Indice di recerca: Unione europea - Libera circolazione delle persone, protezione internazionale, immigrazione

Sono state trovate 450 decisioni - Pagina 26 di 45

11/6/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
La circostanza che uno straniero in condizione di irregolarità sia sospettato di aver commesso un fatto punibile come delitto nel diritto nazionale o abbia subito una condanna penale per un fatto del genere non può, da sola, costituire elemento per considerare la persona un pericolo per l’ordine pubblico ai sensi dell’articolo 7, paragrafo 4, della direttiva 2008/115, e quindi giustificare l’espulsione immediata in deroga alla partenza volontaria, alla quale va invece accordata priorità, salvo eccezioni. Poiché il pericolo per l’ordine pubblico costituisce una eccezione, anche se g...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. III, C 554/13, sent. dell’11 giugno 2015

4/6/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 24, par. 2, della direttiva 2004/38/CE, relativa al diritto dei cittadini Ue e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, dev’essere interpretato nel senso che esso non osta alla normativa di uno Stato membro che escluda dal beneficio di talune «prestazioni speciali in denaro di carattere non contributivo» ai sensi dell’art. 70, par. 2, del reg. (CE) n. 883/2004, relativo al coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale, come modificato dal reg. (UE) n. 1244/2010, altresì costitutive di una «prestazione d’assistenza socia...
Conclusioni dell’avvocato generale Melchior Wathelet, nella Causa C 299/14, 4 giugno 2015

4/6/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
La direttiva 2003/109/CE, relativa allo status dei cittadini di paesi terzi che siano soggiornanti di lungo periodo e, in particolare, gli artt. 5, par. 2, e 11, par. 1, della stessa non ostano ad una normativa nazionale, come quella dei Paesi Bassi, che imponga ai cittadini di paesi terzi che godano già dello status di soggiornanti di lungo periodo l’obbligo di superare un esame di integrazione civica, a pena di ammenda, a condizione che le sue modalità di applicazione non siano tali da compromettere la realizzazione degli obiettivi perseguiti dalla citata direttiva, circostanza che spett...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. II, C 579/13, sent. del 4 giugno 2015

21/5/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 11, par. 4, secondo comma, della direttiva 2006/126/CE concernente la patente di guida, deve essere interpretato nel senso che un provvedimento con il quale lo Stato membro della residenza normale di una persona, che non può ritirare a tale persona, conducente di un autoveicolo, la sua patente di guida, in quanto quest’ultima è già stata oggetto di una precedente decisione di ritiro, ordina che una nuova patente di guida non potrà essere rilasciata a tale persona per un periodo determinato, deve essere considerato un provvedimento di limitazione, sospensione o ritiro della paten...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. X, C 339/14, sent. del 21 maggio 2015

23/4/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
La direttiva 2008/115 stabilisce norme comuni per perseguire una politica efficace in materia di allontanamento e rimpatrio dei cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno è irregolare e impone di procedere, con la massima celerità, al trasporto fisico dell’interessato al di fuori dello Stato membro (cfr. art. 5, punto 5 dir.), qualora ricorrano le condizioni di cui agli artt. 6, par. 1 e 8, par. 1 dir. Tali esigenze non sono soddisfatte da una normativa nazionale che prevede l’applicazione, a seconda delle circostanze, di un’ammenda o dell’allontanamento, misure applicabili l’una ad...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sentenza 23 aprile 2015, causa C-38/14, Zaizoune

10/3/2015 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
È legittima la nomina di un cittadino Ue (nella specie, di un cittadino greco) a Presidente di Autorità portuale, in quanto, per il tramite dell’art. 11 Cost., le disposizioni sulla libertà di circolazione all’interno dell’Ue, poste dall’art. 45 T.F.U.E., sono da considerarsi recepite nell’ordinamento interno, nell’ambito del quale il diritto dei cittadini dell’Ue di accedere a posti di lavoro nel nostro Paese è assistito dalla garanzia generale dell’art. 45 cit. Pertanto, l’art. 51 Cost., letto in conformità all’art. 11, consente l’accesso dei cittadini degli Stati ...
Consiglio di Stato, sez. IV, sent. n. 1210 del 10 marzo 2015

12/2/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
In circostanze come quelle oggetto del procedimento principale (distacco di lavoratori polacchi, impiegati in una ditta con sede in Polonia, presso una succursale finlandese della medesima ditta), la direttiva 96/71/CE, relativa al distacco dei lavoratori nell’ambito di una prestazione di servizi, letta alla luce dell’art. 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Ue, osta a che una normativa dello Stato membro (nella specie, la Polonia) in cui ha sede l’impresa che ha distaccato alcuni lavoratori nel territorio di un altro Stato membro (Finlandia), in forza della quale è vietata l...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. I, C 396/13, sent. del 12 febbraio 2015

5/2/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Il Regno del Belgio, esigendo dai candidati ai posti nei servizi locali delle regioni di lingua francese o di lingua tedesca, dai cui diplomi o certificati richiesti non risulti che abbiano svolto i loro studi nella lingua di cui trattasi, di dimostrare le proprie conoscenze linguistiche per mezzo di un unico tipo di certificato, rilasciato esclusivamente da un solo ente ufficiale belga a seguito di un esame organizzato da tale ente sul territorio belga, è venuto meno agli obblighi ad esso incombenti in forza dell’articolo 45 TFUE e del regolamento (UE) n. 492/2011, relativo alla libera cir...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. VI, C 317/14, sent. del 5 febbraio 2015

5/2/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 71, par. 1, lett. a), i), del regolamento (CEE) n. 1408/71, relativo all’applicazione dei regimi di sicurezza sociale ai lavoratori subordinati, ai lavoratori autonomi e ai loro familiari che si spostano all’interno della Comunità, nella sua versione modificata e aggiornata dal reg. (CE) n. 118/97, come modificato dal reg. (CE) n. 1606/98, deve essere interpretato nel senso che un lavoratore frontaliero, il quale, subito dopo la cessazione di un rapporto di lavoro a tempo pieno presso un datore di lavoro in uno Stato membro, è assunto a tempo parziale da un altro datore di lavor...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. VIII, C 655/13, sent. del 5 febbraio 2015

28/1/2015 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
Nei casi di trasferimento da ateneo straniero senza previo superamento delle prove d’accesso in Italia, lo studente che intenda trasferirsi da una università straniera (nel caso di specie, romena) ad una italiana, non deve necessariamente sottoporsi al test d’ammissione. Al contrario, il superamento del test può essere richiesto per il solo accesso al primo anno di corso e non anche nel caso di domande d’accesso dall’esterno direttamente ad anni di corso successivi al primo. Infatti, una limitazione, da parte degli Stati membri, all’accesso degli studenti provenienti da università...
Consiglio di Stato, ad. plen., sent. n. 1 del 28 gennaio 2015