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Risultati della ricerca per: “Asilo/Protezione internazionale e umanitaria/Tratta”

Sono state trovate 1218 decisioni - pagina Pagina 2 di 122

23/4/2024 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
È arbitraria, e pertanto contraria alla Convenzione, la privazione di libertà subita dal richiedente asilo nei confronti del quale viene disposto il trattenimento per motivi di ordine pubblico, immediatamente dopo l’espiazione di una pena detentiva di 10 mesi inflitta in primo grado e scontata per accuse di terrorismo, senza che, durante la reclusione penale, sia stata adottata nessuna misura per esaminare la domanda di asilo nonché per valutare la sussistenza di una delle cause di esclusione dalla protezione internazionale. Infatti, i motivi di pericolo per l’ordine pubblico, anche der...
Corte europea dei diritti dell’uomo, 23 aprile 2024, ric. n. 71008/16, M.D. c. Paesi Bassi

19/4/2024 - Italiana - Amministrativo - TAR
È rigettato il ricorso avverso il diniego di accesso che sarebbe stato opposto dalla Questura alla richiesta, inoltrata dal difensore del cittadino straniero, di conoscere lo stato della pratica per l’ottenimento del permesso di soggiorno per protezione speciale e, eventualmente, di notificare il provvedimento presso il domicilio digitale, PEC riscontrata dall’Autorità di PS, informando che l’interessato si sarebbe dovuto presentare presso gli uffici della questura negli orari di apertura per la notifica di un provvedimento e per poter esercitare – al termine del procedimento ancora...
TAR Puglia, sez. I, 19 aprile 2024, n. 495

18/4/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Il diritto dell’Unione (art. 27, par. 1, reg. Dublino III) non obbliga gli Stati membri a predisporre una via di ricorso effettiva avverso la decisione delle autorità nazionali di non esercitare la clausola di discrezionalità di cui all’art. 17, par. 1, reg. Dublino III, che consente di procedere all’esame della domanda di protezione internazionale per la quale lo Stato in questione non sarebbe competente in base agli ordinari criteri previsti dal regolamento. Ne consegue che, quando un simile ricorso è previsto, esso trova fondamento esclusivamente nel diritto nazionale; pertanto, il...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 18 aprile 2024, causa C-359/22, Minister for Justice (Clause discrétionnaire – Recours)

18/4/2024 - Italiana - Amministrativo - TAR
È infondata la richiesta di risarcimento del danno promossa dal richiedente protezione che, a seguito di comportamenti gravemente violenti, è stato destinatario di un provvedimento di revoca totale delle misure di accoglienza. Tale provvedimento è contrario al diritto dell’Unione e deve pertanto essere annullato, ma l’illegittimità non determina di per sé il diritto al risarcimento del danno. Nel disporre la revoca, la PA è incorsa in un errore “che trova una parziale giustificazione nella novità della recente riforma, oltre che nella condizione di grave e oggettiva difficoltà ne...
TAR Emilia Romagna, sez. I, 18 aprile 2024, n. 267

4/4/2024 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
La Polonia ha violato l’art. 3 CEDU e l’art. 4 del Protocollo n. 4 per aver respinto alla frontiera tra il 2016 e il 2017 quattro richiedenti asilo, nel contesto di una più ampia politica adottata al confine con l’Ucraina. Corte europea dei diritti dell’uomo, 4 aprile 2024, ric. n. 54029/17, 54117/17, 54128/17, et 54255/17, Sherov e a. c. Polonia(n. 454) Sintesi Nel caso sottoposto alla Corte EDU, quattro cittadini del Tajikistan tentavano ripetutamente di entrare in Polonia attraverso il valico con l’Ucraina tra il 2016 e il 2017, senza mai essere ammessi in territorio polacco. I r...
Corte europea dei diritti dell’uomo, 4 aprile 2024, ric. n. 54029/17, 54117/17, 54128/17, et 54255/17, Sherov e a. c. Polonia

27/3/2024 - Italiana - Amministrativo - TAR
È accolto il ricorso del titolare di un permesso per protezione speciale di cui al combinato disposto degli artt. 32, co. 3, d.lgs. n. 25/2008 e 19, co. 1.1, TUI in corso di validità al momento dell’entrata in vigore del DL n. 20/2023 che si è visto negare la conversione del titolo in permesso per motivi di lavoro. Nel negare la conversione, la PA non ha fatto corretta applicazione della norma transitoria di cui all’art. 7, co. 3, DL cit., con conseguente annullamento del diniego e obbligo di assumere una nuova determinazione. Nonostante la soccombenza, le spese di lite vengono integral...
TAR Veneto, sez. I, 27 marzo 2024, n. 588

15/3/2024 - Italiana - Civile - Cassazione
In materia di protezione internazionale, gli atti di violenza domestica, quali limitazioni al godimento dei diritti umani fondamentali (art. 3 della Convenzione di Istanbul dell’11 maggio 2011), quando non si configurino quali atti persecutori, possono integrare i presupposti per il riconoscimento della protezione sussidiaria in termini di rischio effettivo di “danno grave” per “trattamento inumano o degradante” da agente privato, qualora risulti che le autorità statuali non contrastino tali condotte o non forniscano protezione contro di esse, in quanto frutto di regole consuetudina...
Corte di cassazione, sez. I civile, 15 marzo 2024, n. 409

15/3/2024 - Italiana - Amministrativo - TAR
La disciplina transitoria contenuta nell’art. 7, co. 3, DL n. 20/2023 sottopone i permessi di soggiorno in corso di validità al momento della entrata in vigore della nuova disciplina al regime normativo previgente, inclusa la possibilità di conversione. È pertanto accolto il ricorso avverso il diniego di conversione in permesso per motivi di lavoro del titolo di protezione speciale in corso di validità al momento della modifica normativa, benché l’istanza di conversione sia stata proposta successivamente. Le spese vengono tuttavia compensate in ragione della novità della questione.T...
TAR Lombardia, sez. III, 15 marzo 2024, n. 793

14/3/2024 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
La seguente è la decisione nei confronti dell’Italia adottata dal Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa, organismo incaricato di vigilare sull’esecuzione delle sentenze della Corte EDU. Il Comitato ha ritenuto che l’Italia non stia dando corretta esecuzione alla sentenza Darboe (trattenimento dei minori stranieri non accompagnati). Il Comitato, in particolare, ha espresso preoccupazione per le misure che riguardano i minori migranti adottate nel 2023.Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa, 14 marzo 2024 (DH). H46-19 Gruppo Darboe e Camara c. Italia (ricorso n. 5797/17)(...
Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa, 14 marzo 2024 (DH). H46-19 Gruppo Darboe e Camara c. Italia (ricorso n. 5797/17)

14/3/2024 - Italiana - Amministrativo - TAR
È illegittima la revoca delle misure di accoglienza [nella specie motivata sull’autosufficienza economica del richiedente protezione desunta dalla conclusione di contratti di lavoro] che non sia stata preceduta dalla comunicazione dell'avvio del procedimento, stanti le gravi conseguenze che il provvedimento può determinare per il godimento dei diritti fondamentali del richiedente. Al riguardo, la PA non può giustificare l’omissione della comunicazione invocando un generico interesse alla salvaguardia della spesa derivante dall’accoglienza che non integra ex se quelle ragioni di urge...
TAR Toscana, sez. II, 14 marzo 2024, n. 291