Indice di recerca: Unione europea - Libera circolazione delle persone, protezione internazionale, immigrazione

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15/9/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 24 della direttiva 2004/38/CE, relativa al diritto dei cittadini Ue e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, e l’art. 4 del regolamento (CE) n. 883/2004, relativo al coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale, devono essere interpretati nel senso che non ostano alla normativa di uno Stato membro (come quella tedesca) che escluda dal beneficio di talune «prestazioni speciali in denaro di carattere non contributivo» (art. 70, par. 2, reg. n. 883/2004), le quali sono altresì costitutive di una «prestazione d’assistenza ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, grande sez., C 67/14, Nazifa Alimanovic

8/9/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
È respinto il ricorso del Regno di Spagna con il quale si chiedeva l’annullamento dell’art.19 del regolamento (UE) n. 1052/2013, che istituisce il sistema europeo di sorveglianza delle frontiere (Eurosur). Invero, non si può ritenere che l’art. 19 del reg. Eurosur preveda la facoltà, per gli Stati membri, di concludere accordi che consentano all’Irlanda o al Regno Unito di partecipare a disposizioni vigenti dell’acquis di Schengen rientranti nel settore dell’attraversamento delle frontiere esterne. Infatti, vero è che gli accordi menzionati all’art. 19 del reg. Eurosur consen...
Corte di giustizia dell’Unione europea, grande sez., C 44/14, sent. dell’8 settembre 2015

2/9/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
La direttiva 2003/109/CE, relativa allo status dei cittadini di paesi terzi che siano soggiornanti di lungo periodo, come modificata dalla direttiva 2011/51/UE, osta ad una normativa nazionale, come quella italiana, che impone ai cittadini di paesi terzi che chiedono il rilascio o il rinnovo di un permesso di soggiorno di pagare un contributo di importo variabile tra EUR 80 e EUR 200, in quanto siffatto contributo è sproporzionato rispetto alla finalità perseguita dalla direttiva ed è atto a creare un ostacolo all’esercizio dei diritti conferiti da quest’ultima. Infatti, l’incidenza e...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. II, C 309/14, sent. del 2 settembre 2015

27/7/2015 - Italiana - Civile - Cassazione
Va rigettata, per carenza del requisito del fumus boni iuris, l’istanza cautelare di sospensione della esecutorietà della sentenza del CNF, con la quale è stata revocata l’iscrizione dell’avvocato alla sezione speciale dell’Albo degli avvocati stabiliti, per mancanza del requisito della condotta specchiatissima e illibata, prescritta dall’ordinamento forense. Infatti, se deve escludersi l’abusività della condotta del cittadino di uno Stato membro che si rechi in altro Stato membro al fine di acquisirvi la qualifica professionale di avvocato a seguito del superamento di esami uni...
Corte di cassazione, sez. un. civili, ord. n. 15694 del 27 luglio 2015

16/7/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Poiché il diritto di soggiorno nello Stato membro ospitante dei cittadini di paesi terzi, familiari di un cittadino dell’Unione non è autonomo bensì derivato dall’esercizio della libertà di circolazione, la partenza del cittadino dell’Unione comporta la perdita del diritto di soggiorno del coniuge cittadino di un paese terzo, salvo le espresse eccezioni previste dalla direttiva 2004/38 in caso di divorzio, di annullamento del matrimonio o di scioglimento dell’unione registrata che, a determinate condizioni, consentono il mantenimento del diritto di soggiorno del coniuge straniero. ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, grande sez., C 218/14, sent. del 16 luglio 2015

9/7/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
L’art. 7, par. 2, co. 1, della direttiva 2003/86/CE, relativa al diritto al ricongiungimento familiare, deve essere interpretato nel senso che gli Stati membri possono esigere dai cittadini di paesi terzi che essi superino un esame di integrazione civica che comprende la valutazione della conoscenza elementare sia della lingua che della società dello Stato membro interessato e che comporta il pagamento di diverse spese, prima di autorizzare l’ingresso e il soggiorno dei suddetti cittadini sul proprio territorio ai fini del ricongiungimento familiare, purché le condizioni di applicazione ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. II, C 153/14, sent. del 9 luglio 2015

25/6/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 12 della direttiva 2006/126/CE, concernente la patente di guida, deve essere interpretato nel senso che esso osta alla normativa di uno Stato membro in forza della quale il solo strumento di cui dispone una persona che chiede il rilascio o il rinnovo di una patente di guida in tale Stato membro, per dimostrare che soddisfa il requisito di «residenza normale», ai sensi di tale art. 12, sul territorio del suddetto Stato membro, come previsto all’art. 7, paragrafi 1, lett. e), e 3, lett. b), della suddetta direttiva, consiste nel provare l’esistenza di un domicilio dichiarato sul t...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. V, C 664/13, sent. del 25 giugno 2015

18/6/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 39, par. 2, CE deve essere interpretato nel senso che esso non osta a che uno Stato membro, ai fini dell’imposta sul reddito di un lavoratore non residente che ha svolto attività lavorative in tale Stato membro durante parte dell’anno considerato, rifiuti di concedere a tale lavoratore un’agevolazione fiscale che tenga conto della sua situazione personale e familiare, in quanto, benché egli abbia acquisito, in tale Stato membro, la totalità o la quasi totalità dei suoi redditi relativi a tale periodo, questi ultimi non costituiscono l’essenziale delle sue risorse imponibil...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. II, C 9/14, sent. del 18 giugno 2015

18/6/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
Il capitolo 1, punti 2 e 13, dell’allegato X dell’atto relativo alle condizioni di adesione della Repubblica Ceca, della Repubblica di Estonia, della Repubblica di Cipro, della Repubblica di Lettonia, della Repubblica di Lituania, della Repubblica di Ungheria, della Repubblica di Malta, della Repubblica di Polonia, della Repubblica di Slovenia e della Repubblica Slovacca e agli adattamenti dei trattati sui quali si fonda l’Ue, deve essere interpretato nel senso che l’Austria ha il diritto di limitare la cessione temporanea di manodopera sul proprio territorio anche qualora detta cessio...
Corte di giustizia dell’Unione europea, sez. IV, C 586/13, sent. del 18 giugno 2015

16/6/2015 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di Giustizia dell'Unione Europea
L’art. 51, co. 1, TFUE deve essere interpretato nel senso che l’eccezione al diritto di stabilimento prevista da tale disposizione non si applica alle attività di attestazione esercitate dalle società aventi la qualità di organismi di attestazione. L’art. 14 della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno, deve essere interpretato nel senso che esso osta ad una normativa di uno Stato membro in forza della quale è imposto alle società aventi la qualità di organismi di attestazione di avere la loro sede legale nel territorio nazionale. Corte di giustizia dell’Un...
Corte di giustizia dell’Unione europea, Grande sez., C 593/13, sent. del 16 giugno 2015