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Risultati della ricerca per: “Asilo/Protezione internazionale e umanitaria/Tratta”

Sono state trovate 1218 decisioni - pagina Pagina 6 di 122

30/11/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
1. Gli Stati devono assolvere agli obblighi informativi mediante la consegna dell’opuscolo comune ai richiedenti asilo e svolgere il colloquio personale sia nell’ambito della prima domanda di protezione che nelle successive. Se non viene svolto il colloquio personale, la decisione di trasferimento può essere annullata, a meno che il richiedente asilo abbia avuto la possibilità di esporre i propri argomenti nell’ambito del ricorso avverso la decisione di trasferimento, beneficiando di tutte le garanzie previste dal diritto derivato per il colloquio personale. Se tale colloquio si è svo...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 30 novembre 2023, cause riunite C-228/21, C-254/21, C-297/21, C-315/21 e C-328/21, Ministero dell’Interno (Opuscolo comune – Refoulement indiretto)

23/11/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Il diritto dell’Unione (art. 20 e 23 direttiva 2011/95/UE) non impone agli Stati membri di riconoscere al genitore di un minore che gode dello status di rifugiato in uno Stato membro il diritto di beneficiare della protezione internazionale in tale Stato membro. Resta tuttavia nella discrezionalità degli Stati riconoscere la protezione a titolo derivato e a fini di mantenimento dell’unità familiare in base a disposizioni nazionali più favorevoli (art. 3 direttiva cit.).Corte di giustizia dell’Unione europea, 23 novembre 2023, causa C-374/22, Commissaire général aux réfugiés e aux ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 23 novembre 2023, causa C-374/22, Commissaire général aux réfugiés e aux apatrides (Unité familiale)

23/11/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Il diritto dell’Unione (art. 20 e 23 direttiva 2011/95/UE) non impone agli Stati membri di riconoscere al genitore di un minore che gode dello status di rifugiato in uno Stato membro il diritto di beneficiare della protezione internazionale in tale Stato membro. Resta tuttavia nella discrezionalità degli Stati riconoscere la protezione a titolo derivato e a fini di mantenimento dell’unità familiare in base a disposizioni nazionali più favorevoli (art. 3 direttiva cit.).Corte di giustizia dell’Unione europea, 23 novembre 2023, causa C-614/22, Commissaire général aux réfugiés e aux ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 23 novembre 2023, causa C-614/22, Commissaire général aux réfugiés e aux apatrides (Unité familiale)

23/11/2023 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
Trattenendo de facto dei giovani migranti che avevano dichiarato di essere minorenni nell’hotspot di Taranto senza avviare tempestivamente l’iter per l’accoglienza e la rappresentanza dei minori stranieri non accompagnati, l’Italia ha violato gli art. 3, 5 e 13 (in combinato con l’art. 3) CEDU, sia in relazione al trattenimento di per sé, che a causa delle pessime condizioni igienico-sanitarie del centro.Corte europea dei diritti dell’uomo, V sez., 23 novembre 2023, ric. n. 47287/17, A.T. e a. c. Italia(n. 445) Sintesi I ricorrenti giungono in Italia con un’imbarcazione di fortu...
Corte europea dei diritti dell’uomo, V sez., 23 novembre 2023, ric. n. 47287/17, A.T. e a. c. Italia

23/11/2023 - Italiana - Amministrativo - TAR
Va riconosciuta tutela cautelare al titolare di protezione speciale al momento dell’entrata in vigore del DL n. 20/2023 che ricorre avverso il diniego di conversione del titolo in permesso per motivi di lavoro autonomo. Il regime transitorio previsto dall’art. 7 DL n. 20/2023, nel suo complesso, consente infatti che i permessi per protezione speciale in corso di validità al momento dell’entrata in vigore del citato decreto-legge siano in tutto sottoposti al regime normativo previgente e, dunque, anche alle possibilità di conversione, ai sensi dell’art. 6, co. 1 bis, nella sua formu...
TAR Campania, sez. VI, 23 novembre 2023, n. 2178

20/11/2023 - Italiana - Civile - Cassazione
Ogni straniero condotto presso un hotspot ha diritto, ai sensi dell’art. 10 ter TUI, a ricevere un'informativa completa ed effettiva sulla procedura di protezione internazionale, sul programma di ricollocazione in altri Stati membri dell'Unione europea e sulla possibilità di ricorso al rimpatrio volontario assistito, anche se non ha manifestato l'esigenza di chiedere la protezione internazionale. Tale obbligo sussiste anche nel caso in cui lo straniero non abbia manifestato l’esigenza di chiedere la protezione internazionale, in quanto il silenzio ovvero una eventuale dichiarazione incomp...
Corte di cassazione, sez. I civile, 20 novembre 2023, n. 32070

14/11/2023 - Italiana - Costituzionale - Corte costituzionale
La celerità di trattazione richiesta dai giudizi in materia di protezione internazionale non impone di individuare per essi un più breve termine di ragionevole durata, potendo anzi la necessità di svolgere un esame completo e adeguato della richiesta di protezione richiedere lo svolgimento di un procedimento di durata maggiore. Ne segue che sono infondate le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 2, co. 2-bis, della c.d. “Legge Pinto” (e ss.ve modificazioni) che censurano la norma nella parte in cui, prevedendo che si considera rispettato il termine ragionevole di durata d...
Corte costituzionale, 14 novembre 2023, n. 205

13/11/2023 - Italiana - Amministrativo - TAR
Il combinato disposto dell’art. 32 d.lgs. 25/2008 e dell’art. 19, co. 2, TUI porta a concludere che il permesso di soggiorno per cure mediche può essere richiesto direttamente dall’interessato e dai medici che lo hanno in cura oppure dalla Commissione territoriale che, nel negare la protezione internazionale, ravvisi la sussistenza dei presupposti per il rilascio del permesso in questione e per tale ragione trasmetta gli atti al Questore per il rilascio del permesso di soggiorno. Nel secondo caso, in capo al Questore cui la CT ha trasmesso gli atti per il rilascio del titolo non residua...
TAR Emilia Romagna, sezione staccata di Parma, sez. I, 13 novembre 2023, n. 669

9/11/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
In un caso che riguarda le misure discriminatorie adottate nei confronti delle donne afghane dal regime talebano, l’Avvocato generale propone alla Corte di giustizia di interpretare la direttiva qualifiche (direttiva 2011/95/UE) nel senso che rientra nella nozione di «atti di persecuzione» ai fini della qualifica di rifugiato (9, par. 1, lett. b, dir.) una somma di atti e di misure discriminatori, adottati in un paese nei confronti delle ragazze e delle donne, che limitano o addirittura vietano, in particolare, il loro accesso all’istruzione e all’assistenza sanitaria, il loro eserciz...
Conclusioni dell’Avvocato generale J. Richard De La Tour presentate il 9 novembre 2023 nelle cause riunite C-608/22 e C-609/22, Bundesamt für Fremdenwesen und Asyl e a. (Donne afghane)

9/11/2023 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Nell’ambito della valutazione sui presupposti per il riconoscimento della protezione sussidiaria, l’autorità nazionale competente deve esaminare tutti gli elementi pertinenti, relativi sia alla situazione individuale e alle circostanze personali del richiedente, sia alla situazione generale nel paese d’origine, prima di individuare il tipo di danno grave che tali elementi consentono eventualmente di comprovare. Al fine di valutare l’esistenza di un rischio effettivo di subire un danno grave ai sensi dell’art. 15, lett. c), direttiva 2011/95/UE, tale autorità deve poter prendere in ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 9 novembre 2023, causa C-125/22, Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid (Notion d’atteintes graves)