Indice di recerca: Unione europea - Libera circolazione delle persone, protezione internazionale, immigrazione

Sono state trovate 441 decisioni - Pagina 28 di 45

7/11/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 10, par. 1, lett. d), della direttiva 2004/83/CE, recante norme minime sull’attribuzione, a cittadini di paesi terzi o apolidi, della qualifica di rifugiato o di persona altrimenti bisognosa di protezione internazionale, nonché norme minime sul contenuto della protezione riconosciuta, dev’essere interpretato nel senso che l’esistenza di una legislazione penale come quelle di cui trattasi in ciascuno dei procedimenti principali (Sierra Leone, Uganda, Senegal), che riguarda in modo specifico le persone omosessuali, consente di affermare che tali persone devono essere considerate ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. IV, sent. del 7 novembre 2013 - C199/12 e C-201/12

17/10/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
È legittimo per lo Stato Ue inserire nel passaporto le impronte digitali del titolare. Il rilevamento e la conservazione delle impronte digitali nel passaporto lede il diritto al rispetto della vita privata e alla tutela dei dati personali, ma le misure sono giustificate dalla necessità di impedire qualsiasi uso fraudolento dei documenti. Il Regolamento (CE) n. 2252/2004 prevede che i passaporti presentino un supporto di memorizzazione altamente protetto che contiene, assieme all’immagine del volto, due impronte digitali, che possono essere utilizzate al solo fine di verificare l’autenti...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. IV, sent. del 17 ottobre 2013

10/10/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
L’articolo 21 TFUE e la direttiva 2004/38, conferiscono un diritto di soggiorno nello Stato membro ospitante al cittadino in tenera età di un altro Stato membro il quale soddisfi le condizioni fissate dall’articolo 7, paragrafo 1, lettera b), di tale direttiva, e consentono al genitore – anche non appartenente all’Ue - che abbia effettivamente la custodia di tale cittadino di soggiornare con lui nello Stato membro ospitante. Spetta al giudice verificare se il minore disponga, da solo o grazie al genitore, di risorse sufficienti e di un’assicurazione malattia completa, come prevede l...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. II, sent. del 10 ottobre 2013

12/9/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Gli artt. 43 CE e 49 CE devono essere interpretati nel senso che: • non ostano a una normativa nazionale (come quella italiana) che imponga alle società interessate a esercitare attività collegate ai giochi d’azzardo l’obbligo di ottenere un’autorizzazione di polizia, in aggiunta a una concessione rilasciata dallo Stato al fine di esercitare simili attività, e che limiti il rilascio di una siffatta autorizzazione segnatamente ai richiedenti che già sono in possesso di una simile concessione; • ostano a che uno Stato membro che abbia escluso, in violazione del diritto dell’Union...
Corte di giustizia dell’unione europea, sez. III, sent. del 12 settembre 2013

12/9/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 5, par. 3, della direttiva 2005/36/CE, relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali, deve essere interpretato nel senso che norme nazionali, come quelle che compaiono, da un lato, nell’art. 12, par. 1, del codice di deontologia medica del Land dell’Assia, secondo il quale gli onorari devono essere proporzionati e, fatta salva l’applicabilità di altre disposizioni di legge, calcolati sulla base del codice di classificazione tariffaria ufficiale degli interventi medici, nonché, d’altro lato, nell’art.27, par. 3, di detto codice, che vieta ai medici di effettuare...
Corte di giustizia dell’unione europea, sez. IV, sent. del 12 settembre 2013

4/7/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Gli artt. 45 e 48 TFUE devono essere interpretati nel senso che non ostano alla normativa di uno Stato membro che non consenta ai suoi cittadini, dipendenti di un’organizzazione internazionale, quale l’Ufficio europeo dei brevetti, situata nel territorio di un altro Stato membro, di trasferire al regime previdenziale di tale organizzazione il capitale che rappresenta i diritti a pensione da essi maturati in precedenza nel territorio del loro Stato membro d’origine, in assenza di un accordo tra tale Stato membro e detta organizzazione internazionale che preveda la possibilità di tale tra...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. V, sent. del 4 luglio 2013

4/6/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Gli artt. 30, pa. 2, e 31 della direttiva 2004/38/CE, relativa al diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, letti alla luce dell’art.47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, devono essere interpretati nel senso che impongono che il giudice nazionale competente si assicuri che la mancata comunicazione all’interessato della motivazione circostanziata e completa sulla quale è fondata una decisione di diniego di ingresso nello Stato membro basata su motivi attinenti alla sicurezza...
Corte di giustizia dell’Unione europea, Grande sez., sent. del 4 giugno 2013

30/5/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 2, par. 1, della direttiva 2008/115/CE, recante norme e procedure comuni applicabili negli Stati membri al rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare, in combinato disposto con il considerando 9 di quest’ultima, deve essere interpretato nel senso che tale direttiva non è applicabile al cittadino di un paese terzo che ha presentato una domanda di protezione internazionale ai sensi della direttiva 2005/85/CE, recante norme minime per le procedure applicate negli Stati membri ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di rifugiato, e ciò durante ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. III, sent. del 30 maggio 2013

8/5/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
L’art. 20 TFUE deve essere interpretato nel senso che esso non osta a che uno Stato membro neghi ad un cittadino di un paese terzo il soggiorno nel suo territorio allorquando tale cittadino voglia risiedere con un suo familiare cittadino dell’Unione europea, che dimora in tale Stato membro di cui possiede la cittadinanza e che non ha mai esercitato il suo diritto alla libera circolazione in quanto cittadino dell’Unione, purché un siffatto diniego non comporti per il cittadino dell’Unione interessato la privazione del godimento effettivo del nucleo essenziale dei diritti conferiti dall...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. II, sent. dell’8 maggio 2013

16/4/2013 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 45 TFUE dev’essere interpretato nel senso che osta ad una normativa di un ente federato di uno Stato membro, come quella belga, che impone a tutti i datori di lavoro che hanno la propria sede di gestione nel territorio di tale ente di redigere i contratti di lavoro a carattere transfrontaliero esclusivamente nella lingua ufficiale di tale ente federato, a pena di nullità di tali contratti, rilevata d’ufficio dal giudice. Corte di giustizia dell’Unione europea, grande sez., sent. del 16 aprile 2013 Nella causa C 202/11, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale pro...
Corte di giustizia dell’Unione europea, grande sez., sent. del 16 aprile 2013