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Risultati della ricerca per: “Espulsione”

Sono state trovate 1248 decisioni - pagina Pagina 37 di 125

17/2/2015 - Italiana - Civile - Merito
È annullato il decreto di espulsione adottato dal Prefetto nei confronti della straniera, coniugata con cittadino italiano, ma con lui non convivente. Infatti, nel caso di specie, il coniuge della ricorrente ha esaurientemente spiegato i motivi di difficoltà economica che hanno reso impossibile la convivenza, pur persistendo un rapporto sentimentale e la volontà di ritornare a convivere appena possibile. Giudice di pace di Genova, ord. n. 68 del 17 febbraio 2015 Il Giudice di Pace decidendo sul ricorso depositato ex art. 13 comma 8 D.Lgs 286/1998 dalla straniera *** *** nata in Moldavia il*...
Giudice di pace di Genova, ord. n. 68 del 17 febbraio 2015

5/1/2015 - Italiana - Civile - Merito
In tema di espulsione amministrativa dello straniero, il vizio di indeterminatezza della contestazione espulsiva, che deriva dalla difformità tra formula apposta nel decreto di espulsione e sua sintesi formulata nell’atto tradotto e consegnato al destinatario unitamente al primo, determina la nullità del decreto stesso, attesa la funzione strumentale e procedimentale dell’atto di comunicazione rispetto al provvedimento espulsivo. Giudice di pace di Viterbo, decr. n. 172 del 5 gennaio 2015 Nella causa civile iscritta ai n. 2651/14 R.G., promossa a seguito di ricorso inviato in Cancelleria...
Giudice di pace di Viterbo, decr. n. 172 del 5 gennaio 2015

18/12/2014 - Italiana - Penale - Cassazione
La condanna per rapina (sia consumata che tentata), aggravata si sensi del comma terzo dell’articolo 628 cod. pen., non osta all’applicazione dell’espulsione quale misura alternativa alla detenzione, come disposto dall’art. 16, comma 5, del TUI, novellato dal decreto legge 23 dicembre 2013. La circostanza che tale modificazione sia intervenuta successivamente alla adozione della misura ed alla proposizione del ricorso ad essa avversa, non è di ostacolo alla considerazione della norma novellata in quanto le norme concernenti l’esecuzione delle pene detentive e le misure alternative a...
Corte di cassazione, sez. I penale, sent. n. 52578 del 18 dicembre 2014

18/12/2014 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Gli artt. 5 e 13 della direttiva 2008/115/CE, recante norme e procedure comuni applicabili negli Stati membri al rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare, letti alla luce degli artt. 19, par. 2, e 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Ue, nonché l’art. 14, par. 1, lett. b), della stessa direttiva devono essere interpretati nel senso che ostano a una normativa nazionale: – che non conferisce effetto sospensivo a un ricorso proposto contro una decisione che ordina a un cittadino di paese terzo affetto da una grave malattia di lasciare il territorio di un...
Corte di giustizia dell’Unione europea, Grande sezione, sent. del 18 dicembre 2014, causa C 562/13

15/12/2014 - Italiana - Amministrativo - TAR
È inammissibile per difetto di giurisdizione del giudice amministrativo il ricorso avverso il decreto di espulsione, emesso dal magistrato di sorveglianza, quale misura alternativa alla detenzione. Infatti, non si può configurare alcuna giurisdizione del g.a. avverso provvedimenti relativi alle modalità di esecuzione delle pene, che sono invece attribuiti dall’ordinamento agli uffici di sorveglianza della giustizia ordinaria e sono ricorribili per cassazione ex art. 111 della Costituzione. Tar Lazio, sez. II-Quater, sent. n. 12699 del 15 dicembre 2014 Sul ricorso numero di registro genera...
Tar Lazio, sez. II-Quater, sent. n. 12699 del 15 dicembre 2014

11/12/2014 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Il diritto di essere ascoltato in qualsiasi procedimento, quale applicabile nell’ambito della direttiva 2008/115/CE, recante norme e procedure comuni applicabili negli Stati membri al rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare, e, segnatamente, dell’art. 6 di questa, deve essere interpretato nel senso che esso include, per un cittadino di un paese terzo il cui soggiorno sia irregolare, il diritto di manifestare, prima dell’adozione di una decisione di rimpatrio che lo riguarda, il proprio punto di vista sulla regolarità del suo soggiorno, sull’eventuale appli...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. V, sent. dell’11 dicembre 2014, causa C 249/13

9/12/2014 - Italiana - Civile - Merito
In ossequio al principio espresso da costante giurisprudenza della Suprema Corte, secondo cui “in tema di espulsione dello straniero dal territorio dello Stato, il provvedimento prefettizio è nullo qualora all’espellendo ne venga consegnata una mera copia priva della necessaria attestazione di conformità all’originale”, va annullato l’allontanamento disposto con decreto notificato al cittadino comunitario in copia non conforme all’originale, bensì in copia trasmessa mezzo fax. Corte d’appello di Salerno, sez. civ., sent. n. 681 del 9 dicembre 2014 Nella causa iscritta al N. 24...
Corte d’appello di Salerno, sez. civ., sent. n. 681 del 9 dicembre 2014

5/12/2014 - Italiana - Civile - Merito
Poiché la legge 271/04, ha trasferito al Giudice di pace la competenza a conoscere dei ricorsi avverso i decreti di espulsione, deve ritenersi delegato allo stesso Giudice anche la conoscenza dei ricorsi avverso il silenzio della P.A. sulle istanze di revoca del decreto di espulsione, come nel caso della richiesta di revoca dell’espulsione a seguito dell’avvenuto riconoscimento del diritto alla protezione sussidiaria da parte del Giudice ordinario. Giudice di pace di Napoli, decr. del 5 dicembre 2014 Nel procedimento ex art. 13 comma 8 del D.Lvo 286/98 e successive modifiche, iscritto al ...
Giudice di pace di Napoli, decr. del 5 dicembre 2014

2/12/2014 - Italiana - Penale - Cassazione
Il combinato disposto degli artt. 86 dPR 309/1990, 5 e 19, co. 2, lett. d) TUI, interpretato in relazione all'art. 30, co. 1, Cost., vieta che il giudice possa applicare la misura di sicurezza dell’espulsione nei confronti dello straniero nel periodo di gravidanza della moglie convivente ovvero entro i sei mesi successivi alla nascita del figlio, in questo secondo caso indipendentemente dalla convivenza e dal rapporto di coniugio. Inoltre, in conformità alla norma interposta dell’art. 8 CEDU in relazione all’art.117 Cost., si deve affermare il principio secondo il quale le norme che dis...
Corte di cassazione, sez. IV penale, sent. n. 50379 del 2 dicembre 2014

18/11/2014 - Europea - Diritti fondamentali - Corte europea dei diritti dell'uomo
Non viola l’art. 3 CEDU (divieto di trattamenti disumani o degradanti) l’espulsione dalla Finlandia della cittadina russa di 72 anni, madre di una cittadina naturalizzata finlandese, verso il suo Paese di origine in quanto né la situazione generale in Russia, né la situazione personale della donna potrebbero esporla a un rischio reale di trattamenti inumani o degradanti. Infatti, in assenza di alcuna prova a sostegno dei timori di non poter accedere alle cure mediche nel suo Paese, prevale la considerazione che l’esistenza di strutture sanitarie pubbliche e private in Russia possano ga...
Corte europea dei diritti dell’uomo, sez. IV, sent. del 18 novembre 2014