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Risultati della ricerca per: “Espulsione”

Sono state trovate 1248 decisioni - pagina Pagina 39 di 125

26/6/2014 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
La Grecia ha violato l’art. 3 CEDU, in relazione alla vicenda concernente il trattenimento di due cittadine della Repubblica Domenicana in un centro di permanenza carente delle basilari condizioni igieniche e sanitarie. Infatti, le ricorrenti, entrate clandestinamente in Grecia ed in attesa di essere espulse, sono state trattenute in una cella sovraffollata e insufficientemente illuminata a causa di una griglia metallica che copriva la finestra. Poi, dopo pochi giorni, sono state trasferite in un altro centro di permanenza in cui vi erano un solo bagno e una sola doccia a disposizione di tut...
Corte europea dei diritti dell’uomo, sez. I, sent. del 26 giugno 2014

5/6/2014 - Italiana - Civile - Cassazione
In sede di convalida del decreto del questore di trattenimento dello straniero colpito da provvedimento di espulsione, il giudice ha il potere di rilevare incidentalmente, ai fini della decisione di sua competenza, la manifesta illegittimità del provvedimento di espulsione. Il medesimo principio vale anche nei casi di convalida dell’accompagnamento alla frontiera ai sensi dell’art. 13, comma 5 bis, TUI. In tale senso è anche orientata la Corte europea dei diritti dell’uomo secondo la quale la CEDU impone all’ordinamento interno di consentire al giudice della convalida un sindacato no...
Corte di cassazione, sez. VI-1 civile, ord. n. 12609 del 5 giugno 2014

5/6/2014 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 15, parr. 3 e 6, della direttiva 2008/115/CE, letto alla luce degli artt. 6 e 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Ue, deve essere interpretato nel senso che qualsiasi decisione adottata dalle autorità competenti, al termine del periodo massimo iniziale di trattenimento di un cittadino di un paese terzo, e vertente sull’esito da riservare al trattenimento stesso deve essere effettuata in forma scritta con esposizione della relativa motivazione in fatto e in diritto. L’art. 15, parr. 3 e 6, dir. 2008/115 deve essere interpretato nel senso che il riesame che è chiamata a...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. III, sent. del 5 giugno 2014, causa C 146/14

28/5/2014 - Italiana - Civile - Cassazione
È illegittimo il provvedimento di espulsione adottato nei confronti dello straniero che ha presentato in ritardo la domanda di rinnovo del permesso di soggiorno, rilasciato per motivi familiari, se manca qualunque riferimento alle ragioni per cui non è stata presa in considerazione la situazione familiare legittimante l’applicazione della clausola di salvaguardia. Corte di cassazione, sez. VI-1 civile, ord. n. 12006 del 28 maggio 2014 Sul ricorso proposto da: A E. nato a Old Salem (Marocco) il **/**/**, elettivamente domiciliato in Roma, piazza Mazzini 8, presso l'avvocato Francesco Precen...
Corte di cassazione, sez. VI-1 civile, ord. n. 12006 del 28 maggio 2014

27/5/2014 - Italiana - Penale - Merito
È sottoposta alla Corte di giustizia dell’Ue la seguente questione pregiudiziale: se le disposizioni della direttiva 2008/115 (cd. direttiva rimpatri) ostino all’esistenza di norme nazionali degli Stati membri che prevedano la pena della reclusione da uno a quattro anni di un cittadino di un Paese terzo che dopo essere stato rimpatriato – non a titolo di sanzione penale né in conseguenza di una sanzione penale – abbia fatto nuovamente ingresso nel territorio dello Stato in violazione di un legittimo divieto di reingresso, senza che tale cittadino sia stato previamente sottoposto alle...
Tribunale di Firenze, sez. II penale, ord. del 27 maggio 2014

7/5/2014 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
Non costituisce violazione dell’art. 3 CEDU (divieto di trattamenti disumani o degradanti), l’espulsione dall’Austria verso la Grecia (che in base al Regolamento Dublino II era responsabile per l’esame della domanda di asilo) del cittadino afgano, richiedente asilo, il quale paventa rischi di trattamenti disumani o degradanti se espulso verso quel Paese. Infatti, all’epoca dei fatti (2006) esistevano rapporti contrastanti, provenienti da organizzazioni governative e non, circa il trattamento dei richiedenti asilo in Grecia, tanto che nessun Paese europeo aveva deciso di sospendere il...
Corte europea dei diritti dell’uomo, sez. I, sent. del 7 maggio 2014

6/5/2014 - Italiana - Civile - Merito
È annullato il decreto di espulsione emesso nei confronti della cittadina straniera perché adottato in violazione delle disposizioni di cui all’art. 1 ter, co. 10, l. n. 102/2009. Infatti, tale norma dispone che nelle more della definizione del procedimento di emersione lo straniero non può essere espulso (Nella specie, risulta dagli atti che per la cittadina straniera era stata inoltrata domanda di emersione di lavoro irregolare; pertanto al momento dell’opposta espulsione non poteva essere espulsa fino alla definizione del procedimento di emersione. Inoltre, la p. a., sebbene abbia pr...
Giudice di pace di Napoli, sez. IX civile, decr. del 6 maggio 2014

22/4/2014 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
È accertata la violazione degli artt. 13 (diritto a un ricorso effettivo), 2 (diritto alla vita) e 3 (proibizione della tortura) CEDU da parte delle competenti autorità spagnole, in relazione alla eventuale espulsione dalla Spagna verso il Marocco di alcuni richiedenti la protezione internazionale, in quanto rischierebbero di subire trattamenti disumani o degradanti. Infatti, i ricorrenti appartenenti al popolo sahrawi hanno subito lo sgombero del campo (situato nel Sahara occidentale) dove si erano stabiliti e, in quell’occasione, sono stati maltrattati dalla polizia marocchina a causa de...
Corte europea dei diritti dell’uomo, sez. III, sent. del 22 aprile 2014

10/4/2014 - Italiana - Civile - Cassazione
È inammissibile il ricorso della Prefettura avverso il provvedimento del g.d.p. che aveva annullato l’espulsione del cittadino nigeriano richiedente asilo. Il provvedimento del g.d.p. è fondato sul divieto normativo di espulsione posto dall’art. 19 TUI, secondo cui in nessun caso può disporsi l’espulsione o il respingimento verso uno Stato in cui lo straniero possa subire persecuzione per ragioni di sesso, di lingua, di cittadinanza, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali o sociali, ovvero possa rischiare di essere rinviato verso un altro Stato nel quale non sia ...
Corte di cassazione, sez. VI-1 civile, sent. n. 8502 del 10 aprile 2014

18/3/2014 - Italiana - Penale - Cassazione
In tema di misure di sicurezza, qualora lo straniero sia condannato per reati di spaccio di sostanze stupefacenti, il giudice di merito ha il dovere di accertare in concreto - non sussistendo la presunzione assoluta di pericolosità - la sussistenza della pericolosità sociale del condannato per i suddetti reati ed alla stregua di tale accertamento, compiuto alla luce degli elementi indicati dall'art. 133 c.p., e congruamente motivato, deliberare l'applicabilità o meno dell'ordine di espulsione dello straniero dallo Stato (Nella specie la sentenza impugnata ha offerto congrua motivazione in r...
Corte di cassazione, sez. IV penale, sent. n. 12741 del 18 marzo 2014