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Risultati della ricerca per: “Espulsione”

Sono state trovate 1248 decisioni - pagina Pagina 41 di 125

18/10/2013 - Italiana - Civile - Cassazione
La sentenza penale che dispone l’espulsione dello straniero senza indicarne l’applicazione provvisoria non è immediatamente operativa, ma presuppone comunque un giudizio di pericolosità del soggetto. Di conseguenza, non si ha revoca del permesso di soggiorno né conseguente estinzione, in tale situazione, dell'obbligazione da parte del datore di lavoro di assunzione del lavoratore straniero per totale impossibilità sopravvenuta della prestazione, fino a quando non si è pronunciato il magistrato di sorveglianza e, in caso di impugnazione delle determinazioni di quest’ultimo, il Tribun...
Corte di cassazione, sez. lavoro, sent. n. 23704 del 18 ottobre 2013

10/10/2013 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
Costituisce violazione dell’art. 3 CEDU (proibizione della tortura) la possibile espulsione dalla Francia verso l’Iran del cittadino iraniano, ex-membro dei servizi segreti del suo Paese che per anni ha raccolto informazioni per quegli stessi servizi. Infatti, dopo aver lasciato i servizi segreti di cui era membro, il ricorrente è stato rapito e torturato al fine di costringerlo a ritornare al lavoro per l’intelligence iraniana. Pertanto, il suo rimpatrio in Iran comporta il rischio concreto che possa essere nuovamente sottoposto a trattamenti inumani o degradanti. Corte europea dei dir...
Corte europea dei diritti dell’uomo, sez. V, sent. del 10 ottobre 2013

30/9/2013 - Italiana - Penale - Cassazione
Secondo la giurisprudenza della Corte di giustizia, il giudice interno ha l'obbligo di disapplicare la normativa nazionale che, imponendo l'espulsione quale risposta sanzionatoria penale, non consenta all'interessato di fruire dell'opzione della partenza volontaria qualora non sussista pericolo di fuga, o pericolo per l'ordine pubblico, la pubblica sicurezza o la sicurezza nazionale o nel caso di rigetto, per manifesta infondatezza o per fraudolenza, di una precedente domanda di soggiorno. È perciò illegittima la decisione di sostituire la pena pecuniaria con la misura dell’espulsione dell...
Corte di cassazione, sez. I penale, sent. n. 40359 del 30 settembre 2013

27/9/2013 - Italiana - Civile - Cassazione
Laddove esista un rapporto di coniugio e di convivenza dell’espellendo con una donna in stato di gravidanza, affinché questo abbia rilevanza ai fini dell’applicazione del divieto di espulsione previsto dall’art. 19, co. 2, lett. d) TUI, deve esserci la condizione che tale rapporto trovi riconoscimento nell’ordinamento giuridico dello Stato di appartenenza dello straniero, ponendosi una diversa interpretazione, irragionevolmente estensiva della previsione, in contrasto con l’interesse pubblico al controllo dell’immigrazione (nel caso di specie, il matrimonio dello straniero, cittad...
Corte di cassazione, sez. VI-1 civile, ord. n. 22305 del 27 settembre 2013

24/9/2013 - Italiana - Civile - Cassazione
Deve essere annullato il provvedimento di espulsione dello straniero adottato esclusivamente in base alla circostanza che egli risulta condannato per maltrattamenti in famiglia. Infatti, la commissione di atti di violenza familiare, qualificabili come maltrattamenti in famiglia, non possono essere automaticamente ricondotti ad ipotesi di pericolosità sociale conclamata, qualora non si enuclei, dall’imputazione e dai suoi esiti processuali, un quadro di elementi che siano eloquenti circa la predetta pericolosità, desumibili da valutazioni tratte dalla concretezza degli episodi e dalla perso...
Corte di cassazione, sez. VI-1 civile, sent. n. 21796 del 24 settembre 2013

20/9/2013 - Italiana - Civile - Cassazione
Ai fini del riconoscimento dello status di rifugiato o della protezione sussidiaria o del diritto di asilo o del permesso per motivi umanitari, il giudice è esclusivamente tenuto a valutare l’esistenza della circostanza che il cittadino di un determinato Paese, a causa delle persecuzioni o dei pericoli che lo minacciano, non possa restare nello stesso e debba indirizzarsi verso altro Paese che lo possa ospitare. Nessuna rilevanza può avere il fatto che il cittadino straniero sia stato condannato in Italia per associazione con finalità di terrorismo e che non voglia rivelare il luogo in cu...
Corte di cassazione, sez. VI – 1 civile, ord. n. 21667 del 20 settembre 2013

19/9/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 11, par. 2, della direttiva 2008/115/CE, recante norme e procedure comuni applicabili negli Stati membri al rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare, deve essere interpretato nel senso che esso osta a una disposizione nazionale, quale l’art. 11, par. 1, della legge tedesca in materia di soggiorno, lavoro e integrazione degli stranieri nel territorio federale, che subordini la limitazione della durata di un divieto d’ingresso alla presentazione da parte del cittadino interessato di un paese terzo di una domanda volta a ottenere il beneficio di una siffat...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. IV, sent. del 19 settembre 2013

5/9/2013 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
Non costituisce violazione degli artt. 2 (diritto alla vita) e 3 (divieto di trattamenti disumani o degradanti) della CEDU l’aver disposto l’espulsione del cittadino somalo verso il suo Paese d’origine da parte delle autorità svedesi. Infatti, il ricorrente non ha dimostrato la possibilità che, in caso di suo ritorno in Somalia, egli rischierebbe di essere ucciso o sottoposto a trattamenti disumani o degradanti. In aggiunta, egli non appartiene a nessun gruppo che sia a rischio di essere preso di mira da parte degli estremisti islamici operanti nel suo Paese. Corte europea dei diritti ...
Corte europea dei diritti dell’uomo, sez. V, sent. del 5 settembre 2013

4/9/2013 - Italiana - Civile - Cassazione
È legittimo il provvedimento di espulsione emesso a carico dello straniero privo del titolo di soggiorno e che svolge attività lavorativa irregolare. Infatti, il decreto di espulsione dello straniero che non sia in possesso del permesso di soggiorno o non ne abbia chiesto il rinnovo è atto vincolato ai sensi dell’art. 13, co. 2, TUI, mentre le valutazioni relative all’ordine pubblico, alla integrazione sociale e alle possibilità di lavoro dello straniero attengono al procedimento di concessione o di rinnovo del permesso, il cui controllo è demandato esclusivamente al giudice amministr...
Corte di cassazione, sez. VI-1 civile, ord. n. 20331 del 4 settembre 2013

27/8/2013 - Italiana - Penale - Cassazione
L’espulsione dello straniero, prevista come misura alternativa alla detenzione dall’art. 16, co. 5, TUI, non può essere disposta in relazione a pena determinata a seguito di cumulo comprensivo anche di pena inflitta per reato ostativo alla sua concessione, in quanto non è possibile procedere alla scissione del cumulo al fine di imputare la parte di pena espiata al predetto reato ostativo. Infatti, l’espulsione come misura alternativa disposta dal magistrato di sorveglianza ha natura amministrativa, non essendo finalizzata al recupero o al reinserimento del condannato, con la conseguenz...
Corte di cassazione, sez. I penale, sent. n. 35620 del 27 agosto 2013