Indice di recerca: Unione europea - Libera circolazione delle persone, protezione internazionale, immigrazione

Sono state trovate 441 decisioni - Pagina 23 di 45

13/5/2016 - Italiana - Amministrativo - TAR
È respinto il ricorso avverso la deliberazione della sottocommissione elettorale circondariale di Treviglio, con cui è stata negata l’ammissione della candidata, cittadina del Regno Unito e residente in Italia, alle elezioni amministrative. Infatti, ai candidati consigliere comunale cittadini UE, è richiesto, in aggiunta a tutta la documentazione richiesta per i cittadini italiani, una dichiarazione contenente l’indicazione della cittadinanza, dell’attuale residenza e dell’indirizzo nello Stato d'origine, nonché un attestato, in data non anteriore a 3 mesi, rilasciato dall'autorit...
Tar Lombardia, Brescia, sez. I, sent. n. 682 del 13 maggio 2016

17/3/2016 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
La direttiva 2004/38 riguarda, tra l’altro, le modalità di esercizio del diritto di libera circolazione e soggiorno nel territorio degli Stati membri da parte dei cittadini dell’Unione nonché le limitazioni dei suddetti diritti per motivi di ordine pubblico, di pubblica sicurezza o di sanità pubblica. Se è vero che la suddetta direttiva prevede un certo numero di norme che gli Stati membri devono rispettare per un’eventuale limitazione del diritto di soggiorno di un cittadino dell’Unione, essa non contiene, invece, disposizioni riguardanti le modalità che disciplinano le procedure...
CGUE, sez. I, C 161/15, Abdelhafid Bensada Benallal c. Belgio, sent. del 17 marzo 2016

15/3/2016 - Italiana - Civile - Cassazione
L’avvocato stabilito, che abbia acquisito la qualifica professionale in altro Stato membro dell’Ue, può ottenere la dispensa dalla prova attitudinale di cui all’art. 8, d.lgs. n. 115/1992, se – nel rispetto delle condizioni poste dall’art. 12, d.lgs. 2 febbraio 2001, n. 96, di attuazione della direttiva 98/5/CE volta a facilitare l’esercizio permanente della professione di avvocato in uno Stato membro diverso da quello in cui è stata acquisita la qualifica professionale – abbia esercitato in Italia in modo effettivo e regolare la professione con il titolo professionale di origi...
Corte di cassazione, sez. un. civili, sent. n. 5073 del 15 marzo 2016

1/3/2016 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 33 della direttiva 2011/95/UE, recante norme sull’attribuzione, a cittadini di paesi terzi o apolidi, della qualifica di beneficiario di protezione internazionale, su uno status uniforme per i rifugiati o per le persone aventi titolo a beneficiare della protezione sussidiaria, nonché sul contenuto della protezione riconosciuta, deve essere interpretato nel senso che un obbligo di residenza imposto ad un beneficiario dello status di protezione sussidiaria costituisce una restrizione della libertà di circolazione garantita dall’articolo sopra citato, anche nel caso in cui tale mis...
Corte di giustizia dell’Unione europea, grande sez., C 443/14 e C 444/14, 1 marzo 2016

25/2/2016 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 24 della direttiva 2004/38/CE, relativa al diritto dei cittadini Ue e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, e l’art. 4 del reg. (CE) n. 883/2004, relativo al coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale, vanno interpretati nel senso che non ostano a una normativa di uno Stato membro (come quella tedesca) che esclude dal beneficio di talune «prestazioni speciali in denaro a carattere non contributivo», ai sensi dell’art. 70, par. 2, del reg. n. 883/2004, che sono parimenti costitutive di una «prestazione d’assistenza ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. I, C 299/14, sent. del 25 febbraio 2016

4/2/2016 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 21 TFUE e la direttiva 2004/38/CE, relativa al diritto dei cittadini dell’Ue e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, devono essere interpretati nel senso che essi ostano ad una normativa nazionale che impone il diniego automatico di un permesso di soggiorno al cittadino di uno Stato terzo, genitore di un minore cittadino dell’Ue del quale ha l’affidamento e che risiede con lui nello Stato membro ospitante, allorché egli ha precedenti penali. L’art. 20 TFUE, osta a questa stessa normativa nazionale che impone il diniego...
Conclusioni dell’avvocato generale Maciej Szpunar, nelle Cause C 165/14 e C 304/14

21/1/2016 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
La Repubblica di Cipro è venuta meno agli obblighi ad essa incombenti ai sensi degli artt. 45 e 48 TFUE nonché dell’art. 4, par. 3, TUE, non avendo eliminato, con effetto retroattivo a decorrere dal 1º maggio 2004, il criterio relativo all’età contenuto nell’art. 27, legge 97 (I)/1997 (sulle pensioni), che dissuade i lavoratori dal lasciare il proprio Stato membro d’origine per svolgere un’attività lavorativa in un altro Stato membro o presso un’istituzione dell’Ue o un’altra organizzazione internazionale, e da cui consegue una disparità di trattamento tra i lavoratori mi...
CGUE, sez. I, C 515/14, Commissione europea c. Repubblica di Cipro, sent. del 21 gennaio 2016

8/1/2016 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
In riforma della sentenza impugnata dalla p.a., va confermato in appello il provvedimento con il quale è stata respinta la domanda dell’interessato volta al riconoscimento del titolo professionale di “economista”, conseguito in Spagna, quale titolo valido per l’iscrizione all’albo dei dottori commercialisti ed esperti contabili in Italia. Infatti, il Tar ha basato l’accoglimento della domanda attorea sulla sola ritenuta sussistenza del vizio procedimentale di omissione della previa notificazione all’interessato del preavviso di rigetto; tuttavia, contrariamente a quanto affermat...
Consiglio di Stato, sez. IV, sent. n. 32 dell’8 gennaio 2016

29/10/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 63, par. 1, TFUE osta a una normativa nazionale (come quella ungherese), la quale disponga che, in linea di principio, sulla rete stradale dello Stato membro di cui trattasi possono circolare solo i veicoli provvisti di un’autorizzazione amministrativa e di targhe di immatricolazione rilasciate da tale Stato membro e che, se un soggetto residente in questo medesimo Stato intende avvalersi di una deroga alla norma suddetta, fondata sul fatto che egli utilizza un veicolo messogli a disposizione dal titolare dello stesso stabilito in un altro Stato membro, tale residente deve essere in...
CGUE, sez. VII, C 583/14, B. D. Nagy c. Vas Megyei Rendőr-főkapitányság, sent. del 29 ottobre 2015

16/9/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
È respinto il ricorso per inadempimento presentato dalla Commissione europea nei confronti della Repubblica Slovacca, che ha negato a taluni beneficiari residenti in uno Stato membro diverso dalla Slovacchia l’assegno per le cura e assistenza prestate, l’assegno di assistenza e l’assegno di compensazione delle maggiori spese (l. n. 447/2008, relativa agli assegni accordati in compensazione di una grave disabilità) poiché è venuta meno agli obblighi a essa incombenti a ex arti. 48 TFUE, nonché artt. 7 e 21, reg. (CE) n. 883/2004, relativo al coordinamento dei sistemi di sicurezza soc...
CGUE, sez. I, C 433/13, Commissione – Rep. Slovacca, sent. del 16 settembre 2015