginevra, né potendosi riconoscere la protezione sussidiaria, ai sensi dell’art. 14 d.lgs. n. 251/2007, dovendosi escludere il rischio concreto di minaccia grave e individuale nella sua zona di provenienza, sussistono seri motivi che l...
Corte d’appello di Milano, sez. delle persone, dei minori, della famiglia, 8 maggio 2017, n. 1940