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Risultati della ricerca per: “Cittadinanza e Apolidia”

Sono state trovate 454 decisioni - pagina Pagina 1 di 46

5/6/2024 - Italiana - Amministrativo - TAR
In materia di concessione della cittadinanza per residenza, il diniego fondato sui precedenti penali non è scalfito dalla riabilitazione intervenuta successivamente al provvedimento e dal matrimonio con un cittadino italiano. Tali circostanze potranno essere fatte valere presentando una nuova istanza, anche secondo il regime più favorevole della “cittadinanza per matrimonio”, mentre il diniego controverso non comporta alcuna ingerenza nella vita privata e familiare della ricorrente, che nel frattempo può continuare a vivere in Italia alle stesse condizioni di prima.TAR Lazio, sez. V str...
TAR Lazio, sez. V stralcio, 5 giugno 2024, n. 11474

17/5/2024 - Italiana - Amministrativo - TAR
In materia di acquisto della cittadinanza per residenza, è legittimo il provvedimento di diniego che, ai fini dell’integrazione del requisito economico, ignora i redditi che derivano all’istante dalla titolarità di una pensione di invalidità civile nonché dal convivente more uxorio. Sotto il primo profilo, la pensione di invalidità – che deve essere dichiarata nella dichiarazione dei redditi ma è esente dal calcolo delle ritenute previdenziali e fiscali – non può concorrere all’integrazione del requisito reddituale, alla cui base vi la capacità dell’aspirante cittadino a fa...
TAR Calabria, sez. I, 17 maggio 2024, n. 780

13/5/2024 - Italiana - Amministrativo - TAR
Soggiace alla disciplina ordinaria sul cambio di cognome (art. 89, DPR n. 396/2000) l’istanza della neocittadina italiana che, prima dell’acquisto della cittadinanza, ha sempre speso il cognome del marito acquisito con il matrimonio in base alla legge del Paese di origine ma alla quale, nel decreto di concessione della cittadinanza italiana, è stato “attribuito” il cognome da nubile. Infatti, il cognome acquisito col matrimonio in base alla legge straniera può essere recepito nel decreto di concessione della cittadinanza ove annotato nell’atto di nascita straniero oppure, qualora l...
TAR Emilia Romagna, sez. I, 13 maggio 2024, n. 337

6/5/2024 - Italiana - Amministrativo - TAR
Ai fini della concessione della cittadinanza italiana ex art. 9, co. 2, lett. b), L. 91/1992, la pensione di invalidità, quale espressione del principio solidaristico, non può essere computata ai fini dell’integrazione del requisito reddituale, il quale attiene alla capacità del cittadino straniero di contribuire positivamente alla comunità statale. È dunque infondato il ricorso promosso dalla cittadina straniera affetta da invalidità al 100% volto a far valere la propria situazione personale ai fini dell’applicabilità del requisito reddituale.[Nel caso di specie, il giudice evidenz...
TAR Lazio, sez. V bis, 6 maggio 2024, n. 8961

26/4/2024 - Italiana - Amministrativo - TAR
Il ricorrente con doppia cittadinanza italiana e algerina non ha diritto a cancellare il cognome acquisito dall’adottante cittadino italiano per motivi legati a difficoltà all’espatrio e al ritorno in Italia (a causa della differenza tra i nominativi sul passaporto italiano e su quello algerino) e al riconoscimento dei suoi figli nell’ordinamento algerino. Si tratta infatti di ragioni di natura meramente pratica e, come tali, non sono sufficienti a superare le esigenze di certezza dello status giuridico e sociale e alla pronta e agevole individuazione delle persone sottese alla discipli...
TAR Sardegna, sez. I, 26 aprile 2024, n. 339

25/4/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
In forza dell’art. 20 TFUE, la revoca o il rifiuto del permesso di soggiorno a un cittadino di un paese terzo familiare di un cittadino dell’Unione che non ha mai esercitato la propria libertà di circolazione deve necessariamente seguire a un esame preliminare sulla sussistenza di un rapporto di dipendenza tale per cui il cittadino dell’Unione sarebbe costretto a lasciare il territorio dell’Unione europea, considerato nel suo insieme, assieme al familiare, qualora quest’ultimo non vanti un diritto di soggiorno in forza di una diversa disposizione applicabile nello Stato membro inter...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 25 aprile 2024, cause riunite C-420/22 e C-528/22, NW (Informations classifiées)

25/4/2024 - Europea - Diritto dell'Unione europea - Corte di giustizia dell’Unione europea
Non è radicalmente incompatibile con il diritto dell’Unione (art. 20 TFUE) una normativa nazionale che a seguito dell’acquisizione volontaria della cittadinanza di uno Stato terzo, prevede la perdita ispo iure della cittadinanza nazionale di uno Stato membro e con essa, anche della cittadinanza dell’Unione, salvo la persona interessata ottenga dalle competenti autorità nazionali un’autorizzazione preventiva a conservare la cittadinanza nazionale, a seguito di un esame delle circostanze del caso. La compatibilità con il diritto dell’Unione è però subordinata a due condizioni: a) ...
Corte di giustizia dell’Unione europea, 25 aprile 2024, cause riunite C-684/22 a C-686/22, Stadt Duisburg (Perte de la nationalité allemande)

5/4/2024 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
In materia di richiesta della cittadinanza ex art. 9, co. 1, lett. f), legge n. 91/1992 e valutazione di pericolosità dell’interessato, le imputazioni concernenti quest’ultimo che non abbiano dato luogo ad accertamenti di responsabilità penale e che siano collocate a significativa distanza temporale, non sono sufficienti, per sé sole, a giustificare il rigetto della domanda di concessione della cittadinanza. L’Amministrazione è quindi tenuta ad apprezzare anche gli elementi di carattere positivo, idonei a qualificare la personalità dell’interessato, in particolare, la lunga perman...
Consiglio di Stato, sez. III, 5 aprile 2024, n. 3178

12/2/2024 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
La digitalizzazione del processo di acquisizione delle domande di cittadinanza non può risolversi in un depotenziamento delle garanzie per il cittadino. Non può pertanto ritenersi ammissibile che la presentazione di una nuova istanza produca “sempre e comunque il medesimo effetto deleterio di dichiarazione di inammissibilità della stessa”, cosicché se il cittadino straniero ha ripresentato la domanda dopo una precedente declaratoria di inammissibilità, l'Amministrazione ha l'obbligo di valutare le sue ragioni. In ogni caso, al fine di garantire l’effettività della tutela giurisdizi...
Consiglio di Stato, sez. III, 12 febbraio 2024, n. 488

5/2/2024 - Italiana - Amministrativo - Consiglio di Stato
Non è di per sé ostativa alla concessione della cittadinanza italiana (ex art. 9, comma 1, lett. f), legge n. 91/1992) un’unica condanna per guida in stato di ebbrezza a carico del marito dell’istante, condanna depenalizzata e per cui è stata pronunciata l’estinzione. Ferma l’ampia discrezionalità amministrativa in materia, il provvedimento negativo, tenuto conto che il reato commesso non presenta in sé “rilevanza familiare”, dovrebbe essere adeguatamente motivato sulla base di un’approfondita analisi del vissuto dell’istante e del contesto familiare, sociale ed economico ...
Consiglio di Stato, sez. III, 5 febbraio 2024, n. 1143