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Risultati della ricerca per: “Reati e processo penale”

Sono state trovate 1067 decisioni - pagina Pagina 14 di 107

5/3/2020 - Italiana - Penale - Cassazione
Lo straniero imputato di un delitto contro la persona o contro la famiglia non può invocare, neppure in forma putativa, la scriminante dell’esercizio di un diritto (art. 51 c.p.) in relazione a facoltà che asserisce essergli riconosciute dall’ordinamento dello Stato di provenienza, qualora tale diritto sia oggettivamente incompatibile con le regole dell’ordinamento italiano, in cui l’agente ha scelto di vivere, dovendosi valorizzare, in linea con l’art. 3 Cost., la centralità della persona umana, quale principio in grado di armonizzare le culture individuali rispondenti a culture ...
Corte di cassazione, sez. III penale, 5 marzo 2020, n. 8986

26/2/2020 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
In caso di condanna per un reato di particolare allarme sociale, che oltrepassi una soglia di gravità oggettivamente intollerabile per il Paese ospitante, la motivazione del provvedimento che nega il permesso per lungo soggiornanti può fondarsi anche sulla (sola) gravità del reato, peraltro commesso in danno dei familiari, senza esprimere i motivi per cui la pericolosità sociale è considerata prevalente rispetto all’esistenza di vincoli familiari dello straniero sul territorio dello Stato. Nella fattispecie, è legittimo il provvedimento che nega il titolo di soggiorno limitandosi a ril...
Consiglio di Stato, sez. III, 26 febbraio 2020, n. 1415

20/2/2020 - Italiana - Penale - Cassazione
Oltre ad essere previsto da diverse fonti pattizie, l’obbligo di soccorso di persone in pericolo in mare è fonte di diritto internazionale generale, direttamente applicabile nell’ordinamento interno (10, co. 1, Cost.), oltre che conoscibile con l’ordinaria diligenza da coloro i quali svolgono attività di polizia marittima. Detto obbligo può dirsi adempiuto solo una volta che i naufraghi si trovino in un luogo sicuro, nozione che va interpretata nel senso che comprende necessariamente il rispetto dei diritti fondamentali della persona. Non costituisce dunque luogo sicuro per i migranti...
Corte di cassazione, sez. III penale, sentenza 20 febbraio 2020, n. 6626

17/2/2020 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
In presenza di gravi reati, è legittimo il provvedimento di diniego di rinnovo del permesso di soggiorno che ponga l’accento su tale elemento senza motivare analiticamente circa i motivi per cui le esigenze di tutela dei vincoli familiari siano giudicate recessive rispetto a quelle di sicurezza dello Stato. Tanto maggiore è il disvalore desumibile dalla concreta gravità del reato, tanto meno intenso è infatti l’onere motivazionale della PA in relazione al giudizio di subvalenza delle contrapposte ragioni di tutela del diritto all’unità familiare, secondo un rapporto di proporzionali...
Consiglio di Stato, sez. III, 17 febbraio 2020, n. 1191

22/1/2020 - Italiana - Amministrativo - TAR
Nell’ambito della valutazione discrezionale in ordine ai presupposti per la concessione della cittadinanza italiana, la condanna inflitta allo straniero da un tribunale tedesco per un reato di particolare gravità costituisce un fatto storico di indubbio rilievo di cui l’Amministrazione deve tener conto e che può legittimamente fondare il diniego dell’istanza, non rilevando il luogo di esplicazione della condotta criminosa ed essendo invece centrale il disvalore che questa esprime. TAR Lazio, sez. I-ter, 22 gennaio 2020, n. 821 (n. 353) Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazi...
TAR Lazio, sez. I-ter, 22 gennaio 2020, n. 821

27/12/2019 - Italiana - Penale - Cassazione
L’elemento soggettivo del reato di cui all’art. 14, co. 5 quater, TUI è costituito dal dolo generico e si sostanzia nella consapevolezza dell’interessato di essere destinatario dell’ordine di allontanamento e di trattenersi sul territorio dello Stato dopo la scadenza del termine per la partenza volontaria, senza giustificati motivi. Detti motivi si riferiscono a situazioni ostative che incidono sulla possibilità oggettiva o soggettiva di ottemperare all’ordine di allontanamento e non possono riferirsi ad esigenze che riflettono la condizione tipica dei migranti irregolari. In parti...
Corte di cassazione, sez. I penale, 27 dicembre 2019, n. 52022

23/12/2019 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
Può ostare all’ottenimento della cittadinanza italiana – in quanto valutabile come indice del mancato inserimento dello straniero nel tessuto sociale dello Stato – l’esistenza di una condanna in primo grado per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina benché il ricorrente sia stato poi prosciolto in appello in quanto il reato è dichiarato estinto per intervenuta prescrizione, potendo egli rinunciavi e conseguentemente ottenere l’assoluzione piena ovvero la riabilitazione in caso di conferma della condanna. Consiglio di Stato, sez. III, 23 dicembre 2019, n. 8734 (n. 351) Il ...
Consiglio di Stato, sez. III, 23 dicembre 2019, n. 8734

6/12/2019 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
Per giurisprudenza consolidata, in presenza di condanna per un reato c.d. ostativo al rilascio o al rinnovo del permesso di soggiorno, la valutazione sulla pericolosità sociale dello straniero è già effettuata dal legislatore e non compete dunque al Questore, a meno che il richiedente non dimostri l’esistenza di legami familiari di carattere effettivo. Non hanno pertanto nessuna rilevanza il percorso espiativo eventualmente intrapreso dallo straniero, né la circostanza che egli abbia beneficiato dell’affidamento in prova ai servizi sociali.  Consiglio di Stato, sez. III, 6 dicembre 2...
Consiglio di Stato, sez. III, 6 dicembre 2019, n. 8343

2/12/2019 - Italiana - Amministrativo - TAR
È illegittimamente adottato il provvedimento di revoca del permesso per soggiornanti di lungo periodo (art. 9 TUI) in caso di “patteggiamento” per un reato c.d. ostativo, se la PA non ha previamente valutato la situazione individuale del ricorrente, quantomeno al fine della sostituzione con altro titolo di soggiorno ordinario. Rientrano in tale valutazione la verifica della situazione familiare dello straniero nonché dell’effettiva sussistenza dello stato di necessità da questi invocato a giustificazione della propria condotta delittuosa. [Nella fattispecie, il ricorrente – condanna...
TAR Lombardia, Brescia, sez. II, 2 dicembre 2019, n. 1026

30/11/2019 - Italiana - Penale - Cassazione
La connessione (art. 12 c.p.p.) non costituisce un criterio autonomo di individuazione della giurisdizione del giudice italiano per fatti commessi interamente all’estero da stranieri ai danni di stranieri. Ne consegue che in mancanza di un fondamento normativo idoneo – come l’esercizio del c.d. diritto di inseguimento – queste ipotesi non rientrano nella giurisdizione dell’Autorità giudiziaria italiana, neanche quando siano connesse con altri illeciti per cui tale giurisdizione sussiste. [Nella fattispecie non sussiste la giurisdizione italiana sui gravi delitti perpetrati da uno st...
Corte di cassazione, sez. V penale, 30 novembre 2019, n. 48250